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Music To Watch Boys To - Lana Del Rey

La chiamata con mio padre era stata breve ma intensa.

"Tu sei fuori di testa."

"Torna immediatamente a casa."

"Tu e quel tuo amico, appena lo vedo gli spacco la faccia. Si pentirà di averti assecondata in questo piano, siete due incoscienti!!"

Ovviamente mi aveva scoperta.

Mi era bastato trovare una suv nero sospetto parcheggiato davanti al mio portone per capire come e quando ne era venuto a conoscenza, e poi le sue parole avevano completato il quadro.

Mi aveva fatta seguire, e sicuramente dopo aver visto Harry lasciare il mio appartamento, sapendo con chi fosse fidanzato, gli era bastato fare due più due.

Dirgli che era tutto sotto controllo era servito a ben poco, anche se nel momento in cui gli avevo raccontato di aver visto e parlato con Marigold, avevo sentito un lieve tremolio e cedimento nella sua voce.

Non si fidava di quello che stavo facendo, ma in fin dei conti sapeva che questo era l'unico modo che avevamo, quindi doveva almeno sforzarsi nel credere in me.

Un ultimo tentativo di felicità. E anche se era pericoloso, se sembrava tutto troppo incasinato e se l'ipotesi di un fallimento era dietro l'angolo, glielo dovevo.
Per la persona che mi aveva dato la vita e che avevo visto soffrire troppe volte ingiustamente, avrei fatto questo e altro, sempre.

Mi aveva avvisato che le mie nuove "guardie del corpo" se ne sarebbero andate solo se vedevano che avevo la situazione in mano. Il che voleva dire che mi avrebbero fatto compagnia ancora per un bel po' di tempo visto come stavano andavano le cose ultimamente.

Non erano mancate le prediche su Harry. Mio padre non si era proprio fatto mancare nulla.

Erano appena passate le undici di sera quando decisi di coricarmi a letto, era stata una lunga giornata piena di colpi di scena e il mio cervello necessitava di una dormita.

Mi misi il mio solito pigiama e mi infilai sotto le lenzuola spegnendo la luce sul comodino. Mi sarebbe piaciuto tanto leggere un libro in questo momento, uno di quelli capaci di trasportarti in un universo parallelo facendoti dimenticare per un'attimo tutti i problemi della vita reale.

Ad interrompere il buio presente nella stanza ci pensò il mio telefono che prese a vibrare, sbuffai immaginando fosse di nuovo mio padre e una delle sue raccomandazioni. Portai il telefono all'orecchio non prestando attenzione a chi ci fosse dall'altra parte, "Pronto?"

Sentii un fruscio e poi un singhiozzo, corrugai le sopracciglia allontanando il telefono dell'orecchio per vedere chi ci fosse dall'altra parte.
Quando lessi il nome di Rose mi prese un colpo al cuore.
Perché stava piangendo, le era successo qualcosa? Oddio, e se Harry le avesse detto del bacio?

"Rose?"

Tra un singhiozzo e l'altro sentii un lieve "Ho rovinato tutto, ho rovinato tutto."

" Rose? Cos'è successo?"

"Ti prego, non giudicarmi." Disse Rose con voce tremolante. "Puoi venire qui a casa mia? Ho bisogno di un'amica."

L'idea di abbandonare il mio appartamento non mi allettava per niente e per di più vedermi con lei non era proprio nei miei piani.

"Rose non posso proprio, ma sfogati pure qui. Parlami, dimmi cos'è successo."

Seguirono minuti in cui l'unica cosa che riuscivo a sentire erano i suoi singhiozzi, fino a che dopo un lungo sospiro di decise a parlare, " Quando ero in Giappone, ho conosciuto delle persone. Ho frequentato parecchie cene in cui girava di tutto, il mondo della moda è così. In una di queste temo di aver esagerato però. Ricordo solo che stavo ballando con delle amiche e con questo ragazzo. Lui mi ha,"

Cercavo di tenere il passo con le sue parole che uscivano a tratti tra un singhiozzo e l'altro. Che cosa c'entra ora il suo viaggio in Giappone?

"Lui mi ha baciata. Ricordo le sue labbra che si muovevano sulle mie, la musica assordante e le persone che ci incitavano a continuare. E io non l'ho respinto Kennedy. Non l'ho fatto."

No aspetta cosa?

"Ho fatto un grande sbaglio. Ho rovinato tutto. Lui è tutto per me, tutto."

"Harry lo sa? Voglio dire, ne hai parlato con lui? È per questo che stai così?"

La testa mi stava scoppiando. In quale mondo parallelo ero finita?
Fino a qualche minuto fa mi sentivo in colpa per ciò che avevo fatto, e ora mi sentivo quasi, ' sollevata'?

"Non gli ho detto nulla, ma temo che ne sia a conoscenza. Mi ha a malapena guardata in faccia prima. Che stupida."

Ripensando a questo pomeriggio, Harry sembrava essere di tutto tranne che turbato da qualcosa.

"Ma lui dov'è ora?" Chiesi.

"Non lo so. Da qualche parte a pensare credo." Sbuffò, "Mi sta scoppiando la testa Kennedy, non so più cosa fare."

"Rose stai tranq-"

" Aspetta ho una chiamata in arrivò, magari è Harry. Ti richiamo io domani quando mi sarò calmata, credo."

Non riuscii neanche a dire una parola che aveva già riattaccato. Mi ributtai sdraiata nel letto con le mani nei capelli.

Cosa cavolo stava succedendo?

Rose: Io amo Harry è la mia vita.

Also Rose:

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