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Arcade - Duncan Laurence

" Grazie a dio esisti." Disse Rose, buttandosi a peso morto sul letto nella sua camera.

Mi aveva chiamata nel tardo pomeriggio per un S.O.S valigia. A quanto pare nella notte avrebbe lasciato New York per volare verso il Giappone per concludere un progetto importante per cui era emozionatissima.
A suo dire, non aveva nulla di adatto per l'ambiente giapponese. Evidentemente, la cabina armadio grande quanto il mio appartamento non le offriva abbastanza scelta.

" Figurati, é per questo che esistono le amiche,no?" Dissi, sorridendole seduta nel piccolo divanetto rosa ai piedi del suo letto.

Anche lei si girò verso di me, sorridendomi. " Chi lo avrebbe mai immaginato eh," disse, mentre si slegava i lunghi capelli biondi dalla coda che si era fatta pochi minuti prima, " dal pulirmi il vestito a tutto questo. Sono veramente molto contenta di averti conosciuta, dico sul serio."

Cara Rose, sono più che sicura che se fossi a conoscenza dei sogni che mi faccio sul tuo fidanzato, non saresti più così tanto felice.
Un po' mi sentivo in colpa. Loro erano così carini insieme, io, accanto ad un ragazzo così, non avrei fatto altro che smisurare. Erano proprio il classico cliché, modella bella e ricca e il cantante bello, bravo e famoso.

Il nostro incontro di poche ore prima era ancora chiaro nella mia testa. Inutile dire che quando ero entrata in casa con un sacchetto contenente un pacco di assorbenti e dello yogurt, Josh non aveva perso l'occasione per prendersi gioco di me.
Ma cosa ci potevo fare se quando lui era accanto a me non ci capivo più nulla. Chissà se si rendeva conto dell'effetto che aveva sulle persone. Oppure qui l'unica sfigata a cui andava in tilt il cervello ero io?
Chissà com'era averlo come fidanzato? Una figura fissa su cui contare sempre. Quel posto sicuro al mondo.
Potevo solo immaginare e sognare, perché una cosa così, ad una come me, non sarebbe mai accaduta.

Mi resi conto che la stavo fissando troppo intensamente quando lei si mise a ridere guardandomi. Scrollai la testa prendendo il telefono in mano per controllare l'ora. Josh sarebbe andato a vedere una partita e non vedevo l'ora di passare una serata da sola nel mio appartamento.

" Rose se non hai più bisogno di me io-"

Lei mi sboccò gattonando sul letto fino a quasi raggiungermi. " Non se ne parla, stasera sei mia ospite a cena. E poi ho già detto ad Harry di prendere un po' di sushi anche per te."

Cosa c'entra Harry in questo momento?

" Harry?"

" Cosa pensi che sarei partita senza salutarlo?" Disse, ridendo sotto i baffi, forse per l'espressione che aveva assunto la mia faccia. " Ma ti sta per caso antipatico o qualcosa del genere?"

Tutto tranne che antipatico Rose, tranquilla.

Scossi la testa, "Ma va, figurati. Solo non pensavo sarebbe passato."

Rose si alzò dal letto sistemandosi la maglietta allo specchio, poi si girò verso di me, " Farò finta di crederti, ma se ti dà fastidio la sua presenza basta che me lo dici. Onestamente saresti la prima, tutti si trovano benissimo con lui. Poi non morde, o almeno non te." Disse con un sorrisetto strano sulle labbra. Affettai subito il suo doppio senso e cercai di nascondere il fastidio che provavo con un sorriso.

La raggiunsi vicino allo specchio, sistemandomi il vestito e poi raccogliendomi i capelli in una coda alta.

"Sai che sei proprio una bella ragazza?"disse guardandomi dal riflesso dello specchio. " Josh si é fatto scappare un bel bocconcino."

Marigold - Harry Styles  (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora