In common - Alicia Keys
La serata aveva preso una svolta inaspettata.
Harry mi aveva chiamata un'ora prima del nostro ritrovo al solito locale per dirmi che lui e la sorella avevano fatto tardi e che invece che andare a bere saremmo dovuti andare a mangiare.
Ringraziai mentalmente il signore per non avermi fatto far spuntini vari durante la giornata, anche se forse non é lui la persona da incolpare, ma un certo ragazzo dagli occhi color speranza, la cui faccia mi era rimasta impressa per tutto il pomeriggio mentre mi preparavo insieme a Dasha, la quale, a differenza mia, era molto divertita da tutta questa situazione.Eravamo seduti a cerchio attorno ad un tavolo rotondo, forse fin troppo grande per sole quattro persone, ma non mi dispiaceva. Mi dava più spazio vitale e mi teneva anche abbastanza lontana da Harry che si trovava alla mia destra.
I discorsi a tavola stavano proseguendo animatamente, stranamente anche per me, che mi ero trovata piuttosto bene con sua sorella, Gemma.
Era proprio come avevo visto dalle foto, stupenda. Ma d'altronde come poteva essere altrimenti?Il cameriere arrivò per portare via i nostri piatti quasi completamente vuoti. E per portarci la lista dei dolci, che io a differenza di tutti non ordinai. Mi era bastata la pasta alle verdure che avevo preso per riempirmi completamente lo stomaco.
I dolci arrivarono in una manciata di minuti, Harry e Gemma avevano preso un semplice tiramisù, invece Dasha, da buona ingorda so era presa una coppa maxi di gelato con fragole e biscotti.
Mentre tutto mangiavano i loro all'apparenza squisiti dolci, io non potevo far alto che ripercorrere la serata nella mia mente, come per pressarla lì e non cancellarla mai più.
Sembrava ci conoscessimo tutti da una vita, vedere Harry così disinvolto e affettuoso verso sua sorella non aveva fatto altro che aumentare le farfalle che già erano presenti nel mio stomaco, e che ora volavano così così tanta potenza e passione, da sembrarmi uno stormo di api e crearmi un senso di nausea.E mi riserverei un sacco di schiaffi e testate contro il muro, perché le cose che sono balenate nella mia mente in queste ore. Il mio corpo all'apparenza calmo, celebra un fuoco che mi stava mangiando dentro, e che lui forse a sua insaputa o forse no, non aveva fatto altro che alimentare per tutta la serata, lanciando benzina invece che acuta per cercare di spegnerlo.
Anche la minima cortesia che mi era stata riservata da parte sua, come quella di spostarmi la sedia appena arrivati al locale, venivano lette in un modo dai miei occhi e in un'altro dal mio cuore.
Sembravo tanto una bambina alle prime esperienze, che si emoziona per uno sguardo. E se non fossi più che sicura sulla mia età, mi sarebbero sorti di certo dei dubbi.
"Vuoi un po' di tiramisù?"disse Harry con la forchetta a mezz'aria.
" No, grazie sono piena." Risposi accennando un sorriso.
Lui scosse lievemente le spalle per poi infilare la forchetta in bocca sempre con lo sguardo incastrato nel mio, che a sua volta non voleva accennare di cambiare direzione.
" Quindi dicevi Gemma, fino a quando ti tratterrai qui a New York?" Chiese Dasha con la bocca piena di gelato, dove la metteva tutta la roba che ingurgitava?
" Per un po', ho delle cose da fare e poi torneremo a casa insieme" rispose lei, indicando con il dito il fratello.
Torneremo.
Non che la cosa mi lasciava sorpresa ovviamente. Era giusto così. E poi sembrava molto attaccato alla sua famiglia, e non potevo immaginare quanto gli mancasse dopo tutti questi mesi lontano da casa.
Però non potevo negare che la notizia mi aveva lasciato un non so che di triste.
Finiti i dolci ci alzammo da tavola senza prendere il caffè e mentre Gemma e Dasha andarono verso i bagni io mi diressi verso la cassa con Harry.
Non era stata una mia scelta, la signorina dai capelli rosa dopo avermi preso il braccio mi aveva intimato un "Non azzardarti a venire in bagno con noi.", il che mi aveva fatto capire che nemmeno lei doveva andare in bagno, ma lo aveva fatto apposta per lasciarci soli, cara Dasha, saremo da sole anche noi prima o poi ed é meglio se inizi già a correre.
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Marigold - Harry Styles (SOSPESA)
FanficAccarezzai i lunghi capelli della bambina che avevo in braccio, lei teneva gli occhi chiusi aspettando che io le raccontassi una storia "C'era una volta, in una piccola cittadina nello stato del Maryland, una grande famiglia. La nonna, Margaret, ama...