Five - Vodka Shots

389 36 7
                                    

«Perché non vai a parlarci?» mi domanda Brittany.

«Non siamo in buoni rapporti per due motivi. Primo: lui è il leader della squadra avversaria e secondo: ci odiamo, l'ultima volta che ci siamo battuti ci sono andato giù pesante... Anche se ieri ero qui da solo ed è venuto a parlarmi...» distolgo lo sguardo dalla figura di Rye per posizionarlo sul bicchiere di birra, ormai finito, mentre passo ripetutamente il dito sull'orlo.

«Una volta per uno no?» il cellulare che ha poggiato sul tavolo prende a squillare. «Mi sta chiamando mia sorella, io ne approfitterei.» mi fa l'occhiolino prima di rispondere. Mi ravvivo il ciuffo biondo, passo entrambe le mani sui jeans neri e mi alzo leggermente nervoso. Rye è impegnato a guardare qualcosa al telefono, mi avvicino a lui maledicendomi mentalmente per aver ascoltato quella pazza della mia migliore amica.

«Beaumont.» richiamo la sua attenzione, si volta di scatto verso di me ed una ciocca di capelli gli ricade sugli occhi che prontamente sposta. Un piccolo, quasi impercettibile, sorriso compare sulle sue labbra.

«Fowler.» mi mordo l'interno guancia per evitare di sorridere troppo.

«Deduco che sia il posto in cui vieni spesso.» prendo uno sgabello sedendomi accanto a lui.

«Credo sia anche il tuo Fowler. Solo anche stasera?»

«No, sono con la mia miglior-» mi volto per indicargliela ma mi interrompo quando noto la sua assenza, quella stronzetta l'ha fatto apposta e non la passerà liscia. «Rettifico, ero con la mia migliore amica prima che mi abbandonasse.» scoppia a ridere, lo seguo a ruota mentre penso che questa è la prima volta che lo sento ridere di gusto, un suono bellissimo per le mie orecchie.

Smettila con questi pensieri Andy.

«Io invece, sono solo come sempre.» mi informa portandosi poi alla bocca una sigaretta.

«Ti aspetta a casa la tua amica con benefici?» ordino uno shot di vodka offrendolo anche al moro accanto a me.

«No, non sono il tipo.» sto per domandargli che cosa intendesse con ciò che ha appena detto quando veniamo interrotti dal barista che ci porge i due bicchierini, Rye alza il suo rivolgendolo verso di me. «A te Fowler, che infondo non sei tanto male, ma rimani comunque uno stronzo.» continua mentre un sorriso compare sulle sue labbra.

«A te Beaumont, il ragazzo più enigmatico e stronzo di Bayswater.» facciamo scontrare delicatamente i due bicchierini provocando un leggero tintinnio prima di far scivolare giù per la gola il liquido.

**

Sono le tre del mattino quando uno dei dipendenti del locale ci scorta fuori, le ore in sua compagnia sono volate come sono volati i dieci shottini a testa che ci siamo fatti. Inizio a notare i primi effetti: vista leggermente annebbiata, gambe molli e giramenti di testa.

Speravo di scoprire qualcosa di più su di lui ma così non è stato, ogni volta che gli chiedevo qualcosa che lo riguardasse, sviava il discorso. Così dopo poco ho iniziato a farlo pure io, l'ho ripagato con la stessa moneta. Le condizioni di Rye sono peggiori delle mie, fatica a reggersi in piedi e continua a ridere senza un motivo.

«Sembra che la nostra serata sia giunta al termine.» sbiascica Rye.

«Sembra proprio di sì.»

«Allora io vado a casa, ci si vede Fowler.» inizia a incamminarsi ma tempo di fare due passi e perdere l'equilibrio, lo riprendo prima che faccia una bel volo a terra.

«Ti riaccompagno.» mi porto un suo braccio intorno alle mie spalle mentre con l'altro gli cingo la vita.

«Non ho bisogn-»

«Non rompere il cazzo Ryan.» punta i suoi occhi scuri nei miei, deglutisco a fatica ed incomincio a camminare verso la zona dove abita, chiedendogli ogni tanto informazioni più precise per arrivare a casa sua.

Nel giro di poco più di una mezz'oretta siamo davanti alla porta di casa sua, lo faccio appoggiare alla piccola staccionata che contorna l'ingresso e cerco le chiavi di casa trovandole nella tasca posteriore dei jeans.

«Smettila di toccarmi il culo.» dice alzando troppo la voce, poso una mano sulla sua bocca avvicinandomi.

«Stai zitto o sveglierai tutti.» alza di poco le braccia in alto, in segno di resa. Esamino il mazzo di chiavi trovandone sei appese ad un portachiavi in pelle nere, ormai consumato. Le provo tutte e alla fine riesco ad aprire la porta che lascio socchiusa, ripongo poi le chiavi dove le avevo trovate in precedenza.

«Adesso devi entrare in casa da solo, pensi di farcela?» chiedo mentre il moro osserva ogni centimetro del mio viso.

«Ryan?» la mia espressione diventa confusa ma lui sembra non farci caso.

«Rye, cazz-» sto per sbottare quando una sua mano si posa sulla mia guancia, si avvicina a me lentamente mentre il mio cuore sembra impazzire.

Mi sposta il ciuffo ricadutomi sul viso con la mano libera, con l'altra mi accarezza la pelle che si scalda sempre di più sotto al suo tocco e solo in questo momento mi accorgo di quanto siano profondi i suoi occhi, sembrano velati da qualcosa che non riesco a decifrare.

«Mi piacciono i tuoi occhi.» esordisce scombussolandomi ancora di più.

«Mi piace il tuo sorriso.» me lo mostra mordicchiandosi il labbro inferiore, avvicina sempre più il suo viso al mio. Il mio cuore potrebbe uscire dal mio petto da un momento all'altro, sento i nostri respiri mescolarsi tra loro ma poi le sue labbra cambiano di poco direzione, lasciandomi un bacio all'angolo della bocca prima di entrare in casa senza dire una parola.

Si chiude la porta alle sue spalle ed io rimango fermo per minuti che paiono infiniti ripensando a ciò che ha appena il fatto ragazzo che tanto dovrei odiare.


● SPAZIO AUTRICE ●

ZAN ZAN! Qui qualcuno si è spinto fuori dalla sua comfort zone lasciando sbalordito il biondino..

Magari i primi capitoli saranno noiosi ma voglio che la loro conoscenza sia descritta nella maniera, che io ritengo, giusta e spero vi piaccia!

Un bacio, Jess ❤

SECRET LOVE || Randy ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora