When Everything Is Possible [One Direction Fanfic]

Capitolo 15

Haylynn pov's

Eravamo tutti giù di morale perché dovevamo partire.

Ma io lo ero particolarmente, mi sarebbe mancato il mare.

Mi sarebbero mancate Clare e Liv come compagne di stanza.

Mi sarebbe mancato Niall.

Come avrei fatto per tanti mesi senza vederlo?

«Lynn? Devo parlarti...» mi disse il biondo, quella mattina.

«Amore! Auguri!» gli dissi, buttandogli le braccia al collo.

«Grazie Lynn, ma lasciami parlare un attimo. Tra qualche giorno partiamo per il tour ti ricordi?» domandò.

«Certo che me lo ricordo.» esclamai.

«Bene...Ecco...io e i ragazzi...vorremmo che voi ragazze veniste con noi...» disse tutto d'un fiato.

Io gridai e iniziai a saltare come una bambina.

«Oh Nialler! È la notizia più bella del mondo! Il regalo dovevo farlo io a te, non tu a me...»

E scoppiammo entrambi a ridere.

---><---

Louis pov's

Trovammo Clare e Liv in soggiorno.

Stavano frugando dappertutto.

«Che cercate ragazze?» chiesi io.

«Ho perso il mio braccialetto...» rispose Clare, che stava guardando sotto al divano.

«Ehm...tesoro ce l'ho io...me l'hai dato ieri prima di fare i tuffo dallo scoglio, ti sei dimenticata?» scoppiai a ridere, mentre le porgevo il braccialetto.

Lei fece la a faccia imbronciata.

«Tornando seri...Ragazze dobbiamo dirvi una cosa.» disse Liam.

«Cosa?» chiese Liv.

«Be'...abbiamo chiesto a Simon se potevamo portare qualcuno con noi in tour. E lui ci ha risposto che possiamo portare una persona a testa.» continuai a spiegare io.

«Noi vorremmo portare voi. Non ce la faremmo tanto tempo senza vedervi.» finì Liam.

«Oh è una cosa dolcissima!» esclamò Olivia.

Clare mi abbracciò.

«Tommo?» mi sussurrò.

«Si?» dissi io.

«Ti amo idiota.» disse lei, e mi sorrise.

---><---

Rachel pov's

Stavo facendo le valigie.

Ebbene sì, era difficile da ammettere, ma si ripartiva. Il pensiero di dover tornare a studiare latino mi faceva venire i brividi.

"Toc toc" sentii qualcuno bussare alla porta della mia stanza.

«È aperto.» dissi.

Sentii la porta scricchiolare.

Qualcuno mi circondò la vita con le braccia. Era un gesto così familiare, ma lì per lì mi irrigidii al suo tocco.

«Mi abbracci?» sussurrai.

Lui rispose, con la sua meravigliosa voce roca.

«Si.»

«E poi?» chiesi.

«Ti stringo forte.» sussurrò.

«E non mi lasci più.» bisbigliai io.

«Rebel devo dirti una cosa importante.» disse, poi fece una pausa.

«Vorrei che venissi in tour con noi...» continuò.

Ebbi un tuffo al cuore.

Lo avevo perdonato?