Like a cat.

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Non ho dormito, ho pensato più del dovuto a tutto quel che mi sta accadendo.

Pier sta dormendo accanto a me, e lo invidio.

Vorrei essere come un gatto: senza pensieri.

Ma penso, penso tanto e penso troppo.

Penso a tutte le cose a cui non dovrei pensare.

Penso, e il mio cervello apparentemente non si stanca di farlo.

"Devo distrarmi." dico pronto ad alzarmi da quel letto: intanto mi siedo. "Ah! Potrei cucinare una torta di per..." no, meglio di no. "Allora, perché non fare un giro dal fruttivendo..." nemmeno. "Ho già esaurito le idee. Pier, per dio, SVEGLIATI E DIMMI COSA POSSO FARE!" il gatto sobbalza, e sembra quasi lanciarmi uno sguardo di fuoco. "Facciamo un giro lontano dal fruttivendolo insieme, Pier!" non sembra molto entusiasta, ma lo prendo comunque in braccio per portarlo con me. Si lamenta, ma non può sfuggirmi dopo tutte le catastrofi che mi ha fatto combinare sotto suo consiglio.


YOONGI'S POV.

Perché scappa sempre? Non riesco proprio a capirlo.

Un momento sembra volere una cosa, e l'attimo dopo non più.

Vorrei capirci qualcosa, credo.

Non vorrei ferirlo, però.
Ma se non lo capisco, non posso evitarlo.

Non ho mai provato interesse per le persone, per nessuno eccetto me stesso.

O almeno, ora è così.
In passato ero molto diverso.

Ma ora come ora, l'unico tipo di amore che conosco quasi alla perfezione è quello verso di me medesimo.

Ed è per questo che mi sembra strano di aver paura di poterlo rifiutare e di fargli del male.

HOSEOK'S POV.

Cavolo, non so come, senza farci apposta, mi sono ritrovato dalle sue parti.

Mi nascondo subito.

Mi nascondo per guardarlo.
Non dovrei farlo, ma non riesco ad evitarlo.

Sembra pensieroso, pensieroso e preoccupato per qualcosa, purtroppo cosa non so.

Mi incanto, mi pietrifico.

Da quanto tempo è che è così bello?
Se la bellezza fosse lo specchio dell'anima, lui sarebbe un angelo in tutto e per tutto.

"Cosa devo fare con lui?" dice piano, si massaggia la nuca: sembra molto in difficoltà. E la cosa peggiore non è questa.

La cosa peggiore avviene quando Pier inizia a miagolare e lui alza il capo per capire da dove proviene il miagolio.

E mi vede.
Mi vede perché sono uscito leggermente dal mio 'nascondiglio' solo per osservarlo meglio.

Arrossisco, sembro prendere fuoco.
Stringo i pugni, non so che dire.

Non posso scappare di nuovo, sembrerei solamente uno stupido e vigliacco.

"Pe...Pere! Oggi devo cucinare una torta alle pere per il mio gatto, Pier!" e quindi esclamo ciò, non avendo altre idee per la testa. Aspetto la sua risposta, e sono sul punto di sudare tre litri di sudore.

"Non scappi?" mi sorride leggermente: è una cosa buona?

"N-no...Pier ha...Pier ha fame, qui...quindi non scapperò per questa volta!" lui ridacchia chiaramente, e cavolo se ha un bel sorriso. Spero solo che non lo stia utilizzando per prendermi in giro.

"Cosa mi rappresenta quel faccino triste? Sei venuto per le pere, no? Le ho già pronte per te: le ho preparate poco fa. Sapevo che saresti ritornato prima o poi, quindi..." quindi? Quindi cosa? Continua! "Eccole qua." me le mostra, e sospiro malinconicamente per aver sperato in altre parole da parte sua.

Corro verso di lui, a sguardo basso.

'Me ne andrò subito da qua, non so come comportarmi.' penso nell'agitazione del momento.

"Sta attento, abbiamo lavato il pavimento da poco!" esclama, ma è troppo tardi: penso di star per cadere.

Sono caduto, ma non sembra male e nemmeno tanto doloroso. È stata quasi morbida questa caduta.

"Stupido, dovresti stare più attento...! Mi sono preoccupato..." sento un profumo di menta: è lui. Lui mi sta tenendo tra le sue braccia, ed ha una presa abbastanza decisa. "Non ti sei fatto male, vero?"

Ha detto che è preoccupato per me.
Mi sta tenendo stretto a lui.

Certo che fa male.

Fa male quando il cuore batte troppo per una sola persona e nel giro di pochissimi secondi.

"S-sì...fa male il cuore." i suoi occhi luccicano un po', e sono così stupendi che...che potrei azzardarmi a baciarlo solo per l'istinto che ho dentro di me. "Scusa, ora mi alzo e ti pago..." ma non lo farò. Intanto, i miei occhi, si velano di amara tristezza, e cerco di alzarmi, ma lui me lo impedisce.

"Sono...sono un regalo." ed ecco che il cuore finalmente si ferma. "Spero che piaceranno al tuo gatto." afferma ironico, probabilmente. "E soprattutto, anche a te." annuisco rosso in viso, poi mi alzo con il suo aiuto.

"Grazie per tutto...ma è giusto che io te le paghi."

"Per oggi, pensale come ad un regalo." dice mentre me le consegna. Le nostra dita si sfiorano. Tum tum.

"Non vuoi proprio nulla in cambio...?"

"In verità..." pare che ci stia pensando. "Sì. Voglio capire cosa ti passa per la testa, Hoseok." questa sua richiesta, mi sorprende e non poco. Avvampo di tanto.

"Cosa...vuoi sapere?"

"Cosa provi per me, voglio saperlo e capirlo dal più profondo del cuore." e ora? Ora come glielo spiego? "E voglio la verità." Perfetto, ora chi gli mente più.

Perefect love! - YoonSeok.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora