I Believe, I Hope.

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Il destino.

Chi ci crede più al giorno d'oggi? Probabilmente pochissimi, lo so.

E io ora sono proprio uno di quei pochi.

Sto avendo fiducia nel fatto che tutto andrà per il meglio.

Vedo una luce diversa nei suoi occhi, è cambiata giorno per giorno evolvendosi sino a questa.

Non so descriverlo, ma sento come un qualcosa vibrarmi dentro.
E mi piace chiamarla 'vibrazione di felicità'.

Il cuore mi palpita anche quando non è presente...e non so se sia normale, ma in questo momento mi va bene anche così.

Mi va bene sentirmi così per lui.

"Pier, quando si è innamorati il desiderio che spesso il cervello comunica è quello di voler vedere l'altra persona, vero?" domando mentre sono seduto sul letto insieme a lui e intanto faccio coincidere le piante dei miei piedi e le osservo completamente a caso.

'Credo di sì, ma perché lo chiedi proprio a me che non mi sono mai innamorato prima?'

"Mi piace sapere cosa pensi e parlare con te!" arrossisco per poi subito cambiare posizione dato che lo afferro tra le mie braccia e lo riempio di carezze.

'Sei imbarazzante...!' se fosse stato umano, forse sarebbe arrossito...chissà.

"Mi scusi, signor Pier, se la pensa così vado a comprare della frutta e la lascio qui da solo!"

'Vai pure, anche io ho da fare una cosa...' strano, Pier che sembra sospetto.

"Cosa nascondi, gattaccio del mio cuore?!"

'Nulla! In ogni caso, devo andare...!' scappa via, approfittandosi del mio attimo di distrazione.

"Ora voglio saperlo, uffa..." sbuffo, ma tanto non ci si può far nulla, quando Pier non vuole parlare, non vuole parlare punto e fine. "Me ne dovrò fare una ragione, suppongo...beh, mi consolerò con qualche pera!" ogni scusa è buona, o no? ovviamente sì.

PIER'S POV.

Se non mi muovo quello mi ammazza, cazzo! Mannaggia a Hobi.

Sto correndo come un dannato, altro che Dante e la Divina Commedia.

Mi ci vorranno almeno cinque minuti buoni ancora, e devo stare già pronto alle sgridate che mi beccherò sul rispetto e tutta quella roba lì.

Intanto che penso a quel che dovrò subire, sono praticamente arrivato a destinazione.

Lo vedo già aspettarmi sulla soglia del negozio con sguardo infuocato.

"Ti prego di non iniziare con la tua solita ramanzina sul rispetto, ho fatto solo 5 minuti di ritardo questa volta."

"Sette." dice incrociando le braccia con grande decisione, o almeno vuole far sembrare così.

"Eh?"

"Sette minuti di ritardo, stupido! Poi sarei io lo scemo, eh?! Insomma, un po' di rispetto ogni tanto me lo merito anche io, che cavolo! Possibile che debba sempre sopportare tutto questo?! Sono stufo di essere trattato così, se si ripeterà ancora sarò costretto a licenziarti! Non approfittarti del fatto che non sappia chi altro assumere, capito?! Sei veramente..." non finirai questo monologo infinito, ti serrerò quelle logorroiche labbra. Labbra anche molto soffici, aggiungerei.

Non so come mi sia venuto in mente, ma spero funzioni e lo zittisca.

Tengo gli occhi aperti nel mentre gli stampo quel bacio, anche lui li tiene aperti...aperti-spalancati.

Perefect love! - YoonSeok.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora