CAPITOLO 17 - STELLA, EVAN

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Mi evita. Cioè, lo fa da quando ci siamo lasciati ma non così tanto. Se le chiedo aiuto nello studio è sempre pronta ad aiutarmi, questa volta invece no. Le ho chiesto gli appunti per un esame che lei ha già passato e una mano per studiare, ha rifiutato. Non l'aveva mai fatto, sa quanto ho bisogno d'aiuto per studiare, certi concetti sono come ideogrammi indecifrabili per me. Voglio davvero passare l'anno scolastico, cosa che non riuscirò a fare senza un buon tutor e la Brooker crede ancora che sia uno scherzo quando gliene chiedo uno. Il mio unico aiuto arriva sa Stella, però ha rifiutato e questa cosa mi puzza.

Piangeva, due giorni fa, quando ha sbattuto contro di me, se ne stava andando prima ancora dell'inizio delle lezioni, e dubito che stesse male, perché in tal caso Kira l'avrebbe sicuramente riaccompagnata. Eppure Stella ha guardato Kate negli occhi con uno sguardo addolorato, di pietà. È strano, di solito guarda Kate con ribrezzo o sdegno non con dolore. Come se non bastasse ieri le ho lasciato i fiori nell'armadietto e la sua reazione...avrei voluto scomparire. Contrariamente al solito, dove sorride, mi cerca con lo sguardo per alzare gli occhi al cielo, è impallidita, si è guardata intorno per cercare qualcuno.

Il mio primo pensiero è stato: "Ha un ragazzo", poi ho riflettuto. Verrebbe a dirmelo in faccia, è una ragazza coi piedi per terra, sa perfettamente che tutti i segreti vengono a galla, perciò se avesse un ragazzo, prima o poi, salterebbe fuori e potrebbe fare più male scoprirlo per caso che detto dalle sue labbra. La conclusione è che non ha nessun ragazzo. Un'altra ipotesi è che Kate c'entra qualcosa. Se ripenso allo sguardo terrorizzato che aveva due giorni fa può essere solo questo.

Ecco perché la sto cercando, quantunque sia un'impresa titanica trovarla quando non vuole essere trovata. Di sicuro verrà agli allenamenti, devono preparare le coreografie per le partite di fine anno, perciò, per adesso, devo starmene buono ed andare a lezione di filosofia.

«Hai provato a cercarlo su Google questo tizio...come si chiama?», scuoto la testa alzandola così da far vedere al professore il nostro interessamento. Ha un legame particolare con questo argomento, è la terza lezione che ne parla, quindi ne rimarrebbe deluso se gli alunni si distraessero.

«Si chiama Egidio Stuart è londinese e mi ha mandato questa strana e-mail che sembra tanto uno spam. Offre dei corsi di digital design ed editing grafico senza volere nulla in cambio, com'è possibile?!», sussurro a Kira mentre il professor Sardin spiega con trasporto. Le faccio vedere la ricerca su Google che non produce risultati, appena passa il prof nascondo il libro fra quaderno e libro alzando la testa sorridendo.

«Immagino la vostra conversazione entusiasmante più della lezione, questo stando al vostro chiacchiericcio quantomeno. Cortesemente, tacete», ci sgrida il professore. Arrossiamo entrambe davanti alle risatine della classe, per il resto della lezione rimaniamo in silenzio.

Diretto alla lezione successiva vedo Kate guardare male Stella coi fiori in mano mentre li mostra a Kira. Quest'ultime stanno parlando del più e del meno, parto alla carica per parlare con Kate e...puff, sparita. Assurdo!

Stella abbandona Kira con sguardo sofferente e le abbandona in mano i fiori. Vedo Kira perplessa, strano quelle due si dicono tutto.

Un momento...gli ingranaggi del cervello girano partorendo un'idea geniale. Kira sa sempre tutto di Stella, saprà anche questa volta. Devo solo parlarle. La vedo incamminarsi per poi sedersi su un muretto, la avvicino di soppiatto.

«Ciao Kira, come va?», essendo stato silenzioso trasale. Aggrotta la fronte e apre la bocca sorpresa. Lucas ha ragione, ha degli occhi bellissimi.

«Bene», dice con circospezione, «Tu?», accenna un sorriso.

«Tutto a posto. Cosa...cosa stai facendo?», domando. Fa per parlare bloccandosi incerta. Blocca il cellulare passandomi in rassegna dal basso all'alto. Guarda il corridoio cercando probabilmente di togliersi strani dubbi.

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