CAPITOLO 29 - EVAN

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Un essere umano ha davvero così tante lacrime?

Gli occhi di Stella sono rossi e gonfi, piangono lacrime tristi, sconfortate, ogni goccia tenta di scacciare via il dolore buttandolo fuori ma ha radici profonde. Guardo la scena dall'ultimo gradino delle scale in cemento grigio. Sì, perché a tenerle la testa, accarezzarle i capelli e darle conforto c'è Lucas, non io, il suo ragazzo, ma un mezzo sconosciuto.

Se fossi un qualunque altro visitatore del cimitero e non conoscessi Luc e Stella, direi che sono una bella coppia. Intimi a tal punto dal farsi vedere devastati dal dolore a vicenda. Cazzo, dovrei esserci io lì a permetterle di soffrire fra le mie braccia... Accidenti, è proprio un pessimo momento per la gelosia, eppure mi sento frustrato e confuso.

Guardandoli pare che soltanto lui riesca a capire i sentimenti di Stella, il che non è del tutto sbagliato, sa cosa significa perdere qualcuno di molto importante. Tuttavia osservarli mi mette a disagio, e insieme a me lo è anche Kira. Entrambi bloccati dalla scena, entrambi fermi, anche se Kira è qualche gradino più in basso e si sta reggendo alla ringhiera scoraggiata, vacilla salendo un altro gradino ma poi si ferma. Guarda prima Luc, osservandolo con cura, poi la sua migliore amica distrutta dalla sofferenza. Anche Kira, come me, non sa cosa pensare.

Sono sorpreso della facilità con cui Stella si lascia andare fra le braccia di Lucas, questo riesce a darmi un'idea di quanto il dolore la stia corrodendo. Il suo incubi peggiore era quello di essere catapultata indietro nel passato e rivivere tutto quanto: l'allontanamento degli amici, gli sguardi accusatori, le domande della gente...

Quando alza la testa e punta gli occhi su di me sussulto. Il respiro accelera, il cuore, al contrario, si blocca. Quegli occhi sono così...morti. Non c'è traccia dei soliti colori brillanti, sembrano ingrigiti, così come il colorito della sua carnagione, è pallido, contrariamente al solito color pesca che tanto adoro. Sembra esanime e forse, grazie anche alla pastiglia ingerita poco fa, lo è davvero, senz'anima.

Ho visto l'effetto di quella medicina su Olana, all'inizio dell'anno, in pochi secondi l'ha resa docile. Le ha cancellato la crisi psicotica dal viso, le ha offuscato i pensieri. Un effetto spaventoso se ci penso, anche se Stella sembra perfettamente in grado di ragionare. Osservando meglio, adesso che hanno alzato gli sguardi, noto che entrambi hanno delle chiazze scure sui vestiti, probabilmente Stella ha versato talmente tante lacrime da formare addirittura una piccola pozzanghera fra le sue gambe e quelle del mio migliore amico. La sofferenza nel suo sguardo arriva fin dentro me, soffro anch'io per lei. È sprofondata nell'oscurità dentro sè stessa, sarà difficile tirarla fuori, ma le ho fatto una promessa, quella di renderla felice, e così farò, una volta per tutte, finita questa maledetta scuola la prenderò e la porterò via con me, lontano dalla città e dalle persone che l'hanno danneggiata tanto da doverle ostacolare la vita.

Il mio cervello si risveglia dallo stato comatoso-vegetativo in cui si era rifugiato e finalmente dice alle mie gambe di muoversi verso quella coppia così perfetta. Li raggiungo e, appena mi siedo, Stella si aggrappa a me. Il suo comportamento somiglia a quello di un cucciolo ferito e impaurito che si affida a chiunque per essere salvato ma si fida soltanto di una persona.

Fulmino Lucas con lo sguardo, lui alza un sopracciglio stupito ed alza le mani in segno di resa, torna da Kira ad abbracciarla però lei tiene gli occhi su Stella. Luc le sussurra parole che non comprendo per via della lontananza, allora lei si lascia andare all'abbraccio sprofondando nel suo petto, mettendosi a piangere.

Faccio un profondo respiro dandomi dell'idiota da solo. Stella si aggrappa a me con tutte le sue forze, le sue mani tirano la mia camicia. Non aspettava altro che muovessi il culo per poter trovare pace in un mio abbraccio. Smette di piangere, si accoccola cercando riparo da...qualcosa, freddo, dolore, rabbia, non lo so, m'importa solo di poterle essere d'aiuto.

Una ragione per innamorarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora