Capitolo 12 - La festa di Halloween

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Così, era finalmente giunto il mese di ottobre. Questo, per gli alunni della scuola di magia e stregoneria di hogwarts, significava un paio di giorni di vacanza e un banchetto stracolmo di dolciumi. 

"Non vedo l'ora che sia domani" continuò a ripetere Scorpius, tartassando l'amico su quanti dolcetti avrebbe mai potuto mangiare in una serata. "Dici che mi si carieranno tutti i denti?".

"Stando a quello che hai intenzione di mangiarti, si...è molto probabile".

"Tu non hai intenzione di papparti almeno mezzo banchetto?".

"Nah, mi limiterò a qualche dolciume, ma giusto un paio".

"Dicono tutti così, e poi ti prende quella follia di inghiottire tutto lo zucchero che si ritrovano davanti" rise Scorpius, facendo cenno di andare avanti.

                                                                        ***

"Non avrei mai immaginato che un membro della setta segreta potesse venire sconfitto da..da da degli alunni del secondo anno!" disse un mascherato, battendo il pugno sul tavolo. 

Ora, gli incappucciati erano in sei e si poteva leggere una strana sensazione di preoccupazione negli occhi, come se temessero di poter essere loro i prossimi a schiattare.

"Signore, forse quei due serpeverde nascondono un qualche segreto" si permise di intromettersi uno. 

"Nulla potrà giustificare la sconfitta di Crist!" gridò ancora un membro , prendendo il tavolo addirittura a testate per una decina di secondi.

"Calma, Orazzius. Sarai tu il prossimo a scendere in battaglia" lo informò Dayan. "Ma tranquillo, non ti faremo scontrare con dei marmocchi incapaci. La loro sarà stata sicuramente fortuna. La classica fortuna del principiante. Noi aspiriamo al più, al meglio. Noi vogliamo eliminare gli auror e, in particolare, un certo Ron Weasley".

"Ron Weasley? Il figlio di Artur?!" chiese un incappucciato, quasi esclamando ciò che aveva detto. "Ho saputo che suo padre è diventato un pesce grosso del ministero della magia!".

"Infatti, noi vogliamo eliminare il capitano o il vice capitano della nave, non di certo i mozzi" sottolineò Dayan, alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso l'uscita, fermandosi poi di colpo e sospirando, per dire successivamente "Dannati sentimenti".

                                                                        ***

Il 31 ottobre arrivò con una velocità impressionante e Albus e Scorpius si alzarono di buon ora. A Scorpius bruciavano ancora gli occhi per la lezione sul potere ereditario tenuta dal professor Vitious. Stava proprio sfiaccando quel ragazzo. 

"Non hai proprio intenzione di darti una regolata, eh?" chiese Albus, sorridendo e apprezzando l'impegno del compagnio, ma preoccupandosi contemporaneamente per lui. Aveva paura che un eccessivo sforzo avrebbe potuto anche danneggiarlo fisicamente, e non era certo quello che volevano ottenere con quelle lezioni. 

"Nah, me la cavo" assicurò Scorpius, esibendosi poi in un orrendo grugnito. "Aaah, il mio stomaco, brucia da morire...credo che oggi mi conterrò leggermente con le cibarie...ma non troppo".

"Ahah, non ti smentisci mai, eh?".

Una volta raggiunta la sala grande, pur essendo ancora l'una e mezza di pomeriggio, i due non vedevano l'ora di mettersi a mangiare.

Albus Severus Potter (vol. 2) e il libro dei segretiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora