"Scusi professoressa, che intende dire che l'anno finirà due mesi prima?" chiese Albus alla Mcgranit, durante una lezione di trasfigurazione. La preside si voltò verso la classe e sorrise appena, contenta di aver potuto prendere parte al ruolo di insegnante in quella che anni fa, era la sua materia. Però, era contemporaneamente dispiaciuta per il fatto appena spiegato ai ragazzi e ai quali sembrava non andare giù la cosa. Ma infondo, non piaceva neppure a lei il pensiero di interrompere quell'anno in anticipo per colpa di faccende assurde come quella delle sette, ad esempio.
"E' proprio come ho detto, Potter" cominciò a ripetere la preside, ridendo ancora una volta e ripensando a quando, dicendo Potter, si rivolgeva al padre di Albus e non a lui medesimo. "Purtroppo, come state constatando con i vostri stessi occhi, la scuola non è più un luogo totalmente sicuro per voi ragazzi. Quindi, è meglio se ve ne tornate a casa prima, per questa volta. Così io, gli auror e l'intero corpo insegnanti potremo fare del nostro meglio per tentare di sconfiggere l'ennesima minaccia. Senza alcun tipo di contegno".
"E riguardo a Scorpius?" chiese Serpe, alzando la mano solo dopo aver posto la domanda, facendo così ridacchiare qualche compagno di classe. "Lo riporterete alla normalità, vero? Riuscirete a farlo tornare quello di prima?".
"Assolutamente" assicurò la preside. "Ci può contare, signorina. Per questo però, ci vorrà ancora un po' di tempo. Ed è anche per questo motivo che abbiamo deciso di farvi tornare a casa. Qualche insegnante sospetta che, oltre a Lord Voldemort, qualche altro spirito (nel vero senso della parola) possa provare a prendere possesso del vostro corpo per tornare più o meno in vita. Non vogliamo correre rischi e teniamo alla vostra incolumità più che alla nostra stessa vita. Ora, basta fare domande di questo genere e continuiamo pure con la lezione".
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"Uff, che brutta notizia" brontolò Serpe, durante la pausa tra la lezione di trasfigurazione e quella di pozioni. "Non riesco ancora a crederci. Come può accadere una cosa del genere?".
"Credevo ci avessero lasciato al centro dell'azione" disse invece Albus, Sedendosi su una panchina di pietra nel corridoio del secondo piano, assecondato dalla ragazza. "Pensavo ci avessero fatto riformare l'E.S. per poter combattere insieme agli auror e a gli insegnanti, ma noto che non si fidano ancora abbastanza di noi...".
"Forse credono che siamo troppo deboli per sopportare una situazione del genere" ipotizzò Serpe. "Mi dispiace che il lavoro di Rufus sia sfumato in questo modo. Eravamo arrivati così vicini alla verità, e questa ci è sfuggita di mano ancora una volta".
"E sempre per colpa di Voldemort" disse Al, senza alcuna paura di pronunciare quel nome. "Per lo meno però, sappiamo che un secondo piano sotterraneo esiste e che oltre a quello, potrebbe trovarsi una specie di scuola a specchio o cose simili...proprio come ci ha spiegato Tom Reddle".
"Chiamare il signore oscuro Tom lo rende quasi un personaggio amichevole" ci scherzò su Serpe. "Sembra quasi il nome di un ragazzo carino".
"Ma ti sembra il caso di pensare a queste cose sulla persona in questione?!" chiese Severus, tentando di contenere il tono della voce. "Io giuro che riporterò Scorpius dalla sua famiglia sano e salvo, non permetterò che alcun mangiamorte gli faccia del male".
"Belle parole" disse Hagrid, comparso apparentemente dal nulla. Teneva in pugno il collo di un'anatra spennata, e prima che i ragazzi potessero fare domande, cominciò a spiegare "questo ci serve per catturare una creatura magica. Sapete, si dice che si aggiri per i parchi di hogwarts e non vogliamo che qualche studente rimanga ferito. Abbiamo già abbastanza gabole da sbrigare senza ulteriori problemi".