capitolo 7

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La mia vita e sempre stata con una sola regola :niente capricci e ribellione
Niente domande su mio padre ,la sua vita era un segreto per me .
Cresciuta tra vari collegi di Londra e Parigi ,trascinata a destra e sinistra ,e restare sola quando tutti andavano via per festeggiare vari avvenimenti e festività natalizie ,ricevevo solo un regalo per farsi perdonare la sua assenza .
HO sempre voluto che qualcuno restasse nella mia vita e riempire quel vuoto da non poter più sopportare ,l'assenza di mia madre ,di mio padre e della mia migliore amica .

Pov's Sarah
Dopo essere uscita a gambe levate ,cammino a passo veloce senza sapere dove andare ,questa" prigione" e troppo grande ,ed io mi sento talmente piccola e fuori luogo "SARAH...SARAAAH"velocizzo il passo ,sento una stretta al braccio ,costringendomi a fermarmi "COSA FAI QUI?"con lo sguardo basso nascondo la rabbia e l'imbarazzo di essere talmente stupida "VOLEVO...VOLEVO"balbetto dal nervoso "SAI CHE NON...NON...INSOMMA SAI "alzo gli occhi ,verso Aaron ,aspetta una risposta "VOLEVO PRENDERE UN PO D'ARIA...MA MI SONO PERSA...E...E..."mi agito ,il suo viso si addolcisce "TI SEI IMBATTUTA CON LA BELVA "lo guardo confusa e stranita la belva? "VIENI"la sua mano stringe dolcemente il braccio ,costringendomi con circospezione a seguire i suoi passi verso la mia camera .
Entriamo all'interno ,ma prima di accetta che nessuno ci abbia visto "ASCOLTA..NON PUOI AVVENTURARTI DA SOLA...CAPITO?"sgrano gli occhi , senza capire il perché "SE VUOI PRENDERE ARIA BASTA CHE MI CHIAMI...OK?" non dico nulla ,la paura mi assale , troppi perché senza risposta ,respiro affondo , mi faccio di coraggio ,ricordandomi ,di farmi forza dentro ad un posto sconosciuto e misterioso come in fondo lo sono tutti .
Dopo la sua uscita fuori dalla mia stanza , stringo il crocifisso che tengo al collo ,aggrappandomi alla fede ,prego nel silenzio ,questa solitudine ,questa paura ,che mi porto dentro in questo posto sperduto dal mio essere ,diverso da me .
Anche la notte e contro di me ,guardo il soffitto nella penombra della notte , mi alzo avvicinandomi alla finestra ,osservo il cielo nero della notte ,cerco la mia stella ,ma invano "DOVE SEI MAMMA?"il bisogno di vederla si ingrandisce , senza pensare a tutto quello che ha detto Aaron ,mi precipitò fuori , apro lentamente la porta curando che nessuno mi veda ,scalza e in punta di piedi cammino lungo il corridoio di specchi ,solo allora mi accorgo del mio abbigliamento inappropriato ,con addosso solamente una lunga camicia da notte bianca e i capelli liberi sulle spalle ,bacio il crocifisso "PERDONAMI...E PER UNA BUONA RAGIONE"dopo essere giunta fuori respiro ad occhi chiusi l'aria buona e profumata ,il giardino e silenzioso ,in lontananza sento solo i grilli ,l'erba e fresca bagnata dalla rugiada , cammino con il naso in su ,in cerca di lei ,il cielo e ricoperto di costellazioni .
MI guardo attorno sperando che nessuno mi veda ,il giardino e magnifico ,fino a quanto resto incantata dalla grandezza della piscina .
MI avvicino lentamente ,ammirando i giochi di colori artificiali ,un piccolo ponticello hai lati ,mi piego al bordo ,per riuscire a toccare l'acqua limpida e trasparente ,non ricordo l'ultima volta di esserci entrata dentro , sorrido al vedere il mio riflesso ,con la mano immersa ,inizio a dondolare :destra e sinistra , sorrido divertita come una bambina .
Immersa nei miei pensieri ,non mi accorgo che ci sia qualcuno dietro di me "COSA FAI QUI?"rimbalzo per lo spavento ,all'improvviso mi ritrovo in acqua ,non riesco ad risalire su, agito braccia e gambe ,ma inutile sembra che l'acqua mi trattiene ,il respiro si accorcia ,la forza mi abbandona ,tutto scorre velocemente ,la mia vita in convento ,mio padre e l'immagine della foto con mia madre ,ma sento tirarmi su ,con forza .
All'improvviso riprendo respiro lentamente , apro gli occhi "STAI BENE?"in shock fisso senza nessuna reazione ,la persona che mi ha salvato ,la sua voce calda ,il suo sguardo preoccupante ,i suoi occhi filtrano fino ad toccarmi l'anima "COSA E SUCCESSO?"di colpo agitata mi siedo ,i miei occhi scivolano ovunque in preda al panico "SEI CADUTA IN ACQUA...SE NON SAI NUOTATE..NON AVVICINARTI IN PISCINA...NON CAPITERÀ PIÙ UNA SECONDA VOLTA..CHE IO TI SALVI"il suo sguardo e impenetrabile cambia umore radicalmente ,i suoi occhi diventano gelidi ,si alza con atletica ,si allontana ,mentre d'istinto guardo la sua alta figura ,sgrano gli occhi quando noto che si trova a torso nudo con indosso solamente dei short da sport ,abbasso gli occhi ,come se mi avesse bruciata "ECCO TIENI...."mi tira addosso un'asciugamano ,sono un mix di emozioni :imbarazzo ,agitazione ,vergogna .
MI alzo e divento rossa quando osservo la sua direzione ,riesce a vedere il mio corpo attraverso la camicia da notte diventata trasparente e appiccicata al corpo ,evidenzia le mie forme ,ma sopratutto il mio seno diventato turgido ,immediatamente cerco di coprirmi "GRAZIE..."bisbiglio cercando di attirare l'attenzione sul mio viso ,mentre cerco di coprirmi inutilmente, impacciando su dove iniziare "GRAZIE...UN CAZZO....POTEVI ANNEGARE
SE NON ERO QUI "spalanco la bocca stupita dal suo attegiamento "NON E STATA COLPA MIA...SE...TU...TU.."mi tappo la bocca con il palmo della mano ,stranita e confusa dalla mia rabbia fuoriuscita ...."ADESSO MI DAI DEL TU?"alza un sopracciglio ,e la prima volta che esprimo con qualcuno la mia stessa rabbia ,di scatto senza dir nulla mi volto e di scatto corro a gambe levate via .
Raggiunta la mia stanza , mi rifugio all'interno ,chiudo la porta ,il cuore in gola cerco di riprendermi da queste sensazioni strane , mi avvicino allo specchio ,mi guardo "TI PREGO SIGNORE PERDONAMI "cerco al mio collo la collana ma inutilmente in panico , senza pensarci apro la porta ,rimbalzo quando osservo il crocifisso che dondola davanti hai miei occhi "CERCAVI QUESTA ?"si mostra ,resto pietrificata , osservo una goccia d'acqua solitaria cade sul suo viso ,scivola lungo il collo ,lungo i muscoli ,ingoio ripetutamente la saliva che d'un tratto diventa eccessiva,fisso senza distogliere gli occhi , fino a scomparire oltre l'elastico del bordo dei short ,cerco di ricompormi nascondendo il forte rossore ,afferro la collana strappando dalla sua mano ,il suo sguardo e malizioso "LA RINGRAZIO.."gli sussurro con indifferenza "SIAMO DI NUOVO CON IL LEI?STRANO PENSAVO CHE POCO PRIMA ERAVAMO...."alza gli occhi al cielo come se stesse pensando la parola adatta per finire la frase "INTIMI"da un mezzo sorriso i suoi di ghiaccio mi penetrano e dei brividi percorrono lungo per la schiena "ASSOLUTAMENTE...SIGNOR ANDERSON...POCO PRIMA ERA STATO SOLO UNO SBALZO....NON SI PREOCCUPI NON CAPITERÀ PIÙ"cerco di restare fredda e distaccata "LO SPERO BENE..."fa un cenno di saluto con il capo  prima di richiudere la porta in tutta fretta .
Prego per il peccato che ho commesso , il mio corpo in quell'istante ha provato una sorta di ribellione ,per fortuna la calma e la fede mi hanno aiutata.

Profondo e l'odio che l'anima nutre contro la bellezza....

L'inferno dentro il paradisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora