capitolo 55

78 6 6
                                    

"Mamma perché quell'uomo e così cattivo ?"Domando curioso per la mia tenera età.
Guardo mia madre che stende il bucato .
Il suo vestito dal colore sbiadito .
Si ferma in riflessione .
Si asciuga le mani in un vecchio grembiule.
Mi guarda con tenerezza .
Si piega sulle ginocchia .
Fisso il suo viso .
Roseo .
I segni della stanchezza .
Il suo buon profumo di vaniglia .
"VEDI...DAMON...AVVOLTE LE PERSONE NON VOGLIONO ACCETTARE IL DESIDERIO DI ALTRE PERSONE "cerca parole semplici .
La sua voce riempie il mio cuore .
"E ALLORA PERCHÉ SONO CATTIVE ?"dico ancora confuso .
"SONO CATTIVE...PERCHÉ SONO INFELICI...SOLE...HANNO RICOPERTO L'AMORE CON L'ODIO "i suoi occhi sono tristi anche cerca di nasconderlo attraverso con il suo meraviglioso sorriso.
"ALLORA PER QUESTO QUELL'UOMO E CATTIVO...PERCHÉ E SOLO"domando .
"SI...DICIAMO DI SI..."Mi accarezza il viso .
"DAMON...PROMETTIMI UNA COSA...QUALUNQUE COSA ACCADE...NEL CORSO DELLA TUA VITA...NON COPRIRE L'AMORE CON L'ODIO...TI RENDE INFELICE...E VEDI SOLO IL BUIO "Mi guarda dritto negli occhi .
"PROMETTILO "dice con sorriso spento .
"SI MAMMA "dico confuso ,mentre mi attira con se abbracciandomi fortemente .
Il suo profumo mi inebria la mente .
"TI VOGLIO BENE PICCOLO MIO..."Mi sussurra all'orecchio dolcemente e soave .

Pov's Damon
"CAZZO..."dico tra me e me , mentre mi guardo allo specchio deluso dal mio abbigliamento.
Una camicia a quadro,un paio di pantaloni due taglie in più e delle bretelle .
"SEMBRI LO ZIO THOBIAS "scivolo l'ho sguardo verso il suo riflesso .
Resto senza fiato .
Un semplice vestito azzurro ,nulla di che ,ma di di lei e meraviglioso .
Di stolgo immediatamente gli occhi con fare finta di nulla .
Faccio una smorfia di domanda .
"SI ..ZIO THOBIAS...NELLA VECCHIA FATTORIA "risponde con un sorriso .
"SI CERTO...TU SEMBRI LA FATA TURCHINA "gli rispondo a tono .
Mentre lei sorride ancora imbarazzata .
"SONO LE OTTO "Mi dice guardando una vecchia sveglia ,come del resto tutto e vecchio come i padroni .
"GIÀ...E POI CE NE ANDIAMO...NON VOGLIO STARE UN MINUTO DI PIÙ..."dico stufo di stare ancora qui.

Pov's Sarah
Alzo gli occhi al cielo al sentire ancora una volta un suo lamento.
Scendiamo sotto .
Mi guardo attorno nel frattempo .
A causa della luce soffusa delle candele non riesco a vedere bene .
Ad ogni nostro passo il pavimento in legno un cigolio .
Entriamo all'interno della cucina .
Respiro affondo il buon profumo del cucinato .
"ERA ORA "restiamo di stucco quando osserviamo l'uomo di fronte a noi .
"FRANK...NON ESSERE SCORBUTICO..."l'anziana signora rimprovera l'uomo .
"EMBÈ...HO FAME..."dice sotto alla sua grande barba bianca .
"LEI...E L'UOMO CON LA SUA BESTIA ?!"gli domanda DAMON.
"SINDY..."risponde secco l'uomo.
DAMON guarda confuso alla sua risposta strana .
"E IL NOME DELLA BESTIA "resta di stucco .
L'uomo si siede al capotavola .
"VENITE SEDETEVI..."la signora ci accompagna ai nostri posto.
La cena e catapultata dal silenzio imbarazzante .

"LA RINGRAZIO SIGNORA E STATO SQUISITO "sorride ringraziando per l'invito.
"GRAZIE MIA CARA....MA...CHIAMAMI PAT E QUEST'UOMO BURBERO E MIO MARITO FRANK"Pat mi sorride , Mentre prende i piatti sporchi .
"OK...SE ADESSO MI DICE DOVE SI TROVA IL TELEFONO LE SAREI GRATO"impaziente DAMON si alza .
Pat guarda stupita .
"MIO CARO NON ABBIAMO TELEFONO...L'UNICO CHE ESISTE E IN PAESE A CHILOMETRI DI DISTANZA "dice stranita .
"COME?"domanda sorpreso .
"RAGAZZO NOI NON ABBIAMO QUEI AGGEGGI IN CASA...SONO INUTILI"risponde bruscamente l'uomo.
"INUTILE ?COME FA A DIRLO..."il suo tono e di rimprovero .
L'uomo si alza con indifferenza .
"OK...CE UNA MACCHINA...PER ANDARCI?!"domanda seccato.
"LA MIA WENDY NON ESCE CON QUESTO TEMPO"dice Frank anch'esso seccato dalla nostra presenza .
"COSA WENDY?"esclamo ancora più confuso.
Alza le mani am cielo .
Ficco una mano in tasca in cerca delle sigarette .
Ne prendo una ,la porto fra la labbra .
Ispiro affondo l'odore del tabacco .
Accendo l'accendino la fiamma tocca appena la punta della sigaretta .
"NO..."dice Pat con urlante .
"NON SI FUMA DENTRO CASA...IL MIO FRANK HA SMESSO DA POCO DI FUMARE..."rimprovera .
DAMON alza gli occhi al cielo .
Senza dir nulla esce fuori ,sbuffando.
Mi sento imbarazzata per il modo un cui si e comportato .
Per sdebitarmi con loro,afferro i piatti sporchi .
Ma ,all'improvviso Pat mi ferma.
"LASCIA STARE CARA...CI PENSO IO "Mi dice con sorriso .
Resto immobile a osservare .

Pov's DAMON
Uscito fuori .
L'aria fresca di imbatte contro di me .
Accendo immediatamente la sigaretta .
Una sensazione piacevole mi travolge .
Mi siedo nel porticato riparandomi dalla pioggia .
Osservo intorno .
Il buio e più insistente .
"SPOSTATI"dice una voce dietro di me rude.
Capendo chi e ,mi sposto sbuffando .
"FAMMI ACCENDERE "dice mentre di mette un sigaro fra le sottili labbra .
Mi volto sorpreso e stupito .
Senza dir nulla prendo l'accendino con indifferenza .
Sento che annuisce ad ogni boccata .
Restiamo in silenzio a lungo .
Non ho tanta voglia di parlare ,quantomeno con il vecchio .
Rifletto sulla possibilità di come andare via ,da questo posto isolato .

pov's Sarah
Sbadiglio dalla stanchezza .
"SEI STANCA MIA CARA !"dice sorridendo .
"UN PO SI..."dico arrossita .
"VAI PURE A RIPOSARTI..."dice mentre continua nel suo lavoro a maglia .
Mi sento imbarazzata .
"GRAZIE"ringrazio Pat della sua buona ospitalità.

Raggiunta dentro stanza .
Mi guardo attorno incuriosita .
La stanchezza e sempre insistente .
Mi distendo sul letto morbido .
Gli occhi fissi al soffitto .
Al di fuori dalla finestra si sentono rumori e versi di animali notturni .
Sorrido .
Quasi,si riempie il cuore.
Il ricordo degli anni ,passati al convento .
Le palpebre diventano sempre più pesanti ,si chiudono contro la mia volontà.

Pov's Damon
Rientro dentro casa .
Mi guardo attorno .
Noto la sua assenza .
Alzo un piede verso ai scalini in legno grezzo .
"DOVE CREDI DI ANDARE RAGAZZO "Mi volto verso quella voce, dietro alle mie spalle.
Noto la vecchia anziana donna bassa con capelli bianchi ,grassottella.
La guardo confuso .
"DORMIRAI QUI..."Mi indica un vecchio divano in stoffa antica ,come del resto della casa .
"COME?"domando sempre più confuso .
"HAI SENTITO BENE..."Mi dice come se mi stesse rimproverando .
"SO...BENE CHE NON SIETE MARITO E MOGLIE "Mi dice con certezza .
"L'HO SIAMO..."dico falsamente.
"OOOOH...MIO CARO UNA VECCHIA DONNA RICONOSCE SUBITO "dice con un sorriso ironico .
La mia irritazione aumenta sempre di più.
"GLI OCCHI NON MENTONO "dice voltandosi per andare via .

Disteso su questo vecchio e scomodo divano ,cerco di rilassarmi .
Ma inutilmente.
"CAZZO"dico tra me e me .
Alzo gli occhi verso il soffitto .
Pensando che in questi momento ,le mie mani si posavano sulle sue cosce .
Salendo e palpeggiando con violenza il suo cielo tondo .
Mentre la mia lingua tratteggia una linea invisibile fino al seno sodo .
I capezzoli dritto di eccitazione .
Seguo una cerchio attorno ,per poi ,succhiare fino a farla insimare dal piacere .
E continuare ,continuare sempre più fino a consumarlo di piacere ....

Il volere e potere .
Ma avvolte il volere diventa un desiderio .
E il potere e nullo .

L'inferno dentro il paradisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora