Capitolo 61

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Apro lentamente Lentamente la porta nel cuore della notte ,tra sussulti e gemiti lungo il corridoio .
Rabbia .
Furia .
Ira.
Collera .
Disgusto .
E tutto quello che provo adesso .
Il ragazzino ,bambino felice che ero a qualche tempo fa e morto .
La stanza vuota tutta messa in ordine .
Tra muri e muri si udisce sempre più quei gemiti .
Che mi perseguitavano nella notte .
Immagini ripercorrono ancora vivi .
Connotati di vomito salgono .
Apro il flacone .
Inizio a scorpagere sul letto .
L'odore forte di alcol .
E poi quella fiamma .
Guardo immobile .
Risucchiato e ipnotizzato dalle fiamme .
Come se mi parlassero .
Come se mi appartegono .
Il sangue scorre veloce .
Stringo i pugni .
Pieno di rabbia e collera .
<<Damon ...>> qualcuno mi afferra per le spalle , Con forza mi spinge all'esterno della Camera .
Gli occhi sono sommersi da quelle fiamme che incendiano a poco a poco quel letto e tutto quello che è intorno .
Il fumo annebbia la vista .
Cercano di spegnere di domare le fiamme .
Gettando acqua .
Ma lui e più potente .
<<CAZZO...COSA DIAVOLO TI E PRESO >> mi urla contro Il vecchio infuriato .
<< SAI COSA POTEVA SUCCEDERE SE NON FOSSE STATO PER PHIL?>> mi urla contro .
Mentre resto immobile ,seduto sulla poltrona del suo ufficio .
Ma Non riesco a sentirlo .
Sento ancora la risata del fuoco che beffeggia l'uomo contro la sua impotenza .
<< SIGNOR ANDERSSON E ARRIVATO IL DOTTOR ROBBINS >>dice Phil con il viso annerito dal fumo , mi guarda con compassione .
<<BENE FALLO ENTRARE >> dice pieno di rabbia .
Dopo un Po sento il DOTTOR ROBBINS ENTRARE ma non sento la loro conversazione .
<< DAMON...SONO IL DOTTOR ROBBINS...MI SENTI >> il dottore e piegato sulle ginocchia verso me .
Il mio sguardo e in trans .
<< DAMON VUOI DIRMI IL MOTIVO DEL GESTO >> mi dice ancora una volta ma la mia risposta e il silenzio .
<< DAMON ASCOLTAMI...>> si avvicina sempre di più a me ,come se le sue parole potessero ENTRARE nella mia testa .
<<SE NON VUOI FARLO BENE...MA QUESTO SIGNIFICA CHE DOVRAI VENIRE CON ME >> mi spiega dispiaciuto .
Il mio sguardo e su di lui .
Stringo forte i denti .
<< E QUELLO CHE SI MERITA >> sussurro con rabbia .
<< LUI DOVEVA MORIRE...COME I MIEI GENITORI >> la mia rabbia mi assale .
Il dottore sospira .

Passarono mesi da quel giorno che mi rinchiudevano nella clinica del DOTTOR ROBBINS.
Più che un ospedale per fottuti dementi sembrava un albergo a cinque stelle .
Ritornai sano ,in un certo senso .
Ma era solo l'inizio....

Pov's Sarah
Ascolto in silenzio la conversazione tra Aaron e DAMON .
Il cuore mi martella .
La tristezza mi riempie l'anima.
Uscita dalla mia camera , la porta dove si trovano entrambi e socchiusa .
A malappena sento loro parlare del mio futuro .
<< NO...ASSOLUTAMENTE NO...DEVE RITORNARE A QUEL MALEDETTO CONVENTO...O IN CAPO AL MONDO >> sento rabbia nelle sue parole .
Una morsa al cuore .
Gli occhi pungono pronti a riempirsi di lacrime amare .
Senza voler più sentire altre parole piene di odio contro di me.
Scappo via .
Arrivo davanti alla casetta sull'albero .
Salgo con il tormento delle parole in testa .
Tengo stretta fra le mie braccia nuvola con il suo miagolio .

Dopo minuti seduta sul pavimento in legno grezzo guardando fuori dalla piccola finestrella il cielo nero della notte .
Di tanto in tanto guardo nuvola accomodata sul mio ventre ,mentre accarezzo il suo corto pelo morbido .

Pov's DAMON
<< E UNA CAZZATA QUELLO CHE MI PROPONI >> gli dico mentre rifletto sulla lettera minatoria.
<< NO DAMON...DEVI RICONOSCERE CHE NON PUOI PRENDERE E RISPEDIRE A TUO PIACIMENTO...MI SONO INFORMATO >> mi dice Aaron in piedi di fronte a me .
<< NEL CONVENTO CE UNA REGOLA...FORSE LA PIÙ IMPORTANTE CREDO...LE SUORE O LE NOVIZIE PRENDONO UN VOTO...IL LORO UNICO SPOSO E SOLO UNICAMENTE DIO...LA LORO ANIMA E CONCESSA A LUI...NON DOVRANNO AVERE ALCUN TIPO DI CEDIMENTO DI CARNE...>> cerca di farmi riflettere .
Mi alzo dalla poltrona con sospiro .
Rifletto ancora una volta sul da farsi .
Mi avvicino alla finestra .
Fisso il vuoto .
Ma qualcosa in lontananza attira .
Cerco di focalizzare il punto di interessamento .
Poi qualcosa scatta in me .
Come un fulmine corro fuori dalla stanza .
<< DAMON CHE SUCCEDE ?>> urla dietro di me Aaron .
Mi dirigo verso la sua stanza .
Apro la porta sbatte con violenza .
La Camera e vuota e al buio .
<< CAZZO >> dico a denti stretti .
Come una molla scatto fuori il più velocemente possibile .
Aaron mi segue senza capire nulla .
In me che non si dica sono fuori diretto al bosco .
<< AARON CHIAMA QUALCUNO >> urlo con preoccupazione.
Salgo su .
Sperando che lei sia ancora viva .
Le fiamme per fortuna non hanno degenerato .
<< E SE PRENDE FUOCO ?>> dice Aaron impaurito.
<< NO ...>> gli dico stufo di sentire le sue lamentele , mentre martello al pavimento.
<< PERCHÉ NO ? IL LEGNO PRENDE SEMPRE FUOCO >> dice ancora una volta .
<< STAI ZITTO AARON >> gli urlo facendolo tremare dalla paura .
All'improvviso le mie gambe non si muovono .
Fisso le fiamme ipnotizzato dal ricordo del passato .
<< Lasciami devo salvare ...papaaaa' ....mammaaaa>> urlo a squarciagola.
Mi tengono fermo contro la mia volontà , il dolore da non poter far nulla mi divora ,lentamente le fiamme danzano su quei corpi che giacciono senza vita .

<< DAMON DOBBIAMO SBRIGARCI >> mi urla preoccupato .
Ma, inutilmente il mio corpo sembra svuotarsi di anima .
Risucchiato ancora una volta dalle fiamme .
Le ferite si riaprono ,il dolore riappare .
Il suo corpo accasciato su quelle assi di legno.
<< DAMON AIUTAMI ! >> Aaron mi raggiunge in agitazione .
<< DANNAZIONE ! DAMON SVEGLIATI ! >> AARON mi afferra per le spalle scuotendo il mio corpo per farmi rivenire ,svegliarmi dallo stato shock .
<< DAMON DOBBIAMO SALVARE SARAH !>> Aaron mi urla ancora una volta .
Osservo dietro di lui quel corpo minuto svenuto .
Serro le labbra .
Di scatto ci muoviamo verso lei .
Senza rendermi  conto, scendiamo giù .
Velocemente ,siamo distandi .
Mentre il fuoco divora il tetto facendolo cedere .
Paralizzati da quel momento .
<< CHIAMO IL SOCCORSO >> dice impaurito da quel momento .
Mi chino verso verso lei.
Guardo il polso , e da quel momento sento un sollievo .
I battiti sono lenti .
Fisso il suo viso annerito dal fumo .
In lontananza si udiscono le sirene .
Da quel momento ,da questo preciso istante qualcosa cambia in me .
Ansia .
Preoccupazione .
Timore.
Paura.
Rabbia .

Sono tutte sensazioni di perdere ancora una volta qualcuno .
Rivedendo quel bambino fragile ,trattenuto da braccia forti .
Da non poter far nulla .
Guardo messo in disparte, quel corpo ,disteso sulla barella che i soccorritori portano via .
Cercando di salvare .
Un morso al cuore .
Come se un'altra parte di me muore .

Il passato viene a farci visita Come e quando vuole ....
Molte volte e un passato doloroso ...

L'inferno dentro il paradisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora