capitolo 48

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Sento che la mia vita sia cambiata .
Sentire il senso di amare .
Mi fa sentire bene ...ma allo stesso tempo male .
Vorrei poter gridare ,urlare .
Vorrei sentire il suo amore verso me .
Sentire quella sensazione di essere amata da quell'uomo che amo.
Provare quelle sensazioni di storie raccontate da Ginevra .
Baci rubati.
Mani che sfiorano.
Sguardi che si incontrano.
Corpi uniti .
Anime che diventano tutt'uno .
Invece incontro solo la metà.
Le sue mani .
I suoi sguardi che cambiano rapidamente senza capire Il perché.
E poi...questi giochi di parole confuse .

Pov's Sarah
"VORREI POTER DIRTI TANTE COSE..."sussurra al mio orecchio con voce roca .
Resto ferma senza dire una parola .
Ma sposto i miei occhi sui suoi .
Vorrei avere il coraggio di parlare .
Il suo pollice e sulle mie labbra tocca con un movimento che ricominciano quei brividi .
Il mio corpo e in subbuglio .
Chiudo gli occhi .
Il sentimento che provo risale fino in gola .
Provo in tutto modo possibili a respingerlo in fondo nel buio profondo .
Si ferma .
Sento il suo distacco .
Apro gli occhi .
Il suo sguardo e profondo per un attimo vedo qualcosa in lui .
"NON SMETTERE..."sussurro con coraggio .
Fa un mezzo sorriso ,diventa cupo .
"NON POSSO...CAZZO..."si allontana sempre di più.
D'istinto prima che possa uscire da questa stanza che sembra restrigersi a noi .
Afferro la sua mano .
Lui fissa alle nostre Mani unite .
"NON VOGLIO CHE SCAPPI DA ME "lo supplico che lui resta con me .
"SEI CORAGGIOSA...NESSUNO HA MAI -"si interrompe pensieroso .
Si riporta una mano nei capelli .
Qualcosa in lui l'ho agita .
La sua mano che tengo dolcemente nella mia inizia a tremare .
"DEVO ANDARMENE "Mi guarda deciso e in comando .
I MIEI occhi non si muovono un centimetro da lui .
Sento la sua mano che si muove scivola oltre la mia .
Abbassa gli occhi con turbamento .
E in questo momento vorrei essere dentro di lui per cercare di capire il suo blocco .
Un muro trasparente e in mezzo fra noi ...

Pov's DAMON
Mattone dopo Mattone ho costruito un muro fra noi in questi mesi .
Dopo quando ho capito la sensazione di confusione che Mi trasmette lei .
Il nome Fuller in tutto questo anni e sempre stato scritto nella mia mente, come un tatuaggio che non va più via ,seguito dalla VENDETTA.
I suoi occhi fanno paura ,non ho mai visto niente del genere ,ma allo stesso tempo rivedo quei occhi in quelli di suo padre.
E,un misto di emozioni fra :rabbia ,agitazione ,furia ,confusione sopravvalgono in me ,mettendosi in prima posizione .
"DEVO PENSARE A COSA FARE "guardo il pezzo di carta stropicciato caduto poco prima.
"PERCHÉ VUOI AIUTARMI?"alzo gli occhi su di lei .
NON rispondo immediatamente.
"NON VOGLIO AVERE ALTRE OMBRE SU DI ME..."dico con cattiveria .
Mi allontano da lei .

"DAMON DOVE VAI?"Asheley cerca di fermarmi prima che salgo in auto .
"OH...QUALCHE UCCELLO NON TE L'HA DETTO?"sorrido ironicamente , mentre lei emette il broncio per un'altro mio ennesimo rifiuto .
"ANDIAMO...ASHELEY UNA COME TE CHE SI OFFENDE"la guardo dalla testa ai piedi .
Il suo vestito provocatorio e sexy dal colore vivace ,con tacchi vertiginosi e il trucco copre il suo colore naturale .
Chiunque farebbe eccitare.
"SEI UN BASTARDO"sussurra infuriata .
Salgo su con un mezzo sorriso .
Metto in moto ,accelero alzando il polverone da terra .

Pov's Sarah
Cerco di liberarmi da ogni singolo pensiero .
Decido di andare nella casa sull'albero .
Uscendo incontro Aaron ,intendo con il suo computer .
"CIAO"mi sento imbarazzata , mentre mi guardo intorno cerco lui .
"HEY...TUTTO BENE?"alza gli occhi verso me con il suo sorriso caloroso .
Sorrido con freddezza .
Il bisogno di parlare con qualcuno si accumula .
Potrei dirgli perché DAMON si comporta in questa maniera .
O, cos'è che lo turba così tanto .
"SI...TUTTO BENE "sorrido falsamente .
"OK...VA BENE ALLORA"sorride ancora una volta .
Il mio imbarazzo aumenta come le mie domande .
Aaron riabassa gli occhi sul monitor .
Gioco agitando le dita sullo schienale della sedia .
"OK...SPUTA IL ROSPO "dice rilassando la schiena sullo schienale .
Mi guarda fisso .
"COSA TI FA PENSARE ?"rido mentre nascondo la mia agitazione .
"ANDIAMO SARAH...TI CONOSCO ALQUANTO BENE...COSA VUOI SAPERE ?"Cerco coraggio distogliendo gli occhi nell'acqua cristallina della piscina .
"DAMON MI HA PARLATO CHE ARRIVANO PIÙ FREQUENTAMENTE..."Il suo viso diventa turbato .
"VORREI SAPERE COSA SIGNIFICANO E DEL PERCHÉ DI QUESTE MINACCE "guardo perplessa Aaron .
Lui sospira .
"NON SO...E TANTO MENO DAMON..."dice con aria preoccupata .
"DAMON NON MI HA DATO NESSUNA RISPOSTA..."dico cupa al riguardo .
"OK...BASTA PENSARCI...HAI FAME ?"Mi domanda .
Guardo oltre il cancello della Villa "VERAMENTE...VORREI ANDARE A TROVARE NUVOLA..."gli rispondo ansiosa di andare .
"OK..ALLORA..."si alza richiedendo il monitor del computer e lo prende fra le mani .
"ANDIAMO"dice con un sorriso .
Guardo sorpresa .
"MA STAVI LAVORANDO...E POI...E A DUE PASSI DA QUI "farfuglio .
"POSSO LAVORARE COMUNQUE..NON E UN PROBLEMA "Mi dice mentre e in direzione verso il bosco .
L'ho seguo confusa del perché tutta questa premura ,certo ,Aaron l'ho e sempre stato ,ma la discussione poco prima con DAMON a causa di quei biglietti e poi Aaron non so a cosa pensare....

"NUVOLA....NUVOLA"Dopo ESSERE arrivati chiamo immediatamente e impaziente di rivederla .
Dopo un po sento il suo miagolio che pian piano si avvicina .
Le mie labbra si allargano in un grande sorriso .
Entrambi felici di rivederci .
La coccolo un po fra le mie braccia .
"AAAH...ALLORA E LEI QUELLA CHE TI FA ACCENDERE IL SORRISO CON UN PO DI FUSA "Aaron allunga la mano per accarezzarla .

Dopo qualche minuto saliamo nella casa sull'albero.
Aaron di trova un posticino tranquillo per ricominciare con il suo lavoro .

Mentre io e nuvola continuiamo a giocherellare .

All'improvviso nel silenzio del bosco ,cala la sera ,il buio immerge il bosco ,non molto lontano da qui si intravedono le luci della Villa ,illuminata ovunque .
Ammiro meravigliata ,sognando ad ogni aperti .
Da un certo tipo di aspetto visto da qui in alto .
Appoggio il mento fra le palme delle mano .
"AARON COME SIETE DIVENTATI AMICI ?"domando curiosa .
Nel mentre vedo rientrare l'auto nera nel viadotto della Villa .
Osservo con fugace DAMON scendere in tutta la sua alta figura .
Di dirige all'interno .
"CIOÈ...SIETE MOLTO DIVERSI IN TUTTO E PER TUTTO "Mi volto verso lui .
Lui solleva gli occhi dal monitor con stupore della domanda .
"SEI MOLTO CURIOSA...BAMBINA "esclama facendo diventare rosee le guance .
"SCUSAMI NON VOLEVO"dico timidamente abbassando gli occhi .
"NON SCUSARTI...E NORMALE CHE ME LHO CHIEDI..."sorride affettuosamente .
"IO E DAMON SIAMO CRESCIUTI INSIEME...LUI AVEVA OTTO ANNI...IO ERO PIÙ PICCOLO AVEVO ALL'INCIRCA CINQUE O SEI ANNI "il suo viso si perde nei ricordi .
"MIA MADRE DICIAMO CHE LAVORAVA PER IL SIGNOR ANDERSSON...IL NONNO DI DAMON..."il suo viso si rattrista.
"LA NOSTRA AMICIZIA ALL'INIZIO ERA FORZATA..."sorride "MA DA QUANDO...MIA-"il suo sguardo sembra addolorato ,il ricordi di quel frammento e doloroso "MADRE FUGGÌ...CON UN SUO CLIENTE...ABBANDONATO E SOLO...MA GRAZIE A DAMON LA NOSTRA AMICIZIA CAMBIA...DIVENTIAMO PIÙ CHE FRATELLI "i suoi occhi luccicano come se da un momento all'altro scorrono lacrime .
Dun tratto mi sento in colpa per aver fatto quella stupida domanda .
Mi avvicino .
Accarezzo dolcemente la spalla per un conforto morale .
Lui mi guarda .
Ingoia la bile molte volte per soffocare il suo colore raffiorito .
"MI DISPIACE "bisbiglio .
I suoi occhi fissano i miei che casualmente mi imbarazza .
"SAI QUESTA CASETTA...L'HA COSTRUITA SOLAMENTE ED ESCLUSIVAMENTE DAMON"si alza di colpo con in mente un ricordo felice .
"NON HA VOLUTO IL MIO AIUTO "sorride così anch'io.
"DICEVA:SEI TROPPO PICCOLO PER FARE COSE DA UOMO "imita la voce di DAMON con ironia .
Osservo il suo sguardo .
Nei suoi occhi brillano di ricordi felici .


Avvolte dimentichiamo chi eravamo ...
A causa di ricordi tristi ...

"

L'inferno dentro il paradisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora