capitolo 11

132 5 0
                                    

I ricordi ci uccidono
Il passato e dentro
NON muore mai...
Illusione di aver chiuso dei capitoli ...
Ma purtroppo vengono fuori dal nostro inconscio....
Incubi notte dopo notte ...
Togliendo ogni mio respiro ...
Aumentando le paure ...
Scombussola il mio essere ...
Sentendo la disperata VOGLIA di fuggire ...e rifugiarmi ...per non essere divorata ...dal mio nemico .
Coraggio e forza ...queste sono le capacità di ogni singolo giorno ...
La testa e in manicomio ...troppe domande ...
Ascolto le mie preghiere per non sentire la malinconia ...tristezza...solitudine...silenzio.
Ma quando smetti...SENTI il vuoto ...e poi ricominci con troppe domande ....e poche risposte ...che vorresti sapere...ma nessuno sa rispondere.

Pov's Sarah
Mi sveglio con un gran mal di testa ,il suono insistente del telefono ,mi ricorda di dove mi ritrovo in questo esatto momento .
Distrutta dalla notte insonne ,lo stesso identico incubo di ogni notte ,guardo lo schermo del telefono di chi fosse "E CHI ALTRO POTREBBE ESSERE...."mi ributto giù sprofondando nel morbido cuscino .
Mi alzo ,con malavoglia ,un'altra giornata ,da sopportare .
Mi soffermo fissando la mia figura davanti allo specchio , faccio una smorfia rassegnata ,dal destino non scritto da me ,ma altrui.
Mi risveglio con lo stesso suono terribile .
Di fretta mi rivesto da una camicia e jeans ,racimolato da Aaron ,ma comunque sono comodi.
"SE PENSA VERAMENTE CHE INDOSSO QUELLO SQUALLORE SI SBAGLIA DI GROSSO"brontolo tra me e me , mentre racimolo la mia lunga chioma in uno chignon disordinata , guardo il telefono da volerlo buttare dalla finestra e far finire questo rumore ,ma ,mantengo la calma .
Esco dirigendomi in piscina "LA PROSSIMA VOLTA DENGNATI DI RISPONDERE...ODIO ASPETTARE "guardo confusa Aaron seduto vicino a lui che mi sorride con una smorfia facendomi capire di non badare al suo tono di rimprovero ,sospiro abbassando la testa "MI SCUSI..."rivolgendomi verso lui con tono amaro "BENE...PORTA LA COLAZIONE..."con aspro annuisco .
Mi dirigo in cucina "PORTA LA COLAZIONE..."imito la sua voce con antipatia e rabbia ,afferro il vassoio già pronto ,sbuffo dirigendomi fuori .
Inizio a servire con indifferenza , mentre sento il suo sguardo di di me ,mi mette in agitazione ,tanto che trabocca del succo alla arancia addosso alla sua ragazza che anche essa e seduta vicina "MA CHE FAI STUPIDA "dispiaciuta cerco di asciugarla "MI DISPIACE..."dico in imbarazzo "SEI SOLO UNA SERVA STUPIDA"mi fermo ,quelle parole mi colpiscono e affondo , mentre sento lui che ride divertito "INVECE DI RIDERE...DI QUALCOSA "la sua voce e stridula mentre mi sento ferita "COSA DOVREI DIRE...CHE E STATO DIVERTENTE..."ride a crepapelle , mentre lei sbuffa del fumo nelle orecchie diventa rossa di rabbia "PORTA UN'ALTRO SUCCO E STAI ATTENTA "annuisco ,a testa bassa e a passo elevato mi dirigo in cucina ,stringo i pugni per rabbia "NON TE LA PRENDERE..."Mi volto quel po' per notare Aaron "NON SO...MA OGNI VOLTA CAMBIA IL MIO CARATTERE "dico furiosa e a voce bassa "COSA CREDE CHE SIA LA SUA CAMERIERA PERSONALE?"sorride "NON E POI COSÌ PEGGIO..."lo guardo sbigottita "NON E COSÌ PEGGIO?IO NON CREDO..."sorrido agitata "TI AIUTO..."Mi sorride rassicurato e amichevole ,che sorrido a mia volta .
Mentre ci incamminiamo con il sorriso in faccia a causa delle sue buffe espressioni , mentre noto i suoi occhi su di noi ,e a disagio cambio espressione "ECCO..."sussurro appoggiando con cura il bicchiere .
Lentamente indietreggio per allontanarmi "NON HAI FINITO..."resto di stucco e confusa così come anche Aaron "DOVRAI PULIRE LE CAMERE..."la bocca si spalanca in shock "MA SONO TANTE LE CAMERE"dico confusa "DAMON NON CREDI DI ANDARE OLTRE "gli bisbiglia Aaron "STAI ZITTO "gli ordina duramente ,Aaron si alza facendo cadere la sedia indietro mentre non toglie lo sguardo duro su di lui .

Mi siedo sul bordo del letto stanca ,in una delle TANTE camere ,direi strane ,avvolte non so in che posto sono ,ognuno delle stanze riserva colori e forme di letti diversi .
Mi guardo attorno pensando se sia un hotel o chissà cosa ,mi alzo di scatto quando noto la sua figura entrare diretto e deciso ,lo guardo di sfuggita che controlla se sia tutto in ordine "HO FINITO TUTTO COME MI HA DETTO...SIGNORE"giunco le mani in avanti , mentre lui annuisce ed va via senza dire una parola ,scuoto la testa con smorfia .
"CIAO.."mi volto verso la voce e la figura che si siede vicino "TIENI..HO VISTO CHE NON HAI MANGIATO"mi porge della frutta e sorrido "NON CAPISCO COME FAI A STARGLI VICINO "Mentre guardo l'acqua cristallina ,giocando con piedi a mollo "LO CONOSCO TROPPO BENE..INFONDO E IL MIO MIGLIORE AMICO "Mi volto stupita ,il suo sguardo e perso nei pensieri forse in quelli più tristi "HO CONOSCIUTO DAMON...QUANDO E VENUTO AD ABITARE QUI DA SUO NONNO...ERA SOLO, TRISTE "guardo confusa il suo sguardo perso nei ricordi forse in quelli più profondi "MA NON PARLIAMO DI COSE TRISTI E ACQUA PASSATA...PARLAMI DI TE...COME SEI STATA RINCHIUSA DENTRO?"faccio una smorfia "IN PARTE SI ...SONO STATA RINCHIUSA..."sospiro al pensieri di mio padre "IN PARTE E STATA LA COSA GIUSTA PER ME..."guardo l'acqua con i giochi di colori"E IN PARTE?"guardo i suoi occhi curiosi "IN PARTE SONO STATA COSTRETTA "dico tutto in un fiato "MA NEANCHE IO HO VOGLIA DI PARLARE "di colpo mi sento la tristezza vestirmi ,scruto il cielo in cerca della stella più brillante "SENTI...TI VA DI FARE UNA PASSEGGIATA ?"resto confusa e indecisa ,non sono mai stata così intima con un ragazzo ,inizio ad agitarmi "NON SO...CREDO CHE NON SIA UNA BUONA IDEA..."balbetto "ANDIAMO NON STIAMO FACENDO NULLA DI MALE...DIO NON VEDE NULLA DI MALE"lo guardo alzarsi con elasticità ,mi tende la mano con un'inchino e un sorriso stampato in faccia ,fisso in shock la sua mano verso me ,lentamente allungo la mano ma mi fermo di colpo "COSA FAI QUI?"Mi ritiro immediatamente la mano quasi a volerla nascondere "PERCHÉ?"gli risponde Aaron confuso dalla sua domanda dal tono aspro "PERCHÉ? CAZZO AARON AVEVI UN'APPUNTAMENTO ...TI ASPETTAVANO DA MINUTI...E TU DOV' ERI ?"si volta verso me , Mentre mi alzo pregando che non mi noti ,come se fossi invisibile "GIOCAVI A FOTTUTI PRINCIPI CON LE POVERE VERGINELLI?"resto sconvolta alla sua affermazione tanto dal suo linguaggio squallido e sgradevole "STAVAMO SOLO FACENDO QUATTRO CHIACCHIERE "sorride con una smorfia "MA DEVI RICORDARE I TUOI DOVERI..."Aaron resta stupito e serra la mascella ,guarda lui e poi me ,socchiusi le palpebre per cercar di capire di quali appuntamenti detto più volte in ogni momento "QUESTO NON E IL POSTO TUO..."mette le mani in tasca ,mentre la rabbia si solleva "E QUALE SAREBBE IL MIO POSTO SIGNOR ANDERSON...EH...MI DICA LEI..."gli urlo contro mentre da le spalle e si incammina l'indifferenza "VADA A LETTO..."sono furiosa mentre sento che si prende gioco di me ...

Ognuno di noi dal proprio vissuto ...
Cambia e per questo che non siamo noi stessi ....

L'inferno dentro il paradisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora