Sono passati un paio di giorni da quando ho visto Hoseok e Tae insieme.
Dovendomi preparare per il colpo, non ho potuto parlare con il grigio e capire cosa cazzo ci stesse facendo con il poliziotto, accumulando così talmente tanta ansia e preoccupazione da farmi venire il mal di testa.
Mi risciacquo la faccia per l'ennesima volta, cercando di concentrarmi.
-Hyung, il museo è chiuso da più di due ore, che facciamo adesso?- chiede Ten, saltellando per l'eccitazione.
Scrollo le spalle e mi avvicino, portandomi dietro la piccola sacca che tengo per queste occasioni.
Ne tiro fuori quattro passa-montagna, uniti ognuno ad un paio di guanti in lattice.-Non dobbiamo far vedere il nostro viso a nessuno da questo momento in poi, capito? Non toglietevi mai i guanti e seguite il piano; non fate di testa vostra, sono stato chiaro?-
Annuiscono, indossando ciò che ho dato loro.
-Non preoccupatevi delle telecamere, il mio amico le ha disattivate dieci minuti fa, quindi non toccatele.- aggiungo, prima di dare inizio alla nostra avventura.
Jaebum ha il compito di stordire le due guardie all'ingresso, perciò parte per primo, silenzioso e furtivo.
Aspettiamo qualche minuto prima di vedere uno strano luccichio: il segnale.
Corriamo uno dietro l'altro, fino all'entrata, unendoci così al nostro compagno.
Con pochi gesti della mano, indico loro dove andare, intimando a Ten di restare nel corridoio, come sentinella, mentre Jackson sale le scale, diretto al tetto.
I miei occhi incontrano immediatamente l'oggetto dei miei desideri.
Lo raggiungo con passi veloci e lo stacco dal muro, grazie anche a come l'ho manomesso poco tempo fa.
Alzo lo sguardo, incontrando quello di Jackson dalla finestra, che aspetta trepidante.
Faccio per correre verso di lui, con Jaebum alle calcagna, ma un pessimo presentimento mi assale.
-Cazzo.- mi lascio sfuggire, impanicando l'altro.
Un attimo dopo, Ten entra terrorizzato, avvertendoci dell'arrivo della polizia.
Porca troia.
*:・゚
Il mio telefono squilla per la terza volta, ma non ho alcuna intenzione di rispondere.
Taehyung è accocolato su di me, con la guancia schiacciata contro il mio petto e le gambe intrecciate alle mie.
Mi tiene stretto tra le sue braccia, donandomi più calore di tutte le coperte che ci avvolgono.Si lamenta senza aprire gli occhi, cercando di trovare una posizione migliore.
È tutto così perfetto: non voglio rovinare questo momento per una stupida chiamata.
Eppure, al quarto squillo è proprio lui a pregarmi di rispondere, con voce impastata.Allungo la mano controvoglia, raggiungendo il comodino e, senza neanche leggere il nome, rispondo.
-Chi è?-
-Sono Hoseok; Kook abbiamo un problema e devi venire ad aiutarci, servono gli agenti più veloci.-
-E se non venissi?-
-"Ti spezzo in due", paroli testuali di Sunmi.-
-Almeno spiegami che cazzo devo fare.-
STAI LEGGENDO
RUN┃yoonseok
Fanfiction「ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ!」 Yoongi è un ladro. Hoseok è il poliziotto che gli dà la caccia.