Qualcosa non va.
Tasto il letto più volte, cercando il corpo di Yoongi, ma il materasso ospita solo il mio.
Mi costringo ad aprire gli occhi, sentendo il brutto presentimento che mi ha svegliato crescere sempre di più.
Mi alzo velocemente, accendendo la luce della stanza, solo per avere la conferma di essere solo.-Yoongi?- provo a chiedere, avvicinandomi al bagno.
Nessuna risposta.
Apro la porta, senza trovarlo.
Il mio cellulare segna le quattro e mezza del mattino, ma purtroppo non so che farmene di questa informazione.
So che l'affare era questa notte, ma non ho idea di quale fosse l'ora dell'incontro.Sarei dovuto rimanere sveglio e accompagnarlo, perché ho la sensazione che non stia succedendo nulla di buono.
Mi siedo ai piedi del letto, mettendomi la testa tra le mani e sperando in bene, perché ora come ora non ho alcun potere.
Non posso fare assolutamente nulla: non so dove sia andato, né a che ora.Mi sono guardato attorno più volte, ma non ha neppure scritto un biglietto e, anzi, ha lasciato qui il cellulare.
Sono preoccupato, tanto preoccupato.
Il mio sesto senso non sbaglia mai e in questo momento mi sta urlando che Yoongi si trova in pericolo.
Ma non posso aiutarlo.
[...]
Sono passate ben due ore e non è ancora tornato.
Ormai, il sole si sta facendo spazio nel cielo, e sono più che sicuro che il loro incontro sia già finito.-Dove sei Yoon? Dove sei?- borbotto in continuazione, camminando avanti e indietro per la camera.
Ho così tanta paura che gli sia successo qualcosa di grave; mi sento quasi soffocare.
Percepisco di essere sul punto di una crisi di pianto, mentre le mie mani tremano insistentemente.Butto la testa all'indietro, per poi prendere un bel respiro profondo, fermando i miei passi e sfregandomi gli occhi.
-Su, Hoseok, devi essere forte, per lui e per te stesso.- mi riprendo a bassa voce, schiaffeggiandomi il viso.
Subito dopo queste parole, la serratura della porta scatta.
Mi volto alla velocità della luce verso l'entrata, in tempo per vederlo cadere sul pavimento, privo di sensi.
-Yoongi!-
Corro verso di lui, abbandonandomi a terra lí accanto.Lo scuoto più volte, dicendo il suo nome, senza alcun risultato.
Noto i lividi sulle sue braccia, sul suo viso, l'occhio nero e il sangue che cola dal naso.-Che ti hanno fatto, che cosa ti hanno fatto...- mormoro, tra le lacrime che non sono riuscito a trattenere.
Cerco di prenderlo in braccio, mentre chiudo la porta della stanza, per poi appoggiare il suo corpo sul letto e fiondarmi verso il kit d'emergenza che avevo visto in bagno.
-Ho...Hobii- lo sento sussurrare, dolorante.
-Arrivo, piccolo mio, arrivo!- urlo di rimando.
Mi sciacquo il viso in un batter d'occhio, per fermare il mio pianto e schiarirmi le idee.
Torno da lui con il kit in mano, appena in tempo per sentirlo sussurrare:
-Fa...fa veloce, ti prego. Mi fa tanto male...--Non ti preoccupare, tesoro, ora ci sono io, okay? Va tutto bene, è tutto a posto adesso.-
Annuisce impercettibilmente, mentre lo aiuto a sedersi e ad appoggiarsi alla testata del letto.
-Devo toglierti i vestiti, okay? Così posso medicarti per bene.-
Le sue guance si tingono di un leggero rosa, ma nonostante l'imbarazzo fa un altro cenno di assenso, tenendo gli occhi chiusi.
Alzo la sua maglietta il più delicatamente possibile, facendo attenzione a non prolungare il tocco delle mie dita sulla sua pelle pallida.
Il suo costato è freddo, i peli sulle braccia sono ritti e le mani sono attraversate da innumerevoli brividi.Mi affretto ad abbassargli i pantaloni, prima di iniziare a disinfettare e curare alla meglio tutte le ferite e i lividi che lo colorano da capo a piedi.
Geme di dolore, nonostante io cerchi di essere il più gentile possibile, mormorandogli parole di conforto.
Quando finalmente arrivo al suo volto, diventa ancora più difficile non perdere il controllo e mantenere ferma la mano: le piccole gocce agli angoli dei suoi occhi, il labbro spaccato, le gote arrossate, la fronte imperlata di sudore e il respiro affannato mi rendono consapevole del dolore che sta provando, trasmettendolo in qualche modo pure a me.
Finisco di medicarlo, ripongo tutti gli utensili nel kit e mi avvicino maggiormente a Yoongi, facendolo accoccolare su di me.
-Ti va di dirmi cosa è successo?- gli chiedo, tenendo sempre il tono di voce basso e calmo.
-Non è niente di che, ci sono abituato. Passerà.-
-No, Yoongi, non puoi dirmi che "non è niente di che" dopo che sei caduto a terra appena entrato e hai avuto bisogno del mio aiuto per stenderti sulle lenzuola. Sono veramente preoccupato per te, quindi, per favore, raccontami cos'è successo.-
Apre lentamente gli occhi, alzandoli verso i miei e accarezzandomi lo zigomo con un dito, seguendo il disegno dell'osso.
-È normale, Hoseok. Nel lavoro che faccio, è normale finire picchiati o nei guai, l'importante è sopravvivere. Sono riuscito a concludere l'affare, perciò non importa quanti lividi io abbia riportato. Così funziona il mio mondo.-
-Allora lascia che ti faccia uscire da tutto questo. Lascia che ti aiuti a costruirti una vita senza pericoli, lascia che ti protegga.-
Ci guardiamo per un tempo che pare infinito, lui dolcemente e io con disperazione.
Abbassa lo sguardo, facendolo cadere sulla mia mano, per poi intrecciarla alla sua.
Bacia ogni nocca, stringendo il mio palmo nel suo.-Non è possibile, Hobi. Io vi appartengo, non posso abbandonarlo. Le persone più importanti per me ne fanno parte e non posso lasciarle. Questa è la mia responsabilità, è la responsabilità di ognuno di noi criminali. Ci manteniamo a vicenda, anche se siamo sempre pronti a voltarci le spalle pur di salvarci il culo. Ognuno di noi ha un debito verso qualcun altro, e, allo stesso modo, qualcuno ha un debito verso di noi. Non posso andarmene e basta, non è così semplice.-
Appoggio la fronte sulla sua, tenendo stretto il suo fianco con l'altra mano ed assaporando il suo respiro.
-Neppure noi dovremmo uscire insieme, ma ci stiamo provando comunque, no? Niente è impossibile, Yoon.-
Ridacchia, lasciando intravedere le gengive e i suoi dentini da gatto, facendomi salire un irresistibile desiderio.
-Yoongi, voglio baciarti.-
nota autrice:
yo ho pubblicato una ff vminkook, la trovate sul mio profilosi chiama "trip"
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RUN┃yoonseok
Fanfiction「ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ!」 Yoongi è un ladro. Hoseok è il poliziotto che gli dà la caccia.