Osservo Hoseok dormire beatamente, talmente vicino a me da farmi sentire il suo respiro, e non posso fare a meno di lasciar viaggiare i miei polpastrelli sulla pelle del suo viso, delicatamente.
Il bacio di ieri pomeriggio ne ha scaturito una lunga serie e alla fine abbiamo fatto l'amore, abbiamo unito le nostre anime un'altra volta.
Sorrido leggermente mentre lascio cadere lo sguardo sui marchi che gli ho fatto sul collo e sul petto ancora nudo.
Persino in questo momento, spiaccicato contro il cuscino e con i capelli arruffati, è tremendamente bello, terribilmente perfetto ai miei occhi.
Hoseok è tutto quello di cui ho sempre avuto bisogno, è riuscito a riempire il vuoto silenzioso del mio cuore e a darmi un amore talmente potente da prendere la forma di una mistica medicina.
Solo stargli accanto mi rende più sicuro, mi fa sentire più protetto.
Accanto a lui, mi sento meglio, mi sento bene.
Mi allungo velocemente per lasciargli un bacio a fior di labbra, facendolo mugolare.
-Hobi, è ora di alzarsi- bisbiglio, allontanandomi dal suo corpo accogliente.
Le sue braccia, però, mi bloccano, riportandomi sdraiato sul materasso, o meglio, su di lui.
-Dovrei credi di andare, furfante- borbotta, con la voce ancora impastata dal sonno e gli occhi semichiusi.
-Dobbiamo trovarci con gli altri, dai- cerco di liberarmi dalla sua presa, inutilmente, emettendo versi di sconfitta.
-Sei adorabile quando fai il broncio, sai?- sussurra, sorridendo come uno scemo.
-Vai a cagare-
-Aw, sei proprio il mio bambino- afferma, strizzandomi le guance.
-Vafbangulo- biascico, guardandolo torvo, ma sentendomi il viso andare a fuoco.
Sorride ancora più forte, prima di fiondarsi sulle mie labbra e baciarmi a lungo, finché non decido di staccarmi.
-Dobbiamo andare, alzati, sfaticato- gli dico, spostandomi di lato e provando a spingerlo fuori dal letto.
-D'accordo, d'accordo, tesorino, ora mi alzo- mi scompiglia i capelli, togliendosi il lenzuolo e mettendosi in piedi, sfoggiando i boxer che a malapena gli coprono l'intimità.
Mi lecco involontariamente le labbra, mentre si abbassa per raccogliere i suoi abiti, mettendo bene in mostra il più bel sedere del mondo.
E, sempre involontariamente, il mio palmo lo schiaffeggia, facendomi uscire un gemito soddisfatto.
-YOONGI!- Hoseok si volta di scatto, con un adorabile rossore sulle gote e gli occhi sbarrati.
-Ti amo- replico, mandandogli un bacio ridacchiando.
[...]
Prima di separarci, mi sono assicurato di istruire Namjoon e Taehyung, gli unici (a parte Hoseok) di cui io mi fidi veramente.
Namjoon, Jungkook e Jimin sarebbero dovuti andare a prendere i passaporti falsi, di cui disponeva a bizzeffe un conoscente del mio amico.
Taehyung e Seokjin, invece, sarebbero dovuti andare a comprare qualche mascherina e cappello, per coprirci il volto.Ho detto loro di trovarci poco lontano dall'hotel, entro l'alba.
Sorrido vedendoli lí, ad aspettare, sotto i raggi nascenti del sole.
-Ciao stronzoni!- mi presento, saltellando fino al piccolo gruppo che hanno creato.
-Come mai così felice?- ridacchia Jimin, portandosi una mano davanti al viso.
-Mi sa che hanno fatto baldoria- sogghigna Taehyung, indicando uno dei tanti succhiotti che decorano il collo del mio ragazzo.
-Visto che opera d'arte?- replica Hoseok, sporgendosi per mostrare meglio la pelle.
Gli tiro uno schiaffo innocente sul braccio, rosso dall'imbarazzo, intimandogli di smetterla, ma ricevendo un bel bacio rumoroso in risposta.
Un vociare segue il gesto di Hoseok, costringendomi a nascondere il pomodoro che ho al posto del viso tra i pettorali del mio amato.
-Ti odio.- borbotto contro la stoffa.
-Certo, e io ho il cazzo piccolo-
-OKAY, DIREI CHE È ORA DI ANDARE- mi stacco dal suo corpo come se mi fossi scottato, evitando le sue occhiate e dirigendomi verso la fermata del pullman.
-Amore dove vorresti andare senza la mascherina? Lo sai che la tua faccia probabilmente è appiccicata anche sui muri dei bagni?- mi stuzzica Hoseok, correndo dietro di me ed infilandomi un cappello largo.
Gli faccio la linguaccia, prima di coprirmi il viso, ed aspetto che anche gli altri si preparino.
Ognuno prende il proprio passaporto da Namjoon e una valigia a caso da Seokjin, per poi sistemarsi lungo la linea d'attesa.
La polizia ci ha messo fretta, non possiamo stare ancora a perdere tempo qua, dobbiamo prendere il primo volo che troviamo.
-Partiamo tutti alla stessa ora?- chiede Taehyung, posando la testa sulla spalla di Jungkook.
-Sí, non voglio che succedano imprevisti e che qualcuno di noi rimanga bloccato in Corea. Prenderemo dei voli nella stessa ora, ma per destinazioni diverse. Ci ritroviamo poi ad Osaka, tu e Nam sapete dove- spiego velocemente.
Annuiscono tutti, mentre le prime auto del mattino iniziano a comparire sulla strada, tra cui il pullman che stavamo aspettando.
Uno ad uno, mischiandoci con le persone che si sono radunate accanto a noi, saliamo sul mezzo che ci porterà direttamente all'aeroporto, sedendoci lontani gli uni dagli altri.
Inevitabilmente, sento la mancanza di Hoseok al mio fianco e mi pare che il viaggio duri all'infinito.Quando arriviamo all'aeroporto, però, vorrei tanto poter tornare indietro: diverse auto della polizia sono stazionate lí davanti e, anche se me l'ero aspettato, sospiro affranto, sapendo di dover continuare separato dagli altri e dal mio ragazzo.
Se camminiamo da soli siamo meno riconoscibili dopotutto, l'importante al momento è non rischiare... ma non posso evitare di lanciare uno sguardo ad Hoseok che cammina impacciato verso l'ingresso, probabilmente senza sapere esattamente che fare.
"Cazzo, avrei dovuto spiegarglielo"
Lo osservo con la coda dell'occhio, notandolo in confusione e terribilmente sgamabile.
Sospiro, prima di avvicinarmi a lui e prendergli la mano, sussurrando:
-Ci sono io, non ti preoccupare-Annuisce solamente, ma non avrebbe avuto il tempo di dire nulla in ogni caso, a causa di una voce tonante che ci richiama:
-Min Yoongi, Jung Hoseok, abbandonate le valigie e alzate le mani!--Cazzo, è Sunmi- borbotta il rosso accanto a me.
Stringe la mia mano nella sua, prima di dare inizio ad un'assurda corsa, in cui vengo trascinato.
-Hoseok, fermati! Ti prego!-
Lo vedo stringere i denti, quando si accorge dei poliziotti che ci stanno alle calcagna.
-Hobi, fermati, non andremo da nessuna parte- sussurro, voltandomi indietro in tempo per vederli caricare le loro pistole.
-Non voglio vederti in prigione- replica fermo, tirandomi verso un'uscita laterale, che non riesce ad imboccare abbastanza velocemente.
Un rumoroso sparo, infatti, finisce la frase per lui, ed un proiettile incredibilmente lento e doloroso mi passa davanti, prima di conficcarsi nel costato del mio amato.
Un grido schizza fuori dalle mie labbra, mentre mi butto a sorreggerlo:
-HOSEOK!-
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RUN┃yoonseok
Fanfiction「ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ!」 Yoongi è un ladro. Hoseok è il poliziotto che gli dà la caccia.