-Sono solo un bambino che si è trovato a giocare nel parco sbagliato.-
Che intende Taehyung con questa frase?
È forse dovuta a una parte del suo passato o è semplicemente una presa per il culo?Eppure, sento di potermi fidare di lui, quasi come se lo conoscessi da anni.
Inoltre, dopo tutti gli studi di psicologia criminale, posso dire con certezza di non aver notato alcun movimento sospetto, anzi, pareva più che sincero.-A te la scelta, Jimin- sussurra, facendo scivolare un bigliettino sul tavolo ed alzandosi sorridente.
Lo seguo con lo sguardo, mentre si allontana tranquillamente, come se non stesse scappando dalla polizia.
Appena varca l'uscita, lascio cadere gli occhi sul pezzo di carta che tengo tra le mani tremanti:
se sei con noi, recati nei bagni
in caso contrario, fai finta di niente e torna alla normalità
sappi solo che tra dieci minuti ce ne saremo andati, perciò prendi una decisione velocementeMi passo una mano sul viso, cercando di schiarirmi le idee e capire che cavolo stia succedendo.
Minhyung si avvicina a me, toccandomi leggermente la spalla:
-Tutto bene, Jimin? Ti ha detto qualcosa di importante?-Scuoto la testa, mormorando:
-Devo pensarci... vado un attimo in bagno, d'accordo?-Senza attendere risposta, abbandono il tavolo, dirigendomi verso la scritta 'toilette' ed evitando di soffermarmi sull'ansia che mi percorre le vene, chiedendomi di tornare indietro.
Ho appena il tempo di aprire la porta del bagno, prima di venir tirato dentro uno dei cubicoli.
-Ahi! Ma che!- mi lamento, cercando di scappare dalla presa ferrea che mi incolla al muro.
-Fa' silenzio, deficiente!- replica la voce che identifico come quella di Jin.
Riconoscendo anche il suo volto, a pochi centimetri dal mio, mi rilasso automaticamente, rilasciando respiri pesanti.
-Ciao, Jimin, da quanto tempo- mormora, allentando finalmente la presa su di me.
-Hyung, mi spieghi che cavolo sta succedendo?-
-Hai deciso di venire con noi o no?- replica lui, inclinando la testa confuso.
-Uhm..- la suoneria del suo telefono mi impedisce di riordinare i pensieri e dare una risposta sensata, distraendomi completamente.
Dopo aver confabulato con l'altro capo della linea, agitando le mani, si rivolge nuovamente a me, prendendomi il braccio e tirandomi verso l'uscita:
-Dobbiamo andare.--Un attimo!- provo a ribattere, ma è decisamente più forte di me, perciò mi abbandono e mi faccio guidare fino al parcheggio, dove riconosco l'auto che poco prima stavo inseguendo.
Inaspettatamente, però, Jin si dirige verso un'altra macchina, nera e bassa, con i vetri posteriori oscurati.
Mi incita a salire e chiude la portiera dietro di me.
-Ciao Jimin, sono felice che tu venga con noi!- mi saluta immediatamente Taehyung, dai sedili anteriori.
Jungkook preferisce fare un semplice cenno della mano, prima di mettere in moto.
-Oh! Ciao Chimmy! Mi sei mancato!- si unisce Hoseok, sporgendo dalla figura di Min Yoongi, costretto a rimanervi sopra per il poco spazio.
Ricambio timidamente, sentendomi un po' fuori luogo, ma allo stesso tempo grato di aver riavuto i miei amici.
Dopotutto, preferirei finire in cella con loro, piuttosto che avere le sbarre a dividerci.[...]
Dopo una breve pausa, in cui ho perso di vista Yoongi e Namjoon, e qualche altra ora di viaggio, siamo giunti in una piccola cittadina, dove abbiamo parcheggiato l'auto, per poi continuare a piedi fino ad un anonimato hotel a tre stelle.
-Allora,- prende subito parola Yoongi, probabilmente un esperto in questo campo -entrerà solo Jimin a chiedere una camera, che basterà a tutti noi, se non vogliamo destare sospetti.-
Sono sul punto di protestare, ma Taehyung mi fa cenno di rimanere in silenzio, perciò lascio che finisca.
-Jimin prenderà la chiave della stanza, dopodiché si scuserà per aver dimenticato i bagagli in auto e si dirigerà qui, per farci sapere quale sia il numero della camera. Tornerà indietro con Jungkook e qualsiasi zaino voi abbiate; dopo un'ora, entrerà Taehyung e, come se nulla fosse, salirà dagli altri due. Una mezz'ora dopo, farà il suo ingresso Namjoon, insieme a Jin, che farà finta di sentirsi male, per cui chiunque lavori in quel posto si sentirà in dovere di aiutarvi e portarvi al bagno più vicino. In quel breve periodo di tempo, entreremo io ed Hoseok, mentre Jin e Namjoon ci raggiungeranno appena saranno soli. Ricordate di sembrare del tutto naturali, solo in questo modo nessuno vi rivolgerà la parola.-
Annuiamo tutti contemporaneamente, mentre Yoongi ci sorride e ci incita a raggiungere le nostre postazioni.
Appena sono pronti, entro nell'hotel, ma la mia sicurezza sfuma quando sento il nome dei miei amici dalla televisione appesa al muro. Mi perdo ad osservare il servizio, sperando con tutto il cuore che non mostrino nessuna foto.
-Signore? La posso aiutare in qualche modo?- mi domanda una donna, che raggiunge velocemente il retro del bancone.
-Ah, sí, certo, mi scusi sono rimasto un attimo imbambolato, i criminali questi giorni sono ovunque.- replico, sorridendo e facendola rilassare -Mi servirebbe una camera, la più grande che avete.. mi piace stare comodo, sa-
-Certamente! In questo periodo non siamo nemmeno molto pieni, quindi è proprio fortunato.-
Mi porge un paio di chiavi, dopo che ho pagato la somma necessaria per alloggiare la notte.
-Arrivo subito, vado solo a prendere le mie borse- mi affretto a dire, correndo fuori dall'edificio.
Raggiungo l'auto, dove sono tutti stipati e comunico il numero della camera, per poi tornare indietro con Jungkook e qualche bagaglio improvvisato.
-Mi scusi!- mi richiama la receptionist, facendomi palpitare il cuore.
-Ha pagato solo per una persona, non per due...-
-Oh, mi perdoni!- lancio uno sguardo a Jungkook, insieme alle chiavi, intimandogli di salire, mentre cerco il denaro necessario, che fortunatamente trovo.
-Signore...- mormora ancora, prima che io possa andarmene -la prego di non avere rapporti carnali nella nostra stanza, è molto difficile poi pulire tutto..-
Sento le guance accaldarsi a quelle parole, mentre agito le mani davanti al viso, cercando di dire che non c'è nulla tra noi.
Mi riserva uno sguardo sospettoso, prima di congedarsi con un:
-Buona permanenza, signore-Ah, al diavolo!
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RUN┃yoonseok
Fanfiction「ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ!」 Yoongi è un ladro. Hoseok è il poliziotto che gli dà la caccia.