Fall Asleep

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(T/N)'s POV

Il silenzio e la quiete notturna erano rotti dai tuoi passi maldestri mossi dalla paura e quelli dell'uomo mascherato, al contrario mossi da ordini che implicavano la tua cattura per un motivo a te ignoto.
Correvi senza sosta, senza pause, l'idea di riposarti non ti passò nemmeno per l'anticamera del cervello. Avevi paura, e la paura ti smuoveva ad usare quel poco di energia che ti era rimasta per correre, scappare.
Ansimavi per la stanchezza, quando espiravi si disegnava in aria una nuvoletta bianca che subito si dissolveva, come fossero state le tue speranze.

Non sapevi nemmeno tu se avevi una possibilità di scappare o se stavi correndo a vuoto.

La strada che percorrevi era a senso unico, se volevi cambiare direzione saresti andata in faccia al nemico.

"(T/N) fermati!" urlò il tuo inseguitore che sentivi sempre più vicino.
Come sapeva il tuo nome? Tu non l'avevi nemmeno accennato.
Pensasti che ci avresti ragionato più tardi e senza rispondere continuasti a correre.

I tuoi muscoli non reggevano più il ritmo, cos'avresti dato per avere un attimo di tregua.
È vero, la paura smuove i muscoli, ma i tuoi muscoli erano talmente esausti che nemmeno quel sentimento poté dare loro energia.

Rallentasti la corsa, avevi raggiunto il tuo limite.

L'uomo con la maschera invece dava l'impressione di poter correre all'infinito ad un'andatura costante e veloce.

"Presa!" esclamò l'inseguitore esattamente un secondo prima di afferrarti per il colletto della maglietta nuovamente.
Con un movimento rapido ti strattonò vicino a sè portandoti col corpo vicino al suo e con l'altro braccio ti bloccò mettendotelo stretto al collo come fosse stato una sciarpa.
"Eri stanca piccoletta?" ti sussurrò con tono canzonatorio.
Con un fil di voce chiedesti di essere liberata, ma per deriderti egli ti domandò:
"Puoi ripetere? Non ho sentito bene, alza la voce."
"Lasciami andare... Per pietà." dicesti allora tu ma la risposta che ricevesti fu una grassa risata.
La maschera dai lineamenti femminili distorceva la voce dell'uomo che celava, il cuoio freddo dei guanti a contatto con la tua pelle ti faceva rabbrividire e le tue forze erano talmente minime che non riuscivi nemmeno a dimenarti.

"Come sei calma (T/N), avrebbe potuto catturarti anche una banda di formiche." disse tra una risatina e l'altra l'uomo.
"Ora piccola troietta, la pagherai per avermi fatto correre così a lungo." disse con tono minaccioso quanto calmo. "Ti dirò, sarò gentile con te, non ti farò svenire in modo rude tramite percussioni o botte alla testa, bensì userò questa."
Estrasse dalla tasca del cappotto una siringa riempita solo per metà.
Cautamente ti tirò su la manica sinistra e appoggiò l'ago gelido sulla tua pelle bollente.
Rimanesti impassibile, non avevi forze.
"Neanche ti ribelli? Non importa, meglio così. Buonanotte fiorellino." concluse ridendo iniettandoti il sonnifero senza la minima cautela ma con la massima precisione.

La vista cominciò ad offuscarsi e in pochissimo tempo chiusi gli occhi, l'effetto del sonnifero e la stanchezza mischiati alla perfidia del tuo inseguitore ti donarono il tanto agognato riposo.

Nota dell'autrice: Cari lettori, vi chiedo umilmente scusa per aver lasciato questa storia in sospeso per un lunghissimo lasso di tempo.
Questo capitolo per lo più, tanto per aumentare la mia colpa è anche corto, ma non potevo mettere il continuo del capitolo in questo qua in quanto sarebbe strano. Spero che possiate circa perdonarmi.
Buona giornata!
_glacedfrancy

Just A Toy. || Jeff The Killer.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora