Close To The Death

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(T/N)'s POV

Un'espressione infastidita e colma di rabbia si formò sul viso di Jeff non appena vide Toby non troppo distante da lui. Subito si rialzò e nonostante l'assenza delle palpebre che aumentava la difficoltà di espressività, fu evidente che lo fulminò con uno sguardo assassino. Jeff si alzò, saldando nuovamente la presa sul coltello per prepararsi all'imminente scontro. Invece Toby, diresse i suoi passi lentamente nella vostra direzione, facendone rimbombare il rumore in tutta la stanza. Mentre si avvicinava sempre di più a voi, notasti che in realtà si stava dirigendo verso di te, ma quando te ne accorsi fu troppo tardi. Provasti ad alzarti ma la tua condizione fisica te lo impedì, come pretendevi di alzarti velocemente con una mano a pezzi e il braccio sanguinante? Appena ti raggiunse quindi, soppresse il tuo tentativo di alzarti posizionando sul tuo addome la sua scarpa con prepotenza. Emettesti un piccolo gemito di dolore per poi rimanere in silenzio. Avresti potuto dire qualsiasi cosa, lamentarti o semplicemente urlare per il dolore e la tristezza, ma rimanesti in silenzio: tutto quello che ti stava accadendo ti aveva tolto persino le parole di bocca. Toby abbassò lo sguardo, osservandoti attraverso le grandi lenti gialle dei suoi occhiali: il paradenti e gli stessi occhiali ti impedirono di scrutarne l'espressione. Lo vedesti avere qualche tic, cosa che pensandoci, notasti anche quando tu e Jeff combatteste contro di lui in quell'edificio enorme.
"Poverina, l'hai ridotta male Jeff..." disse con un tono compassionevole quanto ironico riferendosi alla tua condizione. "Non sono affari tuoi Toby." affermò Jeff senza alzare troppo la voce, mantenendo una posizione pronta. "Per quanto tu possa avere ragione, farò comunque di testa mia... Mi sembra chiaro." disse con una tranquillità inquietante Toby, facendoti venire dei brutti presentimenti. Alzò l'ascia verso l'alto per poi pronunciare un "Muori" subito dopo aver abbassato lo sguardo verso di te. Iniziasti a dimenarti non appena quella parola ti giunse all'orecchio ma fu tutto inutile. Le tue condizioni fisiche non te lo permettevano, e probabilmente anche al cento per cento delle tue forze non saresti stata capace di liberarti. Sembrava un déjà vu, vedevi di nuovo l'ascia calare su di te, esattamente come successe quando stavi cercando di sfuggirgli, ma questa volta se ti avesse colpito ti avrebbe davvero uccisa. "È mia!" sentisti urlare da Jeff nello stesso momento in cui l'accetta lanciata prima da Toby verso di voi tornò indietro quasi come un boomerang verso il proprio proprietario. Toby si scansò per evitare il colpo e in questo modo Jeff ti salvò, costringendolo a spostarsi. "Perfetto! Proprio quello a cui miravo." esclamò Toby non appena poté recuperare la sua seconda ascia. Il ragazzo, recuperate le sue armi, superò il tuo corpo e attaccò Jeff.
"Non perderò di nuovo Jeff." disse in tono di sfida Toby. "Non ci conterei troppo, stupido bambino!" tuonò invece Jeff nel mentre che affondava un colpo che poi sarebbe stato parato. Rumori assordanti e metallici raggiungevano le tue orecchie ogni qualvolta che le loro armi si scontravano tra di loro. Osservasti la situazione e capisti che era il momento di scappare e trovare un modo per curare quelle stupide ferite che ti erano state inferte. Prima di tutto dovevi alzarti: raggruppasti tutte le tue forze e, aiutandoti con il braccio sinistro, il quale era ancora ben funzionante ti alzasti con non poche difficoltà. Appena in piedi, la testa iniziò a girarti, ma cercasti di ignorare il malore per poter pensare ad uno ben più grande. Pregasti tutto il tempo che camminasti di non essere vista. Avresti voluto correre ma le tue condizioni non lo permettevano, ti coprivi la mano con l'altra del braccio sinistro e procedevi senza fermarti. Fortunatamente, quasi come per magia, non ti notarono e riuscisti a uscire da quella casa fatiscente. Per prima cosa ora, dovevi allontanarti. Sembravi essere nel bel mezzo del nulla: da una parte vi era il bosco, dall'altra un campo di erba incolta. Optasti per evitare il bosco, nonostante sarebbe stato più facile non essere ritrovata andando lì, ma sarebbe stato comunque molto probabile perdersi. Inoltre, un bosco non trasmetteva di certo sicurezza e tranquillità, in particolare di notte. Non appena cominciasti ad allontanarti però, sentisti una voce dietro di te che ti fece trasalire e spalancare gli occhi. Di nuovo un ostacolo? Ormai le tue speranze erano persino sotto lo zero, ma comunque avevi pregato che andasse tutto bene. Spaventata ruotasti il collo lentamente e riconoscesti l'uomo con la maschera dai lineamenti femminili. Teneva le mani nella tasca della giacca gialla ma aveva la pistola nella fondina. Ti girasti e ricominciasti il tuo percorso cercando di correre ma senza successo, riducendoti a una camminata a passo più spedito. "Aspetta!" esclamò il ragazzo cominciando a correre nella tua direzione. Cercando di accelerare inciampasti  e subito appoggiasti la mano sinistra per alzarti, ma lui ti si parò davanti. Alzasti lo sguardo verso di lui ma notasti che si era tolto la maschera, la quale ora era appoggiata al lato superiore della testa. 
"Non sono qui per farti del male... Sono qui per aiutarti. Sono stanco di questa storia, per favore lasciati aiutare da me! Non hai molte altre opzioni, se non sistemerai la tua mano al più presto morirai ben prima di quanto pensi.".

Just A Toy. || Jeff The Killer.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora