capitolo 10

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la mattina mi svegliai e c'erano delle novità.
dovevo trasferirmi per andare a vivere da sola.
FINALMENTE.
era da quando avevo circa 18 anni che volevo andare a vivere da sola, i miei genitori non ci sono mai a casa e nonostante abbia un magnifico rapporto con mio fratello in ogni caso volevo ormai cambiare aria.
abbiamo trovato un piccolo appartamento molto vicino alla mia università quindi la mattina sarei potuta andare anche a piedi ma vista la mia pigrizia non credo proprio.
sono sempre stata una ragazza pigra ma il mio fisico mi piace abbastanza e sono riuscita ad accettarlo con il tempo, ho le gambe sottili, un sedere abbastanza presente delle braccia sottili e ho anche un giro vita abbastanza stretto, sono anche alta 1,69 quindi penso di avere un'altezza normale per i miei 19 anni.
cominciò il trasloco e la casa era quasi completa mancavano le ultime cosine ma ormai c'eravamo.
stavo per andare via definitivamente e i miei genitori e nicolas erano sul l'uscio di casa per salutarmi.
tre mesi dopo anche nicolas sarebbe andato via, proprio per le mie stesse ragioni.
verrà addirittura a vivere nel mio stesso palazzo quindi saremo vicini.
entrambi i miei genitori mi abbracciarono forte e mi dissero:
"fatti sentire almeno una volta ogni due giorni e due volte a settimana ci dobbiamo vedere"
io:"certo, ovvio"
poi presi nicolas e lo abbraccia, in quei pochi secondi mi tornarono in mente i momenti passati assieme, le cavolate combinate, i disastri fatti in cucina.
non cambierei per nulla al mondo il rapporto con mio fratello uno dei più belli di tutto questo mondo.
darei la vita per lui.
ci staccammo dall'abbraccio e entrambi avevamo una lacrima sulla guancia penso avessimo entrambi pensato la stessa cosa.
lo riabbracciai e mi lasció un bacio sul collo e io sulla guancia.
"io e te ci dobbiamo vedere ogni giorno"
io:"ci mancherebbe, come farei senza di te?
tu muoviti a traslocare"
n:"solo tre mesi, tu miraccomando stai attenta con dario non fate cavolate"
io:"tranquillo, grazie di tutto"
n:"grazie a te"
presi la mia valigia in mano uscì dalla porta, mi girai e riguardai la mia famiglia per l'ultima volta.
salì sul motore, misi la valigia con le ultime cose tra le gambe e andai verso casa mia.
presi la chiave, la girai e finalmente mi buttai sul mio divano nuovo, una meraviglia.
presi il telefono
e vidi una chiamata persa da un numero sconosciuto.
decisi di non farci caso.
ma mentre ero su instagram mi richiamó e risposi..
io:"pronto?"
x:"serenaa, sono mattia, come stai?"
io:"oh ciao mattia, tutto bene tu?"
mattia:"bene bene dai"
io:"mi fa piacere, come mai hai chiamato?"
mattia:"ti spiego, sono a bologna per qualche giorno per questioni di lavoro e avrei bisogno di una guida che mia aiuti a vedere per bene la città, quindi mi chiedevo se quella guida potessi essere tu!"
io:"sì certo, perché no"
mattia:"bene allora possiamo fare domani pomeriggio verso le 15:00?"
io:"si va benissimo, ci incontriamo a piazza maggiore"
mattia:"okk va bene, buona serata e a domani!"
io:"ciao, anche a te!"
non sapevo cosa volesse sinceramente, io e mattia ci conosciamo da quando avevamo 14 anni, facevamo le superiori insieme ma poi lui il primo anno fu bocciato, eravamo molto uniti ma poi da quando cambiò classe non si fece più vivo e quando gli scrivevo non rispondeva mai.
vedremo domani come sarà e soprattutto come si comporterà.
visto che fu una giornata molto stancante è difficile andai a dormire..
dario❤️🖇:"notte amore"
io:"buonanotte amore"
visualizzò e mi addormentai.

L'amore vince su tutto | Dario MatassaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora