capitolo 1

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Era una normale mattina di dicembre, la sveglia suonó rimbombandomi nelle orecchie,non avevo assolutamente voglia di andare a scuola; ma l'urlo di mia madre che mi incitava a muovermi mi fece alzare. Presi le prime cose che trovai: un paio di jeans rovinati e una felpona rossa. Dopo aver fatto colazione,lasciai casa senza nemmeno salutare,non avevo voglia di entrare nel bisticcio tra mio fratello e mia madre.

Era freddo e nebbioso e anche se avevo una felpa di lana il gelo mi arrivava fino alle ossa; arrivata alla fermata le vidi...quelle 4 oche troiette,non avevo assolutamente voglia di starle a sentir parlare di che tacchi mettere di chi si erano scopate o cose del genere ;quindi feci azzittire il modo infilandomi le mie adorate cuffiette e mettendo al massimo una delle mie canzoni preferite; tirai fuori un libro sgualcito e vecchio uno su quelle storia d'amore che ormai so che non esistono.

Sono passati 10 minuti, e la fermata é piena di ragazzi, sento il rumore del bus,stacco la musica e mi preparo per la guerra dei posti. Entro schiacciata tra la miriade di gente e correndo verso un posto inciampo e cado addosso a un ragazzo...

"scusa..." Gli dico intimorita e estasiata dal suo aspetto, non l'avevo mai visto prima, di sicuro era uno nuovo trasferitosi da un qualsiasi posto esotico, la sua voce ferma i miei pensieri e mi riporta a terra..."scusami tu...stai bene?" La sua voce é profonda e calma mi risuona in tutto il corpo; io imbarazzata faccio un cenno con la testa e lui mi sorride,cazzo il suo sorriso é come un tramonto. Dopo un pó mi accorgo che il posto era stato preso e che un'altra volta dovevo stare in piedi,ma la sua voce smentí la mia ipotesi, era seduto poco distante con un posto vuoto accanto; mi chiama e con un cenno mi fa segno di sedermi. Divento rossa e credo che se ne sia accorto,mi siedo e distolgo lo sguardo...vorrei parlargli,ma non so di cosa,quindi prendo il libro e mi rimetto a leggere,ormai avevo quasi letto 20 pagine dalla partenza del bus;quando la sua grossa mano si appoggia sopra la mia ,io stupeffatta mi giro

"come si chiama il libro" vuoto...oddio non mi ricordavo il nome del mio libro preferito letto e riletto...fortunatamente mi viene in mente,e con una voce sottile rispondo"l'amore é tutto quello che mi serve"mi sorride di nuovo e cazzo so che se lo rifá svengo "scusa che sbadato non mi sono presentati,io mi chiamo will"

"io sono Amy"

"che bel nome da dove vieni?" Gli chiedo con imbarazzo

" dalla scozzia, e tu?"

" da qui, ma il mio nome é irlandese". Da quel momento iniziamo a parlare dei nostri rispettivi paesi e sapevo che potevo ascoltarlo all'infinito, ma la frenata brusca del bus mi fece tornare in mente la scuola e quelle oche insopportabili che erano in classe mia.

"ciao" gli dissi con un cenno della mano mentre scendevo

"ciao".

Mentra salivo le scale per arrivare all mia classe mi sentivo cosí stupida perché in tutto quel tragitto mi ero dimenticata di chiedergli che scuola faceva, tutta la mattinata la passai a ripensare al suo sguardo,il suo sorriso,la sua voce; e dentro di me speravo incessantemente che l'avrei rivisto al ritorno,ma una sorpresa ancora più grande e bella mi fece smettere di pensare.

Era la seconda ora di latino,quando la bidella apre la porta accompagnata da un ragazzo, immediatamente lo riconosco é lui will; io lo fisso stupefatta,cosa diavolo ci fa lui qui? La prof.lo mette in mezzo alla classe presentandolo,sí lui il ragazzo bellissimo era il nuovo ragazzo che doveva venire nella nostra classe

Si siede al primo posto e da lí in poi chi a piú seguito le lezioni hahaha, passamo le tre ora successive a fissarci e sorriderci Dio se é perfetto.

A fine scuola quando mi alzo per andare a parlarci quella troia di Janet si mette in mezzo facendomi uno di quei sorrisini finti di merda e se potessi gli spaccherei il naso.

Lo prende sotto braccio e si presenta portandolo fuori; questo é troppo lui é mio !!!!

Mentre esce will si gira per mandarmi una richiesto d'aiuto,e in poco tempo si libera dalla presa di quell'arpia dicendogli

"scusa,ma io volevo parlare con Amy!"

Hahahahah non scorderó mai la sua faccia stupida e incazzata;sorridendomi si avvicina

"ma chi é quella?"

"una troia snob,meglio non farci amicizia"

"ahahaha hai ragione "

Mentre scendevano per andare a prendere il bus parlavamo delle lezioni e dei ragazzi della classe. Saliti sul bus ovviamente ci mettemo vicini ,ma la cosa più bella é che accanto a noi c'era Janet che mi fissava incazzatissima.

Arrivata a casa senza salutare nessuno mi chiusi in stanza e iniziai a parlare con lui é cosí dolce mi manda tremila cuori e mi chiama cucciola,mi sento le farfalle nello stomaco sono in paradiso.

All'improvviso suonano al campanello,apre mia madre,chi può essere a quest'ora?

"Amy é un tuo amico scendi" un mio amico? Ma io non ho amici...

"arrivo"

Scendo le scale e seduto nel divano mi trovo Will,stupefatta faccio cenno a mia madre di andarsene

"che ci fai qui?e come fai a sapere dove abito?" Gli chiedo incredula

"solo venuto per portare fuori,se non ti disturbo, e il bus si ferma davanti a casa tua" che stupida che sono ovviamente il bus!

Vado un attimo in cucina a informare mia madre che sco,quindi ritorno in sala e ci dirigiamo verso la porta

My bad angel // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora