This

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Lentamente aprii gli occhi.

Avevo sognato un paio di occhi azzurro ghiaccio, che continuavano a fissarmi.

Erano bellissimi.

La chiave all'interno della serratura della porta, girava lentamente. Avevo paura.

Mi alzai di scatto, ancora mezza intontita, stringevo la bacchetta nella mano, senza mollarla.

Appena la chiave cadde, la porta si aprì, e con mia sorpresa, trovai Draco Malfoy.

«C-che ci fai qui?», domandai balbettante.

Non rispondeva, si limitava a deglutire, e a guardare ovunque, tranne che me.

«Ti sto parlando Malfoy!», gridai.

Puntò i suoi occhi grigi, dritti nei miei. Rimase a fissarmi per un tempo interminabile, non aveva senso il silenzio.

Decisi di andarmene al piano di sotto. Se non avrei avuto rispose, sarei scesa.

Passai al suo fianco, ma ecco che la sua mano, mi blocca il polso, facendomi girare verso di lui.

Posò la fronte contro la mia, sembrava stesse singhiozzando.

Le sue mani, tenevano la presa, senza mollarla nemmeno per un secondo.

«M..», cercai di parlare, ma con mia sorpresa, il suo dito, si posò sulle mie labbra.

«Oh, Hermione», sussurrò.

Hermione? Mi ha chiamata per nome? Ma sta bene?

«Malfoy, cosa stai facendo?», lo scansai.

Ma sembrava non aver nessuna intenzione di lasciarmi. Per prendere la spinta, poggiai le mani sul suo petto.

«Lasciami!».

Non so come, il risultato diventò il contrario. Ero più schiacciata di prima, addosso al suo petto.

«Non riesco», sussurrò. «Ti ricordi di questo?».

Prese la mia mano, disegnando piccoli cerchi, stranamente erano rilassanti, sorprendentemente rilassanti.

«Come..».

«Non capisci..», sussurrò. «Tutto questo ti piaceva».

«C-come fai a sapere che mi piace?».

Ero terribilmente confusa. Non capivo a cosa si stesse riferendo, mi faceva quasi paura. Paura che sapesse quello che stavo provando mentre mi disegnava i cerchi sulla mano.

Quei cerchi, mi erano familiari, ma non riuscivo a decifrare nulla di più.

«Ti conosco, Hermione», deglutì. «Sforzati a ricordare».

«I-io..», sussurrai. «Cosa mi aiuterebbe a ricordarmi?».

«Questo».

Il suo braccio mi circondò il fondoschiena, mentre, con l'altra mano, mi tenne ferma la testa.

Accadde tutto in una frazione di secondo. Terribilmente veloce, da farmi rimanere confusa, ma piacevolmente sorpresa.

Trust me, Granger.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora