3

12.7K 492 11
                                    

Elena
Dopo ore di sofferenze, finalmente riesco ad uscire dall'aeroporto di Città del Messico.
Ricordo la prima volta che ho preso un aereo. Il rumore dei motori era assordante, rimasi letteralmente aggrappata al sedile con tanto di unghie. Non che oggi la situazione per me sia tanto cambiata, ma spostarsi in aereo a volte è necessario e per il poco tempo che mi rimane, non potevo certo permettermi di spostarmi in treno.

Corro subito fuori, tra le tante macchine accostate all'area riservata, una soltanto è guidata da un lupo, una Fiat vecchio modello azzurra. Mi avvicino lentamente allo sportello dell'auto e ci entro chiudendolo subito dopo.
Da dentro l'auto sembra se possibile più vecchia di quanto lo sembri dall'esterno.
I sedili sono in pelle e davvero molto usurati, al cambio delle marcie manca il pomello e lo spazio per la radio è vuoto, ma una vecchia canzone classica fuoriesce da un telefono, non di quello con i tasti come il mio, ma di quelli con il display.
Il lupo mi guarda dallo specchietto retrovisore, al quale è appeso un dente di lupo di dubbio gusto e io ricambio lo sguardo.
Sembrerebbe un normale ragazzo più grande di me, ma gli occhi scuri pieni di rughe gli danno un aspetto sciupato e qualche anno in più.  I capelli sono neri, lunghi fin sotto l'orecchio e visibilmente sporchi.

-Preferenze musicali?- mi chiede mettendo in moto l'auto e uscendo dal parcheggio. Io faccio segno di no con la testa, poggiandola poi sul sedile chiudendo gli occhi.

Paulo, il lupo convinto di aver avuto un cucciolo da un umana. Mentre guida mi lancia occhiate dubbiose, per cercare di capire il motivo per cui, il giorno prima, l'ho fatto chiamare da delle mie conoscenze "importanti" messicane per "avvisarlo" del mio arrivo e chiedendogli gentilmente di venire a prendermi e di scortarmi da questa umana.

Ovviamente ovunque io vada il mio sangue Alpha mi precede e oltre che dubbiose le occhiate sono anche ricche di paura.

-Quanti anni hai, Paulo?- chiedo cercando di intavolare una conversazione. Non amo il silenzio.

-502- risponde soltanto. Che bello, un lupo silenzioso.
-E non hai trovato il tuo nexus?- gli chiedo, dato che è l'unica spiegazione per la quale si potrebbe essere legato con una non-morsa a 502 anni.
Lui mi guarda dallo specchietto retrovisore per qualche minuto, per poi fare semplicemente segno di no con la testa.
-L'umana, quando l'hai conosciuta?- continuo io con le mie domande.
-Quattro anni fa- quasi mi sputa.
-Paulo, così non andiamo d'accordo. Non sono venuta per rubarti la tua amica umana- lo rimprovero portando il mio corpo tra lo spazio dei due sedili d'avanti.
-Non è una mia amica, è la mia compagna!- mi ringhia contro il lupo, girandosi a guardarmi per un attimo, per poi riportare lo sguardo sulla strada.

-Stai calmo. Ok, compagna, come vuoi- rispondo sputando quella parola.
-E dimmi, lupo, hai mai sentito parlare dei non morsi?- gli chiedo sta volta con uno sguardo di sfida e lui mi guarda interrogativo, facendo segno di no con la testa.
-Cosa sono?- mi chiede.
-Dei cuccioli di lupo che non sono stati morsi dai genitori- gli dico ovvia. I lupi, quando nascono, hanno sangue di lupo, ma se non vengono morsi e il veleno del lupo non entra loro in circolo, rimarranno semplici bambini con un sangue un po' diverso.  In genere succede quando due lupi di città muoiono e il loro cucciolo, sempre al di sotto dei due anni, viene affidato agli umani.
-Mi stai dicendo che Mery...-
-È una lupa che non è stata morsa. È una semplice cucciola troppo cresciuta- finisco io al posto suo mentre la macchina accosta davanti ad una casetta mezza distrutta.

Lui scende e io lo seguo a ruota dentro casa. Lo spazio è buio e polveroso. Subito di fronte all'entrata si allungano delle scale alte e strette, su una parete panna. Le percorriamo e noto che al piano di sopra ci sono tre stanze, Paulo mi guida all'interno di una di esse.
La stanza è piccola ma sta volta illuminata da un'unica finestra. È quasi sera, ma la luce dei lampioni sulla strada illuminano tutto a giorno. Al centro della stanza c'è un grande letto e dormiente sotto le coperte quella che immagino sia la non morsa, una classica lupa meridionale dai capelli ricci e castani.

Nexus, il legame del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora