Nexus, il legame del lupo

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Alex
La realtà è spesso deludente.
Di tutte le volte in cui io ed Elena abbiamo parlato di come sarebbe stato raccontare a tutti di noi mai finivamo con il concludere che sarebbe andata così. Mai e poi mai nessuno dei due avrebbe anche solo ipotizzato l'idea che l'Alpha dei Goose, con quei suoi valori idealistici e tutto il resto, avrebbe girato le spalle alla sua stessa figlia, sangue del suo sangue.

Elena è immobile accanto a me, lo sguardo freddo e impassibile, mentre guarda il punto in cui suo padre è scomparso e lentamente anche alcuni lupi del suo branco seguono le sue orme.
Mi guardo un attimo intorno e noto come tutto il mio branco e buona parte di quello della mia compagna sia rimasto fermo, immobile a guardarci, cerco mio padre con lo sguardo e sicuro di trovare sul suo viso solo il suo disaccordo, trovo invece un'espressione colma di rispetto e orgoglio e mentre i nostri sguardi si incrociano, lo vedo fare una cosa che mai mi sarei aspettato, si inchina. Mio padre, Marduk, l'Alpha dei Rock, temibile guerriero, si inchina al mio cospetto e quello della mia compagna, tenendo lo sguardo basso e portando una mano al cuore, seguito subito da tutto il mio branco e da diversi lupi dei pochi Goose rimasti, mentre il resto di loro corrono via seguendo le orme del loro Alpha.

-Cosa è appena successo?- chiedo in un sussurro a nessuno in particolare.
-Ci hanno appena riconosciuti come prescelti- risponde con voce ferma la mia compagna.

-Alpha dei Rock- pronuncia improvvisamente Elena con voce ferma, incamminandosi in direzione di mio padre e lui subito si alza, guardandola negli occhi.
-Prescelta, è un onore avervi finalmente scoperti- risponde mio padre con un tono tutt'altro che distaccato, che spruzza rispetto da tutti i pori; a nessuno aveva mai rivolto simile tono, o almeno, a nessuno da quando è diventato un Alpha.
-Vorrei chiedervi se nel vostro branco c'è posto per accogliere me e i lupi qui presenti- chiede con torno fermo, lo stesso di poco fa, e capisco subito cosa sta facendo. Ha preso in mano le redini della situazione, preoccupandosi di trovare una sistemazione per quei lupi che le sono rimasti vicino, riconoscendola in quello che è il suo ruolo, ma cosa ancora più importante, riconoscendo il suo ruolo come più importante di quello del proprio Alpha.

-Certo, i miei lupi saranno a vostra disposizione- afferma deciso mio padre, lei annuisce ma non si ferma.
-Saranno necessarie cure mediche per i feriti, mentre io e coloro che ne avranno le forze andremo a caccia- continua lei e mio padre si limita ad annuire, poi la mia compagna si gira dall'altro lato e si avvicina al suo branco.
-Per quelli di voi che hanno lasciato nel villaggio del branco compagni, cuccioli o cose di valore strettamente indispensabili, mi daranno una lista e io stessa con altri lupi che sceglierò, andrò a prendere ogni cosa portando tutti con me. I Rock ci accoglieranno- dice rivolta a loro, i quali la guardano con un po' di timore negli occhi.
-Certo prescelta- risponde qualcuno e lei annuisce, come felice della risposta ottenuta, poi viene da me e mi spinge scherzosamente.

-Hai finito di fare la bella statuina? Abbiamo molto lavoro da fare- mi dice con un sorriso, dirigendosi insieme ad altri lupi verso il campo di battaglia per recuperare i feriti.

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-Qua servono altre garze!- urla una lupa dei Goose sbracciandosi vicino ad una barella e subito le prendo e gliele porgo, inginocchiandomi accanto a lei vicino ad un'anziana guerriera del branco, Garcy, con gli occhi chiusi.
Appena fatto ritorno nel territorio del branco, subito abbiamo portato i feriti in infermeria, ma i lettini non bastavano per accogliere anche i Goose feriti e per questo abbiamo improvvisato, la stanza era piena di barelle poggiate un po' ovunque, mentre i letti li avevamo riservati ai lupi in condizioni più gravi, indipendentemente dal loro branco di provenienza. Era strano come tutti, alla vista dei prescelti, abbiano cambiato modo di essere. Quello che fino a poche ore prima era il nemico più feroce, adesso era quello che ti aiutava a sollevare i corpi feriti o morti dei tuoi fratelli di branco.

-Come sta?- chiedo all'improvvisata infermiera osservando attentamente il viso rilassato di Garcy.
-Ha perso molto sangue- dice mentre tiene un braccio alzato per poter coprire le ferite disinfettate con la garza -ma si riprenderà- continua e le sorrido grato.

Ci siamo divisi in due squadre, la prima si occupa di cacciare mentre l'altra di curare i feriti, mentre Elena sta organizzando un gruppo di lupi fidati per tornare nel villaggio del suo branco. La nostra paura principale è che non ci permettano di recuperare i cuccioli, mentre temiamo poco per i compagni di quelli che sono venuti con noi, nessuno di loro appartiene davvero al branco, sono tutti lupi di città e il loro giuramento di fedeltà all'Alpha del loro compagno non vale nulla in confronto al nexus.

Esco lentamente dall'infermeria scendendo per le strade del villaggio, dove c'è un caos assurdo di lupi che si spostano da una parte all'altra del villaggio, portando con loro carcasse di animali o vestiti.
-Alex!- mi sento chiamare da mio padre mentre mi viene in contro e mi giro nella sua direzione.
-Riunione di emergenza, tra cinque minuti, avvisa anche la tua compagna- mi dice e io annuisco, mentre mi dirigo velocemente nel posto in cui sento la presenza della mia compagna, indaffarata a dare indicazioni ad un paio di lupi.

Mi avvicino a lei mettendole una mano sui fianchi e lei si gira sorridendomi, per poi poggiare un bacio leggero sul mio naso, mentre gli occhi le brillano.
-Mio padre ha chiesto di vederci- le sussurro ad un orecchio e lei annuisce seguendomi dopo aver salutato i due lupi. La prendo per mano portandola con me e non mi sembra vero di starlo facendo veramente alla luce del sole tra le strade del mio villaggio, mentre ogni lupo che incrociamo ci sorride quasi grato.

Pochi minuti più tardi siamo nella sala riunioni del branco, con mio padre e i suoi beta e qualche anziano del branco.
-Per ora la priorità è curare tutti i feriti- comincia mio padre mentre noi annuiamo.
-Divideremo il branco, ognuno dovrà avere un compito ben preciso, dalla caccia alla cura dei cuccioli, è una situazione d'emergenza e la tratteremo come tale- continua per poi indicare Keyl -occupati tu di gestire il gruppo per la caccia- dice mio padre e mi fermo ad osservare il lupo. Sua figlia è stata uccisa dalla mia compagna, almeno per quanto lui ne sappia e il suo sguardo è glaciale ogni volta che si posa su di lei. Sa di non potercela avere con lei, è stata sua figlia ad attaccarla, lei si è solo difesa e non esagero nel dire che lo vedo ripetersi questa frase mentalmente ogni volta che è costretto a parlarle, ed essendo un beta del branco non è raro.

-Mio padre non si arrenderà. Ha ancora con se gran parte del branco, quelli che ci hanno seguito erano principalmente quelli feriti che si sono visti abbandonate dal loro Alpha, pochi di loro gli hanno davvero girato le spalle. Ma nonostante questo, l'esercito di cui dispone è ancora molto grande. Il villaggio nord era rimasto pieno zeppo di lupi dato che, per quanto la sete di sangue di mio padre fosse alta, non avrebbe mai lasciato i membri del branco rimasto senza protezione in caso di perdita- dice la mia compagna e le stringo la mano per darle tutta la mia forza, mentre mi fermo per un attimo ad osservare la sua infinita bellezza; l'abbandono del padre l'ha distrutta, sta mostrando al mondo una forza che senz'altro ha, nascondendo però quello che sta provando davvero, ma sa anche lei che le è impossibile nascondere la sua sofferenza ai miei occhi.

-Ci stai quindi dicendo che nonostante tutto ci sarà un altro scontro?- chiede il beta e la mia compagna annuisce.

Spazio Autrice
Ciao lupettiiii, sono felice di annunciarvi che torneremo a due aggiornamenti settimanali, sempre di martedì e sabato. Inoltre volevo dirvi che se vi piace il genere poetico, dovreste passare a dare un'occhiata alla raccolta di una mia amica, Mental_entropy , l'opera si chiama L'orologio rotto e a mio parere è davvero stupenda.
Baci baci