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Alex
-Torniamo nei nostri villaggi?- chiedo guardando prima Elena poi il Vecchio.
-E cosa diremo a tutti? Ehi ragazzi, carissimi ciao, beh abbiamo appena scoperto che siamo i prescelti di una leggenda dimenticata da tutti, siamo qui per salvarvi eh- mi fa il verso Elena muovendo le braccia verso di me e io alzo gli occhi al cielo allontanandole.

-In ogni caso basterà che ci guardano in faccia. La macchia nel tuo occhio è diventata ancora più grande e i miei capelli ancora più argentati- le dico non guardandola in faccia e lei sbuffa.
-Credo che la cosa migliore sia aspettare il prossimo scontro- dice il vecchio e entrambi ci giriamo a guardarlo.
-Ci sarà un altro scontro?- chiede seria Elena e il Vecchio sorride.
-La guerra non è finita e il prossimo scontro è alle porte- dice e entrambi rimaniamo in silenzio, aspettando che continui.

-Presto uno dei due Alpha tornerà a combattere, anche se l'altro non vorrà- ci dice e per qualche secondo rimaniamo tutti in silenzio. È chiaro a tutti che sarà mio padre a continuare la battaglia anche se Arduk non vorrebbe.
-Mio padre però non sta preparando un altro scontro- dichiaro io pensandoci per un attimo. Mai e poi mai mi terrebbe fuori dall'organizzazione di un'altra scontro.
-Siete fuori da un po', siete così certi che non lo stiano organizzando ora?- chiede ancora il Vecchio e mi ritrovo ad annuire ancora mentre Elena mi prende per mano, che non perdo tempo a stringere.

-E quindi che facciamo, aspettiamo il nuovo scontro?- chiede allora Elena mentre io rimango in silenzio.
Il Vecchio la guarda e fa ancora una volta segno di no con la testa.
-Tornate a casa ora. Per il tuo occhio, se qualcuno farà domande lascerai a me le risposte, tu invece- continua indicandomi -con un po' di terra fertile riuscirai a coprire tranquillamente ogni traccia argentea dai tuoi capelli- mi dice e io annuisco.

-Avete entrambi qualcuno dall'interno che sa, vero?- continua lui e io e Elena ci guardiamo. Con tutto quello che è successo mi sono completamente dimenticato di raccontarle di Okrax.
-Si, io ho i miei due Jill e la non morsa ma Alex non ha nessuno- comincia lei ma io la interrompo.
-In verità qualcuno ci sarebbe- dico senza guardare nessuno in particolare e lei si gira a guardarmi quasi sconcertata.
-Lascia che ti spieghi- dico alzando un braccio verso di lei per sfiorare la sua guancia.
-Okrax, che non esagero a definire mio fratello, il lupo con cui sono cresciuto, quello che mi conosce meglio di tutti lo ha scoperto. Sospettava che il mio nexus appartenesse ai Goose, perché aveva più volte sentito chiaramente sfumature di odore del clan nemico nel mio e aveva ascoltato la conversazione fatta con te al telefono. Ma mi fido ciecamente di lui, anche perché senza il suo aiuto non avrei mai trovato il libro- le dico e lei annuisce.

-Non passerà molto prima che si rendano tutti conto di chi davvero siete- continua il Vecchio -perché non avete più l'odore del vostro branco addosso. Tranquilli, è una cosa dovuta all'essere i prescelti, ma gli altri se ne accorgeranno. Su questo posso consigliarvi di rimanere a stretto contatto con qualcuno del branco che sa o che comunque non troverebbe strana la vostra eccessiva vicinanza- ci dice e noi annuiamo.

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Siamo rimasti lì nel bosco per qualche altra decina di minuti per poi decidere di tornare a casa, ma abbiamo comunque fatto un pezzo di strada insieme e mentirei se non dicessi che questa volta separarci è stato decisamente peggio di tutte le altre volte. Sembrava come se ogni singola parte di me non volesse lasciarla andare, ogni cellula del mio corpo si rifiutava di vederla andare via e ogni mio centimetro ha cominciato a bruciare sentendo la sua mancanza. Altre volte avevo sentito quel "vuoto" nel petto dovuto alla sua mancanza, o meglio l'ho sempre sentito in sua assenza, ma adesso era tutto diverso, il vuoto dentro di me era una voragine.

In meno di una decina di minuti di corsa sono tornato al villaggio e sebbene sono cosciente che il mio ruolo mi costringe ad andare per prima cosa da mio padre, soprattutto alla luce di quello che mi ha detto il Vecchio, corro a casa di Ok ancora in forma animale.

-Cosa ti spinge a bussare così forte, ti va a fuoco la coda?- mi chiede la compagna di Okrax aprendo la porta, lupa di cui al momento ho completamente dimenticato il nome mentre io la faccio da parte per entrare in casa il prima possibile, mentre sento il mio amico scendere le scale e la sua compagna urlarmi contro.
-Luise, tesoro, ti spiace uscire per qualche minuto? Alex mi deve parlare di questioni del branco- dice con una dolcezza assolutamente non da lui alla sua compagna e lei si scioglie sotto una sua carezza.
-Va bene- dice soltanto e dopo avermi rivolto una stranissima occhiata, esce di casa lasciandoci soli mentre il mio amico rimane per qualche secondo a fissare il punto in cui lei è scomparsa e mentre è distratto ne approfitto per letteralmente lanciarmi su di lui facendolo cadere a terra.

-Che cazzo fai?- mi chiede spingendomi di lato per potersi rialzare mentre io scoppio a ridere.
-Ti abbraccio, non si capisce?- gli chiedo ridendo mentre lui mi spinge nel sottoscala per poter parlare tranquillamente e una volta seduti gli racconto tutto quello che è successo mentre lui si aggrappa letteralmente a me per cercare di rimediare alla questione dell'odore.

-Quindi è in arrivo un altro scontro?- mi chiede preoccupato e io annuisco.
-Ma nel branco non ne parla nessuno- continua lui e io alzo le spalle.
-Nemmeno io ne sapevo nulla- affermo con certezza poggiando la testa sulla sua spalla.
-Non voglio altri scontri. Luise non è in grado di combattere, ma già durante lo scorso scontro la volevano costringere a farlo, se non fosse stata incinta non voglio nemmeno immaginare- dice coprendosi il volto con una mano.
-È incinta?- gli chiedo e lui annuisce senza aggiungere altro.

-Non mi voglio nemmeno lamentare perché tu ci devi combattere faccia a faccia con la tua compagna- continua lui mentre io rimango in silenzio.
-Come funzionerà adesso questa cosa che siete i prescelti?- mi chiede ancora e io alzo le spalle spiegandogli quello che il Vecchio ci ha detto di fare nel prossimo scontro.

———————

Mezz'ora dopo siamo entrambi fuori alla ricerca di mio padre.
-Non lo vedo da questa mattina, tu cerca nella casa branco, io vado da Luise- mi dice Ok mentre io annuisco salutandolo e recandomi alla casa branco.
-Padre!- chiamo aprendo la porta, per poi addentrarmi nella sala principale e rimango sorpreso trovandola deserta, così come tutte le altre stanze, fatta eccezione per quelle in cui ancora giacciono in pessime condizioni alcuni feriti dell'ultimo scontro. I morti sono già stati tutti seppelliti.
Esco dalla casa branco e non faccio in tempo a fare poche decine di metri verso casa, quando un guardone arriva correndo al villaggio e ancor prima che apra bocca, so cosa è appena successo e corro di nuovo verso la casa branco per dare l'allarme.
-Siamo sotto attacco!- urla il lupo prima di cadere a terra.

In meno di un minuto tutto il branco si riversa al di fuori della casa branco, non abbastanza pronti per entrare in battaglia ma costretti a farlo, con mio padre al centro e mentre lo guardo gridare ordini mi rendo conto che lui mai avrebbe voluto uno scontro, o per lo meno non ora, non con il branco in queste condizioni.

E quasi come gli ultimi due scontri tutto il mio branco corre verso il nemico e la coscienza di quello ce sta per succedere si fa sempre più larga dentro di me.


Spazio Autrice
E niente miei cari ragazzi, a voi il nuovo capitolo :)

Nexus, il legame del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora