1 - ARRIVO

243 6 1
                                    

Sono seduta sul balcone di casa mia, guardando il paesaggio dall'alto della collina dove abito. Amo passare le mie giornate libere guardando questo paesaggio verde che pian piano finisce nel mare. Il sentimento che sento sempre, quando ogni sera mi rilasso a guardare l'orizzonte, è la nostalgia. Sento sempre che mi mancherà questo momento, fino al giorno successivo quando lo rivivrò.
Che strani i sentimenti.
Oggi sento che mi mancherà di più del solito.
Sorrido tristemente al vento che mi colpisce il viso e mi sposta i capelli ovunque.
Amo il vento!
Amo questa vista in qualsiasi ora del giorno da questo balcone, amo vedere la vita che scorre sotto i miei occhi e, sapere che ne ho fatto parte, mi fa sorridere.
Amo questi momenti per me perché è solo in questi momenti che sento di amarmi e di essere innamorata della vita.

Sono una persona che ama tutto e tutti e la cosa mi piace!

Amo davvero il vento, soprattutto se colpisce direttamente il mio viso, ma oggi non mi piace molto, mi sembra stranamente caldo, e non è l'unica cosa strana che sento. Sento voci, sento parlare, ma io vivo da sola e poi: chi mi sta toccando?
Aaaah

Mi sveglio per i tocchi insistenti sul braccio dell'hostess di bordo che mi ricorda di allacciare la cintura perché stiamo atterrando a Londra. Ci metto un po' per regolarizzare il respiro da questo risveglio spaventoso che ha interrotto il mio sogno, ma subito dopo mi ricordo il motivo per cui sono a Londra e mi ritorna la paura.
Devo lavorare come babysitter per una famiglia londinese che ha scelto proprio me tra milioni di babysitter presenti nel mondo ed ho l'ansia.

Appena scendo dall'aereo mi sento smarrita, ma cerco di ritornare presto lucida e, seguendo le indicazioni avute in precedenza dall'agenzia, arrivo davanti un ufficio dove incontro un ragazzo che mi accoglie, mi ricorda i miei compiti, mi fa firmare un sacco di carte e mi dice che per me è stata presa dalla mia nuova famiglia una stanza in albergo dove potrò sistemarmi ed aspettarli, visto che verranno a prendermi nel pomeriggio.

Sembra a me o tutto sta andando velocemente? Sapevo che a Londra è così, ma forse essere già sul taxi, diretta all'albergo alle undici e mezzo del mattino è un po' troppo, o no? Comunque quando arrivo in albergo, nel lussuoso albergo direi, prendo la camera assegnatami, mi faccio subito una doccia e solo dopo questa, guardando dalla finestra, realizzo di essere a Londra.
Non c'è la mia vista mare!

Mi preparo e poi mi stendo sul letto, prendo la copia dei fogli che ho firmato prima e cerco di capire cosa ho firmato.
Io non sono molto brava in inglese ma, a quanto ho capito, alla mia famiglia non importa tanto il livello di inglese quanto i titoli e quindi hanno scelto me (nell'agenzia che ha babysitter in tutto il mondo). Anche l'addetto londinese dell'agenzia, dopo che ha visto il mio profilo, è rimasto meravigliato e tra le altre cose mi ha detto che farò sicuramente un buon lavoro, quindi spero davvero di essere all'altezza. Lui sembrava infondermi fiducia e la cosa mi ha indubbiamente tranquillizzata ed ha anche aggiunto che se ho qualche problema con la nuova famiglia posso parlarne con lui direttamente, anche se non è la prassi, perché la famiglia in cui andrò è sia esigente che "particolare". Cosa significa questa frase non lo so, ma leggendo uno di questi fogli che ho firmato credo di capire.
La famiglia ci tiene tanto alla privacy, forse troppo, infatti tra i vari fogli ho firmato anche un documento dove c'è scritto che loro non vogliono che io faccia sapere per quale famiglia stia lavorando, o la città in cui vivremo, che per pubblicare qualsiasi cosa sui miei social d'ora in poi devo chiedergli il consenso ed altre cose riguardo la loro prole.

Più leggevo l'accordo di riservatezza e più mi chiedevo per chi stessi andando a lavorare. Per un secondo ho anche pensato di dover lavorare per una famiglia famosa, ma mentre lo stavo pensando mi sono messa a ridere della mia stessa assurda idea.
Ho riletto diverse volte questo accordo e più lo facevo più mi sembrava impossibile che fosse una famiglia famosa perché di solito le famiglie famose non fanno firmare accordi così restrittivi, no? Cioè posso capire che non posso fare foto a loro o ai loro oggetti, ma non capisco perché non posso fare foto a me stessa o a cose mie se sono a casa o in luoghi legati alla famiglia (tipo macchina o giardino), e la cosa più strana di tutte è che non posso dire neanche ai miei soli genitori per chi lavoro o in che paese inglese mi trovo se loro non mi danno il permesso.
Io inizio ad avere paura di questa famiglia, perché non possono essere semplicemente paranoici su l'uso dei social, sarebbe troppo anche per il peggior paranoico questo tipo di restrizioni, quindi inizio a pensare che magari sono dipendenti di qualche agenzia governativa (tipo 007), oppure sono mafiosi.

Vacanze Di Natale  (L'inizio Di Una Storia D'amore)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora