Hogwarts, primavera del 1992
Piton sta riponendo delle boccette di vetro all'interno di una scatola di legno. Il tutto è disposto con ordine, sul grande tavolo rotondo del suo studio. Fuori c'è un violento temporale, la pioggia è scrosciante. Ci troviamo nei sotterranei della scuola, ma riusciamo distintamente ad avvertire il rumore dell'acqua che cade frenetica dal cielo e che finisce per schiantarsi a terra scontrandosi con le grosse pietre dei muri del castello. In sottofondo si sente il fuoco che arde nel camino. Al momento l'animo del professore si trova in perfetta armonia con la natura circostante.
Si sente bussare alla porta: quattro colpi secchi. L'uomo fa un sospiro profondo e si volta verso l'entrata. Oltre la soglia si sente una voce di donna.
[Lily Evans]
Severus, sono io, Lily. Ci sei?[Severus Piton]
Entra pure.La strega si fa avanti ed una volta varcato l'ingresso rivolge i suoi grandi occhi verdi al mago sorridendogli.
[Lily Evans]
Ti chiedo scusa Sev, ho fatto tardi. Come stai? Sei riuscito a prepararmi il Veritaserum?[Severus Piton]
Ad essere sincero vado un po di fretta. Mentre ti aspet-[Lily Evans]
Ma stai bene sí? Ti vedo un po' pallido. Più del solito.[Severus Piton]
Piuttosto sei tu che appari alquanto stanca e affannata. Immagino che al Ministero il lavoro sia parecchio delirante, perlomeno rispetto ad Hogwarts. Devo ammettere che spesso è facile che mi annoi ma, da qualche tempo, come di consueto, ci pensa tuo figlio a destarmi da questo mortorio. È tutto suo padre.La donna ride divertita.
[Lily Evans]
È vero. Harry è fatto così, come James. Forse però abbiamo idee diverse su quali siano le loro doti.[Severus Piton]
Personalmente penso di poter dare un giudizio oggettivo, incontestabile: entrambi smaniano all'idea di infrangere le regole e di impicciarsi degli affari degli altri. Ma torniamo a noi. Come ti dicevo, non ho molto tempo. Un attimo fa ti stavo appunto avvisando che mentre ti aspettavo ti ho sistemato le pozioni dentro questa scatola. Così ti ho velocizzato il lavoro e non dovrai preoccuparti di eventuali urti. Sono ben protette.[Lily Evans]
Oh, sei stato davvero gentile. Ti devo ringraziare, a nome mio ma anche dei miei colleghi. Mi hanno chiesto di reclutare i migliori pozionisti in circolazione per questa nuova scorta e ho pensato subito a te.[Severus Piton]
Tu te la sei sempre cavata egregiamente con le pozioni, come mai hanno voluto chiedere l'aiuto di altri maghi? Oltretutto a persone che lavorano al di fuori del Ministero.[Lily Evans]
Forse perché l'ultimo ordine di Veritaserum aveva qualche difetto. Presumo non volessero correre più alcun rischio.[Severus Piton]
Che tipo di rischio?[Lily Evans]
Questo non lo so. Non sono nemmeno la persona giusta a cui chiederlo.[Severus Piton]
Bhe, immagino che prima di farmi questa richiesta ti sia fatta anche tu delle domande. Magari le risposte te le ha date Potter.[Lily Evans]
A dire la verità non ne abbiamo discusso molto.[Severus Piton]
Ah! Lo immaginavo. Penso gli abbia fatto piacere sapere che saresti passata da me.[Lily Evans]
Ecco, questo è uno dei motivi che mi ha spinta a non iniziare questo discorso con lui, ne a casa ne a lavoro. Se metteste entrambi da parte un po' del vostro altisonante orgoglio, potresti trovare risposta a tante domande che ti frullano nella mente.[Severus Piton]
Offerta allettante ma, scelgo un'esistenza costellata da interrogativi, piuttosto che mettere a rischio la mia sanità mentale per discutere con tuo marito.[Lily Evans]
Non essere così melodrammatico!Piton sta iniziando visibilmente ad agitarsi e tende ad alzare sempre di più la voce. S'impazientisce.
[Severus Piton]
Come dici? Melodrammatico? Credo invece di essere realistico! Sai, tuo figlio per fortuna non assomiglia proprio in tutto e per tutto a suo padre, non è lui il bulletto della scuola. Non è lui che se la prende con chi non ha voglia di star dietro ai suoi giochetti. Non è lui -[Lily Evans]
Basta così, Sev. Non mettere in mezzo Harry. Non farmi questo, è già difficile così.[Severus Piton]
Per me non è mai stato facile e a rendermi le cose più difficili è stato lui, Potter. So che non lo neghi, ma non mi aspetto nemmeno che tu me lo venga a dire. Ne ora, ne mai. Non voglio certo fare la vittima. Non ne ho alcun diritto. Non più dopo che -[Lily Evans]
Severus...Lily si è avvicinata a lui, con le mani gli stringe un braccio, come per riportarlo al presente.
[Lily Evans]
Va tutto bene. Sai che non voglio più litigare con te, quindi ti prego, non pensarci più. Cerchiamo di non commettere di nuovo gli stessi errori.A quella presa Piton si è zittito, si era perso in quegli occhi verde smeraldo che lo fissavano senza timore. Fuori aveva smesso di piovere e nella stanza si udivano solo le braci scoppiettare tra le poche fiamme rimaste. L'uomo sospira come sconfitto. Rivolge lo sguardo alla scatola lignea che con cura aveva finito di preparare pochi minuti prima.
[Severus Piton]
La pozione è lì, divisa in varie boccette etichettate. È tutto in ordine e ti assicuro che è riuscita alla perfezione. Non c'è alcun margine di errore.[Lily Evans]
Grazie Sev.[Severus Piton]
Adesso, se non ti dispiace, mi occuperei di altro.[Lily Evans]
Certamente, scusami invece se ti ho portato via troppo tempo.La strega prende la scatola e rivolge un altro sorriso al suo vecchio amico.
Severus le tiene la porta aperta finché non si congedano.[Lily Evans]
Non lavorare troppo Sev. A presto![Severus Piton]
A presto.La guarda camminare svelta lungo il corridoio, fino a ché sparisce una volta girato l'angolo. Piton rientra in studio, si siede sulla poltrona vicino al caminetto e con un colpo di bacchetta attizza il fuoco e riprende a leggere la Gazzetta del Profeta. L'incontro con Lily era in verità il suo unico impegno di oggi.
Sulla prima pagina della Gazzetta si legge:
Cygnus Black, muore all'età di 54 anni. Padre di Bellatrix Lestrange. Nonno della figlia di Tu Sai Chi.
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Delphini
FanfictionDelphini è una fuggitiva, una giovane strega molto potente ed affascinante. Dopo lunghi viaggi e anni vissuti a nascondersi, quando finalmente entra ad Hogwarts, si innamora. Si innamora di uomo dagli occhi scuri e dal fare sfuggente, che l'attrae...