XXIII - Lezione con Piton

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Sotterranei di Hogwarts.

Il castello è silenzioso.
Per gli studenti più grandi il coprifuoco è alle 23.00. Ogni tanto qualche ragazzo si aggira per le sale anche dopo aver consumato la cena, ma quel giorno i corridoi sembrano essere deserti.
I passi della strega risuonano lungo le scale.
Non era mai scesa nei sotterranei la sera, al massimo le poteva capitare di passare un'oretta in biblioteca prima di tornare al suo dormitorio e quell'ala del castello era decisamente più illuminata di quella che stava percorrendo al momento.
È agitatissima e piena di entusiasmo, siccome vuole dimostrare a Piton che sarà all'altezza del compito affidatole da Silente. Che duellerà con dignità, una volta avuta una bacchetta.
Freme dalla voglia di apprendere quello che il professore le insegnerà.

La porta dell'aula di pozioni è aperta, non sa se entrare o fermarsi per bussare.

[Severus Piton]
Sei in anticipo.

La strega si gira sussultando. Non l'aveva sentito arrivare.
- Era già qui e non me ne sono accorta? -

Fa per rispondergli ma riesce solo a schiudere appena le labbra.

Meglio così. Andiamo.

I due si incamminano, lasciano i sotterranei e prendono una strada che Delphini non conosce. Sono molte le parti del castello che la strega non ha mai visto, non aveva ancora trovato il tempo di perlustrare per bene la scuola, i corsi e le ore di studio extra le portavano via molto tempo. Erano passate poco più di due settimane dall'inizio dell'anno accademico.

Camera di Merlino

[Severus Piton]
Questa è la Camera di Merlino, chiamata così in suo onore. In memoria di un grande duello che l'ha visto protagonista e vincitore. Ma tu sai di cosa parlo, vero, Signorina Riddle?

La ragazza ignorava completamente questo fatto storico.

Quale grande strega, il Mago Merlino, ha sconfitto?

[Delphini Riddle]
Non lo so, Signore.

[Severus Piton]
Cominciamo male, signorina.
Ti consiglio di applicarti di più. Tra due giorni voglio da te due rotoli di pergamena sul duello tra Merlino e Madam Mim.

[Delphini Riddle]
Sì Signore.

-Ecco, ho già fatto la figura della scema.-

La stanza è molto grande e un palco allungato domina lo spazio centrale. Tutto attorno sono presenti diversi ambienti, in uno si vedono dei manichini con al petto disegnati dei cerchi concentrici. Sono dei bersagli per esercitarsi nel lancio degli incantesimi. Lungo le pareti ci sono molte panche; le bandiere e gli stemmi delle Quattro Case di Hogwarts tappezzano i muri e le colonne.

Il mago si incammina verso un lungo tappeto nero che fa contrasto con la pietra grigia e blu del pavimento. Lei lo segue.

[Severus Piton]
Spogliati.

Piton le da le spalle , quando lei impassibile lo guarda senza far nulla. Il mago si toglie il lungo mantello nero e resta con il suo lungo frock coat dai tanti bottoni. Poi si volta verso di lei che nel frattempo non si è mossa ed è rimasta così, come l'aveva vista un attimo prima.

Allora? Via la mantella, Riddle! Non abbiamo tutta la notte.

-Ecco... altra figura da scema.-

Non appena Delphi si sfila il mantello, Piton fa lievitare entrambe le loro vesti su degli attaccapanni.

Vieni quì, su questa linea.

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