XII - L'aiuto di Piton

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Nei sotterranei di Hogwarts

Piton siede sulla sua solita poltrona, non troppo distante dal calderone, dove si presta ad ultimare una pozione.
Sente bussare alla porta. Un po' turbato, vista l'ora tarda, si avvicina ad essa e con voce decisa domanda:

[Severus Piton]
Chi cè?

[Lily Evans]
Sono Lily!

Il mago è convinto di aver sentito male. Lily non si era mai presentata nel suo ufficio in tarda notte.

[Severus Piton]
Chi?

[Lily Evans]
Lily! Dai Sev, aprimi!

Era proprio lei. Piton si appoggia al muro con la mano sinistra, mentre con l'altra impugna la maniglia della porta e senza fretta comincia ad aprirla.

Non era preoccupato, anzi, era incuriosito e piacevolmente colpito da questa stranezza. 
Lily che viene a trovarlo a tarda notte gli regala al cuore e alla mente un tuffo nel passato. La sua visita a sorpresa gli ricorda i giorni della sua giovinezza.
A quel tempo capitava spesso che i due si incontrassero con la sola voglia di passare del tempo assieme, senza che per forza ci fossero delle precise richieste o dei doveri lavorativi.

L'uomo ha aperto la porta quel tanto che basta per mostrarsi in viso alla sua ospite, ma al di là dell'uscio non scorge nessuno.

[Severus Piton]
Lily?

[Albus Silente]
Buh!!! 

Un mago barbuto dagli occhi azzurri fa capolino davanti a Severus che ci resta di sasso.

[Severus Piton]
Vecchio pazzo!

[Albus Silente]
Oooh! Anch'io sono felice di vederti, lucertolone!

[Lily Evans]
Lu-lucertolone?

Alla voce della donna Severus spalanca la porta e rivolge lo sguardo nella direzione di Lily.
Si sente ridicolizzato e infastidito. La guarda dritta negli occhi e le domanda sgarbatamente:

[Severus Piton]
Cosa ci fai qua?

[Lily Evans]
Scusami Severus, ho bisogno del tuo aiuto, posso fidarmi solo di te... e... e di Silente ovviamente.

Il mago si accorge solo in quel momento che lo sguardo della strega è triste e preoccupato, che la sua espressione porta i segni della stanchezza e non solo di quella fisica. Si conoscono da quando sono bambini e certe cose riescono reciprocamente a notarle.
Piton si sente d'un tratto uno stupido. Si rende conto che la presenza di lei non precede nulla di buono e inizia a preoccuparsi.

[Severus Piton]
Stai bene?

I due non hanno smesso di guardarsi. Con lo sguardo fisso su di lui Lily rimane in silenzio. Sta per dire qualcosa quando Silente l'anticipa.

[Albus Silente]
Sevrus, facci entrare, abbiamo molto da fare e il tempo è poco.

I maghi si ritrovano seduti nel salottino privato di Piton, adiacente al suo studio. Lily ha accettato volentieri una tazza di tè caldo con qualche goccia di pozione calmante perfettamente calibrata dalle mani esperte del pozionista. Quel tanto che bastava per tranquillizzarla e farla sentire al sicuro.

A raccontare tutta la faccenda è Silente, mentre Piton resta muto e serio ad ascoltare con attenzione ogni parola senza fare alcuna domanda.

[Severus Piton]
Dovrò cancellarti solo alcuni frammenti di memoria quindi e per farlo dovrò avere libero accesso a tutti i tuoi ricordi degli ultimi quattro mesi.

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