XV - Cin cin!

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Nel villaggio di Hogsmeade, al pub "Testa di porco".

Siamo ormai a fine ottobre e il villaggio è già molto frequentato, sia dai soliti maghi, che dai giovani studenti di Hogwarts. Piton e Silente, per viaggiare in incognito, hanno usato una passaporta e ora si ritrovano in un piccolo sgabuzzino, tra scope, stracci e oggetti vari messi alla rinfusa su delle mensole. I due ci stanno a malapena all'interno di quello spazio angusto.

[Albus Silente]
Ti chiedo di perdonare mio fratello, Severus. É sempre stato disordinato.

I due maghi sono molti vicini, tanto che la distanza tra i loro nasi è davvero minima. Piton si sente parecchio a disagio e infastidito. Un'alchimista preciso come lui odia il disordine e non ama il contatto fisico non richiesto.

[Severus Piton]
Dopo di te... Albus.

[Albus Silente]
Oh... certo!

Silente apre la porta dello stanzino e si ritrova in un'anticamera che precede la cucina. Piton lo segue come un cagnolino. Il pavimento è impolverato, i vetri sono opachi, macchiati di grasso. Il piano cottura è sepolto da pentole e piatti sporchi.

[Albus Silente]
Non trovi che sia strano?

[Severus Piton]
Che si possa cucinare e mangiare in mezzo a questa sporcizia?

[Albus Silente]
No. Beh, forse anche questo potrebbe apparire strano, ma penso piuttosto al fatto che ci sia questo assoluto silenzio, a quest'ora poi. E la cucina... sì, non è pulita ma, è vuota.

[Severus Piton]
Temo che Aberforth non si trovi qui al momento.

[Albus Silente]
Già... Beh mi auguro per lui che si faccia trovare presto...

[Severus Piton]
Albus... sei davvero convinto che tuo fratello c'entri qualcosa con Delphini? Potrebbe essere chiunque, chiunque intenzionato ad agire nell'ombra e deciso ad incastrarti.

[Albus Silente]
Ho rivisto Aberforth qualche mese fa ... ha parlato di nostra sorella...

Piton conosceva la storia della famiglia Silente.
I due maghi sono stati molto vicini durante la guerra contro Voldemort, hanno combattuto fianco a fianco e Piton aveva avuto un ruolo complesso durante lo scontro. Dopo essersi pentito della sua scelta come mangiamorte ha lottato per conto dell'Ordine della Fenice come spia. All'epoca Silente archiviava ogni ricordo del serpeverde e così facendo riuscì in un certo senso a percepire le emozioni che il mago pentito provava in quei momenti. In cuor suo sentiva che la complessità di Piton era in parte simile alla sua.
In fin dei conti si tratta di due maghi molto potenti che hanno fatto degli enormi sbagli e che hanno agito in modo impulsivo, per amore o per gelosia. Qualcosa di molto intimo e difficile da spiegare li lega. Piton non riesce a confidarsi con Silente, quest'ultimo invece si aprì molto con lui già in passato, tanto da rivelargli la storia di Ariana.

Non ne parla quasi mai e avevo l'impressione che mi stesse nascondendo qualcosa. Lo capivo dal modo in cui me ne parlava, capisci?

[Severus Piton]
No.

[Albus Silente]
Era come se avesse trovato qualcosa, magari qualcuno... come se una parte di lui fosse meno in collera con se stesso e con me. Mi aveva dato l'impressione che qualcosa nella sua vita fosse cambiata.

I due si mettono seduti in sala, al bancone, in attesa. Passata un'ora decidono che alla fine non ė poi così scortese aprire una bottiglia di vino elfico per smorzare il tempo.

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