Capitolo 5

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Mancavano pochi minuti all'inizio dell'incontro ed Eren era già pronto in postazione per iniziare.

Sapeva che sarebbe stata una giornata stancante, ma gli andava bene, in fondo usava il lavoro anche per distrarsi dai suoi pensieri e dal vero sé stesso.

Eren odiava il vero sé stesso: tutti lo avevano sempre discriminato e rifiutato, quindi aveva finito per crearsi un'immagine perfetta quanto falsa, che però, la gente adorava.

Anche tutte quelle persone, quel giorno, erano lì per il finto Eren.

L'ora prestabilita arrivò, e decine, no, anzi centinaia di persone entrarono nel grande salone ampiamente illuminato.

Eren fissava quella mandria di persone che gli si avventata contro, mentre ognuno lottava per cercare di posizionarsi il più avanti possibile nella fila che si stava formando.

Il giovane attore pensava a quanto fossero stupide quelle persone ad acclamarlo così, o meglio ad acclamare una maschera che con gli anni si era ricreato.

Il ventenne iniziò subito coi primi autografi, pensando a come ogni volta fosse tutto uguale: nomi di cui non gli importava, sorrisi falsi, urletti da parte dei fans, foto, ragazzine arrapate e la noia più totale.

In più le sue fans erano tutte ragazze e a lui non sarebbe dispiaciuto qualche ragazzo carino ma come al solito se c'erano uomini erano o ragazzi che accompagnavano le fidanzate e cercavano di conquistare le ragazze, o padri che accompagnavano le figlie o bambini trascinati lì dalle sorelle maggiori.

                                   ~

Erano passati ormai più di 30 minuti dall'inizio della sessione autografi e Levi ed Hanji erano ancora in fila.

Il minore era sul munto di collassare, sia per il caldo e la mancanza di ossigeno, che per l'emozione incontrollabile che gli stava facendo esplodere il cuore.

La castana intanto cercava di sorreggerlo da più di 20 minuti e non si sentiva più le braccia.

- Levi, andiamo, non è da te fare così...-

Ma il corvino parve non sentirla, mentre era sommerso dai suoi pensieri che si facevano sempre più confusi e disordinati.

Prima di loro c'erano ancora molte persone così la castana decise di approfittarne.

- Hey, nanetto, che ne dici se io vado a prendere qualcosa di fresco da bere dato che qui si muore di caldo? -

- Non mi chiamare così primo, secondo va bene... -

- Ok, tu cerca di restare in piedi -

- Tsk! -

La maggiore si avviò verso la porta con passo svelto, lasciando il giovane Ackerman solo coi suoi pensieri.

Mancavano ancora molte persone e al corvino pareva di star per impazzire, ma poi qualcosa attirò la sua attenzione in modo al quanto negativo.

Vide Nanaba, la fidanzata di Nile, in fila con delle sue amiche tra le quali scorse chiaramente Petra, ragazzina smorfiosa che aveva sempre preso in giro Levi sin dalle elementari e Annie un'altra compagna di scuola antipatica di Levi.

Ma in fondo, della sua scuola a Levi non andava a genio nessuno, a parte Erwin, uno studente dell'ultimo anno che spesso aveva preso le difese del più piccolo.

Ma poi levi vide qualcosa che non avrebbe voluto vedere, o meglio qualcuno: Nile, se ne stava lì con le ragazze assieme anche a Oruo, il fidanzato di Petra e Reriner il fidanzato di Annie.

Ti Amerò Per Sempre Ereri (#wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora