Capitolo 7

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- Mi prendono in giro perché sono gay-

- Non li stare ad ascoltare, non è sbagliato -

Levi era sorpreso da una reazione così diversa da quelle che aveva incontrato fino ad allora.

Eren invece anche se non sapeva il perché, ma si fidava di quel ragazzo appena conosciuto, tanto da volergli dire del vero sé stesso.

Di solito, per fidarsi di una persona impiegava anni e anni, invece con quel quindicenne era bastata poco più di un'ora.

Era strano, anche per il più piccolo, che si era aperto solo con Hanji e solo dopo tante dimostrazioni da parte di quest'ultima di meritare fiducia.

- E poi sai - iniziò Eren - pure io sono gay; nessuno mi ha mai accettato e ho cercato di fare di tutto per cambiare ma io sono io e non posso cambiare la mia natura, che tra l'altro va bene così-

- Gr-grazie per avermi aiutato -

- Di niente, sei un bravo ragazzo e non devi abbatterti se ti prendono in giro -

Al castano sembrava di parlare più a sé stesso che al minore.

Guardò l'orologio e notò che erano le 2.00 del pomeriggio.

- Oh cavolo, devo andare Levi, mi spiace... -

- Tranquillo, grazie mille è stato bello parlarti -

- Già... -

Poi ad Eren venne un'idea: prese un foglio di carta e una penna e scrisse qualcosa, poi consegnò il foglietto al corvino, pagò il suo the e salutò il nuovo amico e se ne andò in hotel.

Levi era spiazzato: aveva appena conosciuto il suo idolo,ci aveva pranzato assieme, e si era aperto con lui?!

Poi guardò incuriosito il bigliettino ripiegato che gli aveva dato il maggiore, stava per aprirlo ma squillò il telefono.

- Levi, come va? Ti vengo a riprendere, ok? -

- Sto bene, ok... -

- Arrivo -

Riattaccò il telefono, mise il foglietto in tasca e si avviò verso il punto in cui Hanji lo aveva lasciato.

                                   ~

Eren arrivò in hotel di corsa, Mikasa gli aveva detto di essere lì per le 2.30 e a piedi aveva fatto fatica in mezz'ora.

Entrò nella hall ancora tutto sudato.

- Eren, sembra che tu abbia appena corso una maratona -

- S-sì avevo perso la cognizione del tempo e non volevo fare arrabbiare Mikasa -

Armin se ne stava comodamente seduto su una poltrona mentre parlava col migliore amico.

- Eren, sei tornato in tempo, non ci credo! -

Mikasa comparse nella grande sala praticamente di corsa.

- Eh si Mikasa, io le promesse le mantengo -

Qualche colpo di tosse da parte degli amici fece capire all'attore la cazzata che aveva appena detto.

- Cooomunque.... Qual è il programma della settimana? -

Eren cambiò discorso subito.

- Tieni - disse la sorella porgendo al castano un'agenda - ci sono scritti tutti gli impegni di questa settimana e del resto della nostra permanenza qui -

Eren sfogliò il quadernino, alla ricerca dell' unica cosa che gli importava sapere: quali sarebbero stati i giorni liberi che la manager gli aveva promesso.

Trovati! Erano proprio quella settimana, tutto il week end.

- Quindi da venerdì sono libero? -

- Si... -

- Evvai! -

Eren non sapeva il perché, ma voleva rivedere quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio, con cui, anche se praticamente estranei aveva detto com'era veramente senza essere giudicato e anche l'altro aveva fatto lo stesso.

Il castano non credeva nell'amore a prima vista, ma quello che era successo con Levi gli pareva proprio un “colpo di fulmine”.

Intanto si chiedeva se aveva fatto bene a dargli quel biglietto.

                                   ~

I due amici erano in macchina diretti verso la casa della ragazza.

Nell'abitacolo non volava una mosca e la cosa ad Hanji non piaceva.

- Quindi Levi, stai un po' meglio? -

- Si... -

Levi non riusciva a smettere di pensare all'accaduto.

- Sembri pensieroso. -

- È successa una cosa... -

- Hei, lo sai che me ne puoi parlare, sono la tua migliore amica -

- Ho incontrato Eren.... -

- Ah o-aspe-cosa?! -

Levi sospirò e iniziò a raccontare nei dettagli cosa era successo, mentre Hanji lo ascoltava sbigottita.

Nel frattempo arrivarono a casa di quest'ultima.

Erano seduti nel divano mentre Levi continuava il suo racconto.

-... E poi se ne è andato dandomi un biglietto... Oh giusto, il biglietto, non lo ho ancora letto! -

- E allora che aspetti! -

Il più piccolo estrasse il foglietto ripiegato dalla tasca, lo aprì e lesse.

- È... È un numero di telefono e.... Un indirizzo con numero di una stanza.. -

- Levi! Ma è fantastico! Ti ha dato il suo numero e l'indirizzo dell'albergo con pure numero di stanza! Devi essergli piaciuto molto! -

La castana era entusiasta e non la smetteva di fissare l'amico maliziosamente.

- Che aspetti a scrivergli un messaggio? -

- E se è impegnato? -

- Ti risponderà quando è libero! -

- Ok -

Levi salvò il numero sul suo dispositivo e scrisse ad Eren.

                                       Ciao Eren sono
                                        Levi.

Il corvino era fermamente convinto che l'attore non gli avrebbe risposto, ma quando sentì il telefono vibrare, per poco non collassò.

Note dell'autrice
Salveeee.
Sarà Eren ad aver mandato un messaggio a Levi o il nostro caro Heichou si è preso un infarto per nulla? Ehehe
Coooomunque vi ringrazio per aver letto fin qui.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e scusate per eventuali errori.
Ciau~

   

Ti Amerò Per Sempre Ereri (#wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora