Capitolo 2

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Levi cercò di ascoltare meglio mentre ancora faticava a credere alle sue orecchie.

- Sei sicura di quello che dici? -

- Si, te lo giuro Eren verrà in città per girare un nuovo film in cui è protagonista e durante la sua permanenza farà anche un incontro coi fans! -

- Dobbiamo assolutamente andarci! Ma quando verrà? -

- Verrà qui il mese prossimo e starà per 2 settimane. Per l'incontro coi fans non si sa ancora la data precisa, ma lo dovrebbero comunicare a breve. -

- Ok allora dobbiamo assolutamente metterci d'accordo e andarci -

A Levi, che aveva ascoltato tutto, la notizia parve quasi come la sua salvezza, l'unica cosa bella che gli era mai capitata e non vedeva l'ora di poter vedere Eren Jeager di persona.

Purtroppo il tempo di starsene in un angolo a fantasticare finì con il suono della campanella che segnava la fine della ricreazione.

Levi come tutti si avviò verso la sua classe, cercando di non incrociare Nile o gli altri bulli, per poi sedersi al suo posto e cercare invano di prestare attenzione alla lezione, ma la sua mente era troppo occupata a pensare ad Eren per cercare di seguire la spiegazione della prof. di scienze.

La scuola finì e il corvino si affrettò ad arrivare a casa, dato che di scuola ne aveva avuto abbastanza.

Entrò nell'appartamento che era poco più di un bilocale: era in un condominio di 13 appartamenti e forse quello era il più piccolo.

C'erano 4 stanze: si entrava in una sala che fungeva da cucina con un piccolo angolo cottura, sala da pranzo dato che vi era un tavolo molto piccolo e due sedie e salotto dato che c'era una TV e un mini-divano scomodo e rotto; poi attraverso un piccolo corridoio si poteva accedere a 2 camere da letto (una di Levi e una di suo zio Kenny) e un bagno molto piccolo arredato con un semplice box doccia e i sanitari.

Levi si fondò in camera sua cercando di evitare di incontrare lo zio ma un uomo di mezza età con una sigaretta in mano gli si parò davanti.

- Ciao - Gli fece l'uomo avvicinandosi mentre lo guardava storto per poi continuare - Non mi saluti nea che quando torni? -

Levi abbassò lo sguardo senza proferir parola.

Kenny lo guardò ancora storto per poi lasciarlo passare.

Una volta in camera il corvino si abbandonò sfinito sul letto.

Era evidente il disprezzo che Kenny provava per il nipote, ma Levi sapeva bene il perché ed era sempre più convinto che lo zio avesse ragione, quindi non si opponeva.

Più e più volte il ragazzo aveva pensato di farla finita così da liberare tutti dalla sua presenza e non dover soffrire più e le uniche cose, o meglio persone che glielo avevano impedito erano stati Eren, il suo grande amore impossibile ed Hanji, una studentessa della facoltà di psicologia che gli era sempre stato accanto nonostante il carattere scontroso apatico e cinico che lo caratterizzava.

Più di una volta Hanji aveva recuperato Levi appena in tempo e nonostante quest'ultimo non lo desse mai a vedere, per lui la ragazza era come una sorella maggiore a cui voleva molto bene.

Aveva conosciuto l' universitaria quando lui andava ancora alle medie e lei alle superiori: si erano incontrati un giorno di primavera, per caso e la prima impressione l'uno dell'altra era stata tutt'altro che positiva; ora però nonostante le litigate e i soprannomi offensivi con cui si chiamavano tra i due c'era un forte legame di amicizia.

È parlando del diavolo... Il telefono di Levi vibrò dato che gli era arrivato un messaggio proprio dalla quattrocchi, come la chiamava lui

Quattrocchi🤓❤️:
Hey Leviiiii~
                                            Tsk cazzo vuoi
                                            quattrocchi di            
                                            merda?!
Niente... Solo sapere
come è andata la tua
giornata.
      
 
Levi iniziò a raccontarle delle prese in giro e della scoperta su Eren. Alla fine Hanji gli chiese il permesso di chiamarlo per parlargli meglio e lui facendo il finto scocciato acconsentì

Ti Amerò Per Sempre Ereri (#wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora