È ormai da una settimana che io ed Elizabeth non veniamo richiamati per un esperimento, la noia però non ha fatto da padrona, le carte e la palla di asciugamani ci hanno tenuto compagnia per un po' di tempo, penso sia però ora di imparare a difendermi, il ghiaccio rosso è completamente sciolto nelle mie mani quindi non posso sferrare alcun colpo mortale da disarmato, Liz ha deciso di insegnarmi ad usare i coltelli, sembra che lei abbia una capacità innata in questo ma spero di poter raggiungere il suo livello allenandomi. Prima di tutto mi ha insegnato la posa per non lasciare scoperto alcun punto del corpo, così avrei potuto difendermi e preparare l'attacco, poi ho dovuto schivare le sue coltellate, ovviamente simulate con un foglio piegato che rappresenta la lama da evitare, ci ho messo 5 giorni per arrivare a schivare ben 49 colpi di seguito da una che sembrava esser capace di tagliare gli aghi a metà mentre volano nel cielo azzurro. Prima di imparare il corpo a corpo devo allenarmi a lanciare i coltelli, usiamo la lama vera stavolta, gli obbiettivi saranno degli asciugamani lanciati ad altezza media umana, ogni giorno per 3 giorni, ogni 3 ore con pause di 20 minuti. L'ultimo allenamento prima dell'uno contro uno è riuscire a colpire 5 volte Liz in 10 minuti, per più tentativi non ci sono riuscito, lei è agile, sembra un'ombra, dopo qualche ora finalmente compio l'obbiettivo. Ora ci siamo io e lei ai lati opposti della stanza, il primo che viene colpito ha perso, avanza lei e la lascio avvicinare, io mi muovo leggermente di lato e aspetto la sua prima mossa, si lancia verso di me e quasi mi colpisce, le prendo il braccio e provo a sferrare l'attacco, mi lancia all'indietro e mi sfiora con la lama di carta, proseguiamo per molto tempo finché finalmente la colpisco al bacino, ci fermiamo e ci buttiamo a terra, la stanchezza si sente ma ne è valsa la pena, ora posso avere una, seppur limitata, capacità d'attacco.
Mi rialzo e mi appoggio alla parete rivolta oppositamente alla foresta nascosta e il muro si spezza, non era altro che una finta parete in cartongesso che porta ad un corridoio con delle celle numerate, ce ne sono 4, due hanno il numero cancellato e l'interno è vuoto, probabilmente sono abbandonate, le altre due però contengono ognuna un'unità anomala, la prima contiene "1162 Euclid, IL buco nel muro" la descrizione sul cartello dice: È SCONOSCIUTA LA PROVENIENZA DEGLI OGGETTI CHE FUORIESCONO DAL BUCO, SEMBRANO ESSERE CASUALI E NESSUNA FONTE DI LUCE È IN GRADO DI ILLUMINARE 1162. Entriamo assieme, come da descrizione è presente solo un foro buio, un po' titubante inserisco il braccio e raccolgo vari oggetti, sempre più rari e strani: Una tazza a pezzi, Un'automobile giocattolo, un teschio di topo, un pugnale a serramanico nero e una panacea, la rarissima pillola rossa n.500, Mi fermo per evitare di raccogliere qualcosa di indesiderato come un'anomalia ed esco dalla cella assieme a Liz, lei ha scelto di prendere solo un oggetto, le è capitata una chiave d'accesso di Livello 5, capace di aprire qualunque porta del sito, quindi anche la porta di fianco, il cartello dice "280 Keter, Occhi nel buio" Entriamo e la stanza è totalmente illuminata, senza alcuna zona d'ombra, al lato una piccola camera ricoperta con del vetro nero e presenta una grande luce all'interno, poco visibile dall'esterno, appena entrati notiamo che il vetro mostra completamente la cella e alcuni bottoni, che se premuti, come scritto sulle istruzioni trovate in un archivio aperto, spegneranno tutte le luci a parte quella della camera sicura e permetteranno a "Occhi nel buio" di comparire, attivo il meccanismo e l'illuminazione si disabilita, compare così n.280, è un'entità spettrale umanoide di colore nero, avente due grandi occhi bianchi e due braccia di forma allungata con delle dita molto sottili. La parte inferiore del busto, compresi gambe e piedi, non è visibile, ed appare infatti semplicemente dissolversi a qualche centimetro da terra. SCP-280 sembra essere interamente composto di una materia in grado di acquisire o perdere una forma corporea, il cui colore è un nero molto intenso ad eccezione degli occhi di un bianco pallido, le indicazioni dicono anche che n.280 ha la capacità di uccidere quasi istantaneamente ogni essere vivente che entra nella sua zona buia, accendiamo tutte le luci e usciamo dalla cella, proseguendo fuori anche dal corridoio e dalla camera segreta sotto il letto, ci ritroviamo ora di nuovo nella nostra camera con un mucchio di oggetti, utili e inutili, ne conservo solo alcuni, il resto lo getto via. Chiedo a Liz di leggere una poesia tradotta, lei sceglie con cura e inizia a narrare:"Furtiva mano di un fantasma occulto
fra le pieghe del buio e del torpore
mi scuote, e io mi sveglio, ma nel cuore
notturno non trovo gesto o volto.Un antico terrore, che insepolto
porto nel petto, come da un trono
scende sopra di me senza perdono,
mi fa suo servo senza cenno o insulto.E sento la mia vita di repente
legata con un filo di Incosciente
a ignota mano diretta nell’ignoto.Sento che niente sono, se non l’ombra
Di un volto imperscrutabile nell’ombra:
e per assenza esisto, come il vuoto." Mi stendo vicino a lei, "buonanotte"...
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In Mezzo ai Mostri - SCP
Mystery / Thrillerla storia narra le vicende del protagonista prima che venga scoperto qualcosa di misterioso alla scuola di Mountville (avvenimenti precedenti a Living in The moment - @Undxrface). Il suo percorso all'interno dell'associazione di contenimento dalla g...