Cap. 13 - Bye Bye Psycho

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Il disegno dell'orchidea è finito, oggi abbiamo un test, ma hanno detto che solo io farò da cavia, lei dovrà semplicemente osservare. Di fronte alla cella entro solo io, un ricercatore inizia a parlarmi "questa unità non è mai stata testata, gli effetti sono sconosciuti, non utilizzeremo in nessun caso la panacea, non possiamo consumarne altre" L'ansia mi colpisce e il pensiero di cosa potrebbe accadere mi spaventa, il ricercatore esce e resto solo nella cella, mentre dal vetro di contenimento i membri del sito mi osservano, la camera è vuota, c'è solo il tavolo con al di sopra la pillola verde, uno specchio e una sedia, mi siedo e mi preparo, il colore verde trasparente fa sembrare l'unità uno strumento ultraterrestre, prendo la pillola e dopo averla riposta sulla lingua, la ingoio. Noto attraverso lo specchio che i miei occhi si tingono di un verde incredibilmente luminoso e i capillari sul bulbo pian piano rientrano come se si stessero nascondendo, ho una forte nausea e un lieve mal di testa che aumenta gradualmente, inizio a percepire gli odori in modo eccelso, stessa cosa per la vista che sembra notevolmente migliorata e sento di avere la totale percezione del mio corpo e il mondo esterno, probabilmente se mi sparassero potrei schivare il colpo. 10 minuti dopo gli effetti negativi si intensificano ed inizio a vomitare sangue, ancora non vengo tirato fuori dalla cella, il tempo passa e mi abituo al dolore. Dopo 24 minuti vengo urgentemente portato via, senza passare dall'infermeria però, sembra che sia qualcosa di sconosciuto a loro e ritengono gli effetti fatali, preferiscono che io risposi. In preda ai dolori causati dalla pillola cerco di parlare ad Elizabeth per calmarla, è molto spaventata, decido di scendere nella camera segreta per prendere la panacea presa dal foro nel muro, appena scesi apro la porta usando la lettera di L.S. ed entro assieme a Liz, spaventata e meravigliata cammina per il boschetto fino all'incisione "n.299" sull'albero più alto, io la seguo a stento e la vedo toccare uno dei rami neri, la sua mano si contorce e lei inizia a piangere di dolore, cade a terra al cospetto dell'arbusto, in mezzo alle sue radici, sembra stare molto male, probabilmente anche peggio di me, decido di dare a lei la panacea, mentre la mette in bocca mi prende per il collo e mi bacia, con la lingua mi spinge la pillola rossa in gola, salvandomi ma sacrificando se stessa, lei rimane a terra e il suo corpo si irrigidisce, per poi rilassarsi, io le piango addosso, non c'è altro che io possa fare, lei mi dice "ti sto dedicando quest'ultimo respiro" dopo di ciò Liz arresta ogni attività cardiaca o cenebrale, le radici assorbono il suo corpo morto portandole sotto il terreno, resta però a terra il fiore che aveva sui capelli, l'orchidea che sembra avere ora il suo corpo spirituale all'interno, conserverò per sempre questo fiore, addio Elizabeth. In lacrime mi allontano, mi butto sul letto e ascolto un minuto dell'audiocassetta 407, la canzone armoniosa ha il suo solito effetto, mi sento meglio moralmente ma ho comunque il forte rimorso della morte di Liz. Per 2 mesi i medici, ricercatori, guardie, direttore e chiunque altro non ha fatto domande riguardo la cavia scomparsa, sembra però ci siano giri di parole riguardo una fuga, un rapimento o un'assassinio da parte di uno dei Keter, so perfettamente che nessuna di queste cose è vera, è triste tutto questo, vedendo le guardie che vengono verso di me immagino che i test non si fermeranno... Mi accorgo che la pillola verde che ho preso è stata solo in parte inibita dalla panacea, ogni dolore è scomparso ma gli effetti positivi sono rimasti, riesco a vedere le fibre di tessuto della mia camicia in modo perfetto, nell'aria noto ogni singolo acaro di polvere che si sposta e guardando una delle due guardie mi accorgo che una delle due ha un occhio diverso dall'altro in 234 punti, concentrati soprattutto sul settore destro, l'altra guardia ha una ciglia sulla scarpa sinistra e la sua spalla destra è più alta di 4 millimetri rispetto all'altra.
Il test consisteva semplicemente in una visita oculistica, una visita dell'udito, un controllo dal fisioterapista e un test del QI, il quale risultato è 888, nonostante il risultato non sono stato classificato come unità anomala, ma sono rimasto una semplice cavia, penso sia meglio così, mi è stato detto che sarò comunque libero al compimento dei 13 anni a patto che io non commetta alcun reato, vengo riportato nella mia camera, è tutto strano senza Elizabeth, ogni colore sembra più spento ora che non c'è il mezzo biondo e mezzo nero dei suoi capelli, prendo un libro, uno di quelli che non capivo, sembra che la pillola abbia avuto un ulteriore effetto, leggendo più di un numero minimo di parole in una lingua riesco ad impararla completamente, inizio così a leggere "il piccolo principe", per la seconda volta, ma senza di lei, ciò che trovo però è una lettera da parte sua "durante il contenimento ho sempre il timore di morire, è tutto strano e sconosciuto, c'è un ragazzino però, lui illumina questo posto, come me parla poco, se dovessi morire voglio lasciargli alcune parole, ti prometto che ti dedicherò il mio ultimo respiro, io te lo giuro Pierre"

Il test consisteva semplicemente in una visita oculistica, una visita dell'udito, un controllo dal fisioterapista e un test del QI, il quale risultato è 888, nonostante il risultato non sono stato classificato come unità anomala, ma sono rimasto u...

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