Cap. 5 - La difesa

111 12 0
                                    

Non credevo a ciò che vedevo, venivano mostrate le immagini di come ogni anomalia Keter o Euclid uccidesse le vittime, c'è anche il mio incubo, n.173, uccide le persone spezzandole il collo, i quali corpi cadono a terra come un castello di carte, una nuova unità si presenta alla mia vista, sembra essere n.096, "il tipo timido - Euclid" é alto più di due metri e può aprire la bocca almeno 4 volte di più rispetto ad una persona qualunque, non viene mostrato mentre uccide, ma mentre viene catturato in un bosco da una squadra speciale. Il tipo timido cerca di scappare e alterna attacchi pesanti ai membri della Compagnia, l'uomo, o l'ammasso umanoide anomalo, é nudo nonostante la neve attorno a lui, gli uomini che cercano di contenerlo sentono molto freddo... Ho la nausea, non mi piace ciò che vedo... Adesso per lo schermo, dopo una transazione di 5 secondi di "segnale assente", c'è una ragazza, é calma e legge delle riviste religiose... É la ragazza che ho ucciso a sangue freddo spezzandole le costole e lo sterno, delle altre immagini mostrano lei che periodicamente viene portata in "gita" in un isola deserta lì vicino, c'è una grande distesa di fiori... Orchidee... E una leggera pioggia cade sui petali di questi, il ricordo che ho vissuto con SCP n.146, la testa mi ha fatto vivere i ricordi della succube adolescente.
Lei é immobile e aspetta, io inizio a pentirmi, avrei preferito venisse contenuta, se solo... La trasmissione si interrompe, lo schermo si spegne e le guardie, seguite dai ricercatori, entrano per potermi recuperare, con susseguente test, come al solito.

Entro nella stanza di contenimento del soggetto n.472 "Red Stone - Safe Anomalous Euclid" é una pietra semitrasparente di colore rosso cremesi, non sembra avere alcuna attività.
Mi é stato specificato che stare qui oltre 68 minuti sarebbe stato fatale, soprattutto per un soggetto della mia età, così mi preparo, spero di resistere.
Passano i primi 5 minuti, ho un forte senso di ansia al limite della paranoia, sento lieve nausea ma non sto troppo male.
Passano ulteriori 12 minuti, la nausea aumenta, allo stesso modo l'ansia e la paranoia, la mia vista inizia ad offuscarsi e a malapena mi reggo in piedi.
Passano altri 10 minuti e l'ansia terribile mi assale, vedo tutto tinto di rosso, ma leggero, mi bruciano gli occhi e sento la pressione della pietra.
Dopo ancora 14 minuti inizio ad avere vivide allucinazioni, gli altri sintomi invece persistono e si aggravano, vedo molti cadaveri attorno a me, sono tutti tinti di rosso, non riesco a vedermi le mani. Ho paura.
20 minuti passano e inizio a vedere del sangue che cola dagli spigoli delle pareti, sento urla e intravedo cosa mi circonda a malapena, tutto é rosso, voglio andare via.
Vengo portato urgentemente via dalla cella prima del tempo prestabilito, ritenevano troppo rischioso farmi restare lì.

Per un mese, senza escludere un singolo giorno, sono stato sotto la tutela dei medici e ricercatori, non hanno ritenuto necessaria n.500 Panacea, sono poche pillole, ne restano 45 e non vogliono sprecarle, condivido la scelta. Alla fine del periodo di controllo mi é stato di nuovo somministrato il ghiaccio rosso, é da molto che non attacco un'unità, respiro affannosamente data la stanchezza persistente per guarire dall'effetto di n.472, torno nella mia stanza e mi stendo sul letto morbido che non visitavo da un arco di tempo abbastanza esteso. Mentre dormo gli allarmi del sito scattano, il suono é orribilmente rumoroso, mi alzo di scatto e noto la porta aperta, esco e trovo alcuni cadaveri sul terreno, risalgo alcuni piani e mi ritrovo un unità anomala in fuga di fronte, é detto "n.049 il medico della peste" grado Euclid, da quel che dicono i ricercatori era solito collaborare con loro. Ho trovato n.049 al secondo piano sotterraneo, sta "spegnendo" delle persone di fronte a me, interrompendo ogni funzione del corpo. Mi avvicino trattenendo a stento il timore che mi incute la sua maschera di ceramica, si volta, non mi ha notato, faccio io la prima mossa, un pugno a gran forza sulla spina dorsale. Il medico della peste cade a terra paralizzato, così usufruisco di un pezzo di ghiaccio rosso che ha tagliato la mia carne, fuoriuscendo così dalla nocca dell'indice, per recidere il collo al medico, egli muore. Io svengo ancora una volta.

Domani dovrebbe essere il mio compleanno, l'ho capito dall'orologio digitale di uno dei cadaveri... Se solo ci fosse qualcuno dei miei amici potrei festeggiare con lui, dio santo mi sto deprimendo. Mi risveglio dallo svenimento circa un ora dopo, sono ancora stanco così torno a dormire, farò attenzione a serrare la porta. Anche se chiunque abbia una scheda di accesso può passare liberamente, almeno mi sentirò lievemente al sicuro. Mi addormento e mi risveglio il giorno del mio compleanno, sul letto, di fianco a me, trovo un pacco regalo con un biglietto: "questo é da papà, spero tu stia bene ragazzo, buon compleanno", una goccia salata cade nel mezzo del foglio, i caratteri d'inchiostro al centro si sbiadiscono, apro il pacco e trovo un ciondolo col il filo blu e un simbolo con un ala blu e una bianca che si incrociano, sul retro c'è scritto A.O.T. sembra carino... Lo indosso e aspetto seduto il prossimo esperimento.

In Mezzo ai Mostri - SCPDove le storie prendono vita. Scoprilo ora