CAPITOLO 14 : L' IRA DI UN EROE

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Kirito's pov
Pochi minuti dopo...
«É riuscito a seminarmi, ma non la passerà liscia, questo è sicuro!»
Però, ho ancora tempo... devo andare da Asuna, le farò la proposta, fosse l'ultima cosa che faccio».
Tornai nel balcone ma non trovai nessuno, c'era soltanto un bicchiere con del liquido arancio-giallastro rovesciato a terra. Impaziente di trovarla iniziare a cercare in ogni stanza che mi capitava davanti fino ad arrivare a quella accanto al balcone, che stranamente era chiusa.
Iniziai a bussare. Sentì una voce provenire da dentro che diceva di aprire e così feci.
Mi ritrovai Eiji davanti, così dissi:
«Ah, sei tu. A saperlo avrei lasciato la porta chiusa»
«Si ok, piuttosto, dov'è Asuna??»
«La sto cercando pure io, ma, perché questa domanda?»
Non mi rispose, anzi, anche se di poco, si allontanò e iniziò a guardarsi attorno. Mentre lo faceva, non smetteva di urlare il suo nome, il nome di Asuna.
Ad un tratto si inginocchiò a terra e notai che stava piangendo, poi disse a voce bassa:
«Dove sei finita? Lui, ti ha fatto del male?»
Iniziai a preoccuparmi così gli chiesi:
«Sai qualcosa che io non so riguardante Asuna?»
Non rispose
«Eiji, sai qualcosa?»
Non rispose
Ero furioso, così lo presi dal colletto e urlai:
«DIMMI COSA É SUCCESSO ALLA MIA RAGAZZA!»
«Ok! É colpa mia! É tutta colpa mia! Sugou é evaso dal carcere in cui si trovava e si presentò a casa mia, appena mi disse che poteva farmi rincontrare Asuna dopo tanto tempo lo accolsi e lo aiutai ad elaborare un piano. Ho capito solo ora, di essere stato solamente usato, il suo unico scopo é sempre stato quello di tornare a “ regnare ” assieme ad Asuna che considera la sua regina»
Ero così arrabbiato che gli tirai un pugno bello forte.
Iniziai a parlare io:
«Da quando sei arrivato hai soltanto creato problemi, stavi sempre con lei, la abbracciavi, la ascoltavi... facevi tutto quello che  dovrebbe fare un fidanzato,no? Ogni giorno, ogni momento, mi assillavano sempre gli stessi pensieri: “ Ma se provasse ancora dei sentimenti per lui?”,“Se mi volesse lasciare?”,“ Se io non ci fossi mai stato loro due starebbero assieme ora?”
Sai quanto é stato difficile?»
Stavo piangendo pure io ora.
«Difficile? Per te? Spero tu stia scherzando. É dal periodo di Aincrad che Asuna mi piace, stavamo bene assieme, poi sei arrivato tu, e i momenti tra me e lei erano sempre di meno fino a sparire del tutto. Ed ora che la rincontro, vieni tu a farmi la predica perché sono stato vicino alla persona che amo,-nonostante io sappia che lei non ricambi - mentre stava male per la cavolata fatta da te in vacanza? Ho parlato prima con Asuna, lei ti ama ed io non posso fare nulla per cambiare questo suo sentimento ma le starò accanto, se non come fidanzato allora come amico, migliore amico. Io rispetto la relazione tra voi due ma non puoi dirmi che per te é stato difficile, renditi conto della fortuna che hai! Hai Asuna, sei lo spadaccino Nero, eroe di S.A.O, A.L.O,  G.G.O,  Ordinal Scale...insomma di tutti i giochi a cui hai giocato, hai un harem e persino un tonto vestito in rosso come migliore amico. Perciò... per favore...lascia qualcosa pure a me... o per lo meno sii grato per ciò che hai!»
Mollai il colletto di Eiji e mi allontanai un po', e se... avesse ragione?
Mi venne  spontaneo rispondergli:
«Già, hai ragione, Eiji. Io sono fortunato. Ti propongo una tregua temporanea, che ne dici di collaborare per salvare la persona che amo, anzi, che amiamo?»
«O-ok. Ma sappi che lo faccio solo per lei.» disse asciugandosi le lacrime.
«Idem. É ora andiamo, abbiamo tante cose da fare!»
«Si!»
Asuna, sappi che ti salverò, a qualsiasi costo, perché io, io ti amo.

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