Stars Align// Calum Hood

Do I wanna know?

(Kate)

La biondina si stacca lentamente, dopo avermi stretto a sé, e io cerco di nascondere la sorpresa dal mio volto, cercando di sembrare disinvolta. Ma perché quel cretino non mi ha avvisata che aveva una fidanzata? Insomma, è una cosa di cui parli quando vuoi far sapere a qualcuno della tua vita! Accenno un sorriso.

«Ehm, come stai?» chiedo grattandomi la nuca nervosa, indugiando sul suo viso.

Non mi sento per nulla a mio agio a guardarla, non so nemmeno come si chiama e mi ha appena baciata e riempita le labbra di rossetto.

Scrolla leggermente i capelli e mi sorride.

«Oh benissimo, soprattutto perché questa sera verrai a cena! Proprio di questo volevo parlarti! Non devi fare tardi come fai di solito, mio padre sarà presente e vuole conoscerti, e lui odia i ritardatari!» mi spiega, agitando leggermente le mani, e noto le lunghe unghie smaltate di rosso ciliegia. Non appena torno nel mio corpo devo assolutamente chiederle da chi va a farsele. Hanno proprio una bella forma, sembrano molto sane e quel colore è il mio marchio, insomma, devo averle anche io così!

«Mi stai ascoltando?» sciocca le dita davanti ai miei occhi e io sobbalzo, prima di annuire, recuperando il discorso nella mia testa.

«Sì» rispondo affermativamente, cercando di sembrare stabile. Ho un appuntamento con la famiglia di una ragazza e non ho nemmeno idea di come si chiami. Stabile un corno.

Posiziona le mani sui fianchi soddisfatta e sorride.

«Allora a sta sera!» mi saluta con una mano e la osservo allontanarsi, prima che l'ansia prenda il sopravvento del mio corpo. Non so che lezione ho ora, e non mi interessa, ma devo trovare Calum e prenderlo a schiaffi. Così ripercorro il corridoio a ritroso, andando contro tutti gli studenti che stanno raggiungendo la propria classe, e cerco Abigal tra la folla, sapendo per certo che almeno lei sarà presente a lezione. Raggiungo la classe di filosofia e rimango in attesa, con ancora il quaderno di matematica stretto sotto il braccio. Finalmente la noto, mentre si guarda attorno nervosa, e mi avvicino cauto. Mi rendo conto troppo tardi che sembra assurdo che io chieda di Kate, considerando che meno io e Calum abbiamo a che fare, meglio le cose vanno per entrambi, ma ormai Abigal mi sta fissando, quasi arrabbiata.

«Ah sei tu» soffia. Le ho proprio insegnato bene, non c'è che dire.

«So che sembra assurdo» cerco di fare una faccia scocciata per sembrare più credibile «Ma sto cercando Kate»

Abigal alza un sopracciglio, scettica.

«Come mai?»

«Ho preso per errore il suo quaderno per gli appunti» indico il quaderno che tengo in mano.

«Hood non ti credo. Cosa vuoi da Kate? È colpa tua se è così oggi eh? » mi accusa arrabbiata. La fisso, guardandola negli occhi celesti, e rimango calma.

«E come avrei fatto esattamente?» incalzo, alzando un sopracciglio. Mi fa male ribattere in questo modo alla mia migliore amica, ma non ha molto senso ciò che ha detto. Sa benissimo che Kate Clifford non si piega a nessuno, e non potrebbe mai farsi influenzare da qualcuno.

Abigal si morde un labbro, abbassando il capo e stringendo i pugni.

«è tutto il giorno che le ronzi intorno Hood! Come mai?»

«Ti sbagli! È solo il caso» cerco di giustificarmi.

La mia amica mora non sembra molto convinta e un sospiro esce dalle sue labbra.

«Non so dove sia» sputa fuori poi, preoccupata. La sua voce trema, e penso stia per dire qualcosa ma non lo fa, e la ringrazio. Insomma, lei non sa di star parlando con me, e io non vorrei mai potesse rivelare qualcosa che mi riguardi, soprattutto se la persona in questione è Calum Hood. Abigal è così: tiene i miei segreti nella tomba. Non sa tutto, certo, ma conosce la maggior parte dei miei scheletri nell'armadio, e non sa quanto mi abbia aiutata a seppellirli, spostarli ancora più in fondo, come a non farli vedere a nessuno. È così che il mondo funziona: devi seppellire ciò che ti rende debole agli occhi degli altri. Mandare giù il boccone amaro e continuare, tenendo alto il capo.