(Kate)
Osservo nonna Prince avanzare sulla sedia a rotelle, spinta da Ashton. La mia bocca è dischiusa, non riesco ad emettere alcun suono. Il cuore mi batte forte e non accenna a voler smettere, ma anzi, nel vederla qui con Ashton, aumenta ancora di più, come se fosse possibile. Nonna ha un vestito grigio ed uno scialle a quadri bianchi e rossi, e il viso rugoso è di un bel colorito rosato. Sorride, e ci osserva con occhi vispi. Sembra quasi che l'ospedale sia un ricordo lontano.
«Nonna» parlo, rendendomi conto solo dopo che non sono nel mio corpo, e che quel-la parola non doveva uscire dalla mia bocca. Nonna Prince mi guarda dritto negli occhi.
«Oh tesoro, che bello rivederti.»
La osservo in silenzio, confusa.
Sento una mano appoggiarsi alla mia spalla, e mi volto osservando Luke che guarda i due con sguardo freddo. La sua mano trema sulla mia spalla, e mi trasmette una paura mai provata prima, ancora più forte di quella che mi stava scombussolando prima.
«Allora Kate, com'è fare la pipì in piedi? Bello vero?» curva il capo come se mi aves-se appena detto che sono la sua nipote preferita. Non ha senso. Non riesco a rispondere ma lei non sembra curarsi della cosa. Rivolge il suo sguardo verso Calum, che si sta stringendo nella felpa, con le gambe nude che tremano per la tensione.
«E tu invece? Non è facile essere donna vero?» chissà se si riferisce allo stupro appena avvenuto. Guardo Calum e vederlo così a pezzi mi fa venire voglia di correre ad abbracciarlo. Ma sono paralizzata. Un po' come Micheal e Mali. Guardo mio fratello, immobile, pietrificato in quella posizione. Allungo lentamente una mano e sfioro il suo volto freddo, sentendomi profondamente triste e sola, e desiderando solo di sentirlo vicino a me. Che cosa diavolo è successo? Non appena lo sfioro, Micheal si sgretola, cadendo a terra come polvere. Un urlo mozzato mi esce dalla gola.
«Micheal!» urlo con tutta la voce che ho, fino quasi a farmi male.
«Ah stai calma»
Mi volto di scatto verso la nonna, ancora lì, ferma, con quel sorriso sulle labbra e le mani intrecciate.
«Ashton, per favore, potresti andare dall'altra ragazza pietrificata?» si rivolge al riccio con dolcezza. Lui annuisce, completamente inespressivo, e si avvicina a Mali.
«Che cazzo vuoi farle?» urla Calum, scurrile come sempre.
Ashton sfiora il volto di Mali e, esattamente com'era successo a mio fratello, il suo corpo si sgretola, diventando polvere. Si avvicina a Brian, immobile vicino a me, e fa lo stesso. La sua polvere mi ricopre i piedi. Poi, come se non fosse successo nulla, torna indietro dalla nonna e si posizione al suo fianco. Sembra annoiato.
«Ti uccido, Irwin!» sibila Calum, allontanandosi dal muro ma la risata di Prince lo fa fermare.
«Calmati Hood.» fa un cenno con la mano, ridendo «Ma possiamo smetterla con questi nomi? Mi viene da ridere solo nel pronunciarli» ci supplica, e io non riesco a capire nulla. È come quando ti ritrovi davanti ad un argomento che non riesci a capire, e continui a rileggere più volte, ma quelle righe ti sembrano incomprensibili, senza significato.
Gli occhi di Prince si incontrano per la prima volta con quelli di Luke, che rabbrividisce, ancora accanto a me.
«Deneb, che piacere rivederti. Sei sempre in mezzo al cazzo» il suo sorriso si incrina, e una vena sul collo comincia a pulsare.
Strabuzzo gli occhi nel sentire nonna essere così volgare. Credo di non averla mai sentita imprecare in tutta la mia vita.
«Nonna, cosa sta succedendo?» chiedo, esausta e nervosa.
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Stars Align// Calum Hood
Fanfiction"Mi volto e caccio un urlo: davanti a me ci sono io. Ovvero, il mio corpo, che si sta toccando i capelli, i vestiti, che si guarda le mani. Io faccio lo stesso: mani grandi, dita lunghe, carnagione olivastra. Mi tocco la testa e, con orrore, realizz...