Two - Telephone

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Siamo seduti su degli sgabelli vicino al bancone in legno, lucidato alla perfezione che quasi riusciresti a specchiarti. Da quel poco che ho capito, Jack e Sonny sono amici di vecchia data ma erano anni che non si vedevano a causa del trasferimento in Germania del moro.

«Come mai sei tornato adesso?» chiede curioso Jack prima di portarsi alle labbra il bicchiere di birra chiara.

«Diciamo che avevo bisogno di tornare a casa e ho colto l'occasione dando una mano a Brook con l'apertura del locale.» corrugo la fronte quando sento pronunciare quel nome, ho come la sensazione di averlo già sentito da un'altra parte, mi volto verso Jack che per poco non affoga con la birra.

«Quel Brook?» chiede passandosi poi il dorso della mano sulle labbra eliminando la schiuma in eccesso, Sonny si limita ad annuire con la testa sorridendo appena. Le labbra carnose e chiare incorniciano alla perfezione i denti bianchi ritrovandomi a fissare tale bellezza senza rendermene conto.

«Terra chiama Andy! Terra chiama Andy!» mi richiama Mikey, alzando leggermente il tono della voce, mentre mi sventola una mano davanti al viso. Mi risveglio dai miei pensieri posando lo sguardo su tutti i presenti intorno a me, vedo Sonny mordersi appena il labbro inferiore cercando di nascondere un sorriso spontaneo. Che cosa non gli farei a quelle labbra - penso.

Ripigliati Andy.

La serata passa velocemente, sblocco il cellulare notando che sono da poco scattate le due di notte ed è in quel momento che mi ricordo della giornata pesante che mi aspetta tra poche ore.

«Jack penso sia meglio andare.» dico poggiando una mano sulla spalla dell'irlandese che parla animatamente con Mikey ed un altro ragazzo appena conosciuto, nell'attesa di una risposta da parte del mio amico vago con lo sguardo perlustrando tutta la sala incrociando poi lo sguardo di Brook. Sono passati anni ma non è cambiato di una virgola, tranne per i capelli, l'ultima volta che l'ho visto portava una cresta di colore biondo platino mentre, adesso, sono tornati al suo colore naturale e tiene il ciuffo tirato su. I suoi occhi verdi incrociano i miei e mi regala un sorriso un po' incerto, lo risaluto con un cenno della testa mentre gli sorrido.

Jack saluta il ragazzo misterioso così ci incamminiamo verso l'uscita, ormai la maggior parte delle persone se ne sono andate, l'aria esterna è più fredda rispetto a qualche ora fa e ciò provoca dei brividi che si propagano per tutto il mio corpo. Sia Jack che Mikey salutano Sonny per poi dirigersi verso casa, cosa che sto per fare anche io prima di venire bloccato dal moro che circonda con una mano il mio braccio facendomi voltare verso di lui.

«Che c'è?» chiedo confuso scrutando ogni centimetro del suo viso soffermandomi in particolare sui suoi occhi. Percepisco una mano scivolare all'interno della tasca posteriore dei miei jeans, deglutisco nervoso non riuscendo a capire fino a dove vuole arrivare e poi, con un'espressione fiera, mi mostra il mio cellulare.

«Sbloccalo.» corrugo la fronte ancora incapace di dare una risposta al suo comportamento, Sonny sbuffa distogliendo per qualche secondo lo sguardo per poi tornare a guardarmi.

«Ti sto chiedendo di sbloccarmi il telefono perché voglio lasciarti il mio numero, è tanto difficile da capire?» sbotta Sonny per poi sorridermi, mi mordo l'interno guancia prima di inserire il codice di blocco del telefono per poi restituirglielo, digita velocemente il numero per poi porgermelo. Gli sorrido e mi incammino verso casa.

«Mi scriverai?» grida attirando la mia attenzione affinché mi giri nuovamente a guardarlo. Entrambe le sue mani sono dentro le tasche dei pantaloni mentre si dondola lentamente sui talloni.

«Forse.» rispondo, lo saluto definitivamente con un cenno della mano per poi tornare sui miei passi.

Forelsket // Randy // (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora