Eighteen - Photograph

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«Perché dici così Rye?» chiedo leggermente scosso dall'affermazione fatta poco prima.

«Perché semplicemente non sappiamo cosa potrebbe accaderci il giorno dopo, non siamo in grado di prevedere il futuro.» sposta lo sguardo per puntarlo verso l'orizzonte dove il sole sta iniziando a calare.

«Hai ragione, ma penso sarebbe meglio godersi il momento senza pensare al futuro.» Rye si limita ad annuire alla mia affermazione facendo calare il silenzio.

«Posso abbracciarti?» mi chiede titubante tornando a guardarmi, un sorriso nasce sul mio viso mentre scosto il suo braccio per potermi accoccolare sul suo petto.
Gli stringo il fianco sinistro con il braccio, avvicinandolo leggermente a me mentre la sua mano finisce tra i miei capelli che prende ad accarezzare dolcemente lasciandomi ogni tanto qualche bacio sulla fronte.
Dopo anni ho finalmente trovato il mio posto nel mondo, tra le sue braccia.

Rimaniamo in quella posizione per un tempo che non riuscirei a quantificare in religioso silenzio, che viene poi interrotto da Rye.

«Guarda come è bello il sole adesso.» alziamo entrambi il busto mettendoci seduti, posa la sua mano sul mio fianco e il mio corpo si riempie di brividi. Volgo il mio sguardo all'orizzonte, dove il sole combacia con il mare e il cielo si è colorato di arancione con alcune sfumature rosse. Mi mordo l'interno guancia per evitare di sorridere come un ebete, mi sento proprio al settimo cielo in questo momento guardando un semplice tramonto in sua compagnia.
Sento un rumore, come un "click" di una fotocamera, così mi volto trovandolo intento a farmi una foto.

«Perdonami, non ho resistito e, in più, volevo un piccolo ricordo.» mi confessa mentre le sue guance si tingono di rosa. Estraggo così il telefono dalla tasca aprendo la fotocamera per scattargli una foto, apro poi la galleria per riguardarla.

«Sei carino quando ti tocchi i denti con la lingua.» dico alzando lo sguardo dallo schermo per guardarlo, ne approfitta per scattarmi l'ennesima foto.
Apro nuovamente la fotocamera alzando poi il braccio in alto, mi avvicino ancora di più a lui ed inizio a scattare foto senza sosta.

«Così adesso abbiamo delle foto dove siamo insieme.» dico riponendo poi il telefono in tasca.

«Le nostre prime foto insieme.» replica.

«Le prime di una lingua serie.» affermo convinto.
Rye accenna un sorriso prima di avvicinare a sé il borsone estraendo una busta piena di tramezzini.

«Spero ti piacciano con il prosciutto e il formaggio, avevo solo quello in casa.»

«Vanno benissimo, anche perché sto morendo di fame.» rispondo scatenando così la sua risata.

**

Dopo aver cenato ci siamo stesi sul telo per guardare le stelle, abbiamo acceso una piccola torcia da campeggio che Rye ha portato con sé rendendo l'atmosfera più intima. Mi sono accoccolato nuovamente sul suo petto mentre mi spiegava tutte le stelle e le varie costellazioni presenti nel cielo.
Nella spiaggia siamo rimasti soltanto noi due, la temperatura è calata e il mio corpo ne sta risentendo, Rye sembra accorgersene poiché mi circonda le spalle con un braccio avvicinandomi al suo corpo.

«Forse è il caso di rincasare, non vorrei ti ammalassi.» mi riferisce accarezzandomi la guancia portandomi così a puntare i miei occhi nei suoi.

Pochissimi centimetri, se non millimetri, dividono i nostri visi e nonostante la poca luce che ci circonda riesco a vedere i suoi occhi illuminarsi mentre mi osserva attentamente le labbra che sto torturando con i miei denti. Allungo la mia mano sul suo viso, scostandogli un ciuffo che gli è ricaduto sugli occhi, per poi accarezzare dolcemente ogni centimetro della sua pelle morbida. Rye sussulta al mio tocco, rimaniamo in quella posizione per altri interminabili secondi, fino a quando lui sembra risvegliarsi dal suo stato di trance allontanandosi da me, lasciandomi con l'amaro in bocca. Avrei davvero voluto sentire le sue labbra sopra le mie.

Recuperiamo le nostre cose per fare ritorno all'auto in completo silenzio, mi stringo all'interno del maglione mentre Rye inveisce contro il riscaldamento dell'auto. Nonostante sia ormai fine aprile, la sera le temperature non accennano ad alzarsi nemmeno un po'.
Il calduccio del riscaldamento si propaga all'interno dell'abitacolo, scaldandomi, così Rye mette finalmente in moto immettendosi nella strada principale, pronto per fare ritorno verso casa.

Siamo in viaggio da quasi due ore, alla fine quel silenzio imbarazzante ci ha abbandonati lasciando spazio alle nostre risate che si fondevano insieme, nei momenti vuoti riguardavo le varie foto che avevamo scattato qualche ora prima, rimanendo incantato su quella che avevo fatto a Rye. Era seduto di fronte a me, le ginocchia portate al petto dove si appoggiavano le braccia, gli occhi leggermente socchiusi mentre un enorme sorriso campeggiava sul suo viso. Un piccolo, quasi insignificante particolare di quel sorriso mi aveva fatto impazzire, la lingua che batteva contro i denti che rendeva il tutto ancora più dolce. La radio manda una delle mie canzoni preferite di Lauv, mi avvicino allo stereo alzando il volume ed iniziando a canticchiare senza badare allo sguardo di Rye.

"I don't know what it is but I got that feeling

Waking up in this bed next to you swear the room

Yeah it got no ceiling

If we lay, let the day just pass us by"

La sua mano si posa sul mio ginocchio, con il palmo rivolto verso l'alto, ed io non ci penso due volte afferrandogliela mentre mi volto nella sua direzione osservando ogni dettaglio di lui. Ha lo sguardo rivolto verso la strada, si passa la lingua sulle labbra per poi voltarsi verso di me rallentando la velocità dell'auto. Mi perdo nei suoi occhi mentre la sua presa sulla mia mano si intensifica e apre la bocca per dire qualcosa, o meglio per canticchiare.

"I knew from the first time, I'd stay for a long time cause

I like me better when

I like me better when I'm with you"

Sorride mordendosi appena il labbro inferiore per riportare nuovamente lo sguardo sulla strada, lasciandomi completamente spiazzato da quelle parole, la sua mano non accenna però a sciogliersi dalla mia. Poso i miei occhi sul paesaggio che sfreccia veloce dal finestrino dell'auto mentre le immagini della situazione accaduta poco prima non abbandonano la mia mente.

Forelsket // Randy // (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora