Sono seduto ad uno dei tanti tavoli che si trovano nella biblioteca della mia facoltà, sto schematizzando ciò che dovrò poi studiare per l'esame che mi aspetta tra due settimane. Un sacco di penne colorate sono sparse sulla superficie in legno, ho sempre pensato che usare molti colori mi aiutasse a ricordare ciò che stavo studiando, apro la penna color verde acqua pronto a schematizzare l'ultimo argomento quando il mio cellulare vibra all'interno della tasca dei miei pantaloni, lo prendo sbloccandolo notando la notifica di un nuovo messaggio.
"Sono due settimane che aspetto un tuo messaggio, Fowler."
Corrugo la fronte guardandomi intorno, come se il mittente di tale messaggio si trovasse vicino a me, accantono momentaneamente lo studio concentrandomi su questo messaggio.
"Chi sei? E come hai fatto ad avere il mio numero?"
Invio la risposta che viene visualizzata all'istante e dopo pochi secondi mi arriva un nuovo messaggio.
"Sono Sonny e potrei aver assillato qualcuno di tua conoscenza per farmelo dare."
So per certo che Jack glielo ha dato senza troppi convenevoli, quello stupido irlandese - penso.
"Sono stato occupato, perdonami."
Non ci credo nemmeno io alla risposta che gli ho appena dato ma al momento non avevo altre scuse da dire.
"Allora liberati per questa sera, passo a prenderti intorno alle nove 😏"
Visualizzo il messaggio riponendo poi il telefono nella tasca, cerco di concentrarmi sull'argomento che avevo abbandonato poco prima con scarsi risultati così metto tutto all'interno della tracolla uscendo poi dalla biblioteca.
Controllo l'ora notando che sono le quattro del pomeriggio, salgo sull'autobus che mi porterà al centro commerciale più vicino dove è presente una delle librerie più fornite che io conosca. Inserisco le cuffie nelle orecchie godendomi il viaggio con in sottofondo 3:15 di Bazzi.
**Scendo dall'autobus dirigendomi a passo spedito verso la libreria che si trova infondo al lungo corridoio contornato da vetrine luminose, durante il tragitto mi fermo ad osservare la vetrina del negozio di musica che si trova lì vicino. Mi sono innamorato di una tracolla per chitarra, il disegno che la ricopre interamente è la "Notte Stellata" di Van Gogh, e penso si abbini bene alla mia chitarra acustica. Scuoto la testa abbandonando il pensiero di poterla acquistare tornando su i miei passi in direzione della libreria, entro dentro e mi dirigo verso il reparto psicologia dove perdo la cognizione del tempo, uscendo di lì dopo quasi un'ora e mezza.
Alla fine ho acquistato un libro che ormai puntavo da qualche mese, si intitola "Pensieri lenti e veloci" scritto da Daniel Kahneman. L'argomento trattato è come l'essere umano sia convinto che ogni decisione che prende non sia condizionata da niente e nessuno ma Kahneman ci fa capire come, in realtà, siamo condizionati e di quanto sia facile cadere in errore senza nemmeno rendersene conto.
Pago fiero del nuovo libro che si aggiungerà alla mia lunga collezione, controllo nuovamente l'ora rendermi conto che se non mi muovo arriverò tardi a casa e di conseguenza farò aspettare Sonny. Non mi sono mai piaciuti particolarmente i ritardatari, lo ritengo un gesto irrispettoso verso l'altra persona. Mi incammino verso l'uscita del centro commerciale ma la voglia di scoprire cosa si nasconde all'interno delle pagine del libro mi porta a prenderlo tra le mani iniziando a leggere le prime righe.
Sto girando, penso la quarta pagina, quando qualcuno mi viene completamente addosso facendomi cadere il libro dalle mani seguito dalla tracolla che portavo sulla spalla. Recupero il libro per poi avvicinarmi alla tracolla, i miei occhi entrano in contatto con due occhi scuri, all'interno di essi scorgo qualcosa di strano che mi fa rabbrividire. Il suo sguardo segue il mio senza mai staccarsi, recuperiamo entrambi le rispettive borse alzandoci dal pavimento.
Dello scontro non ricordo molto, solo un particolare: i suoi occhi scuri, che possono sembrare insignificanti per molti, creano scompiglio dentro di me.«Guarda dove vai la prossima volta.» sbotta incazzato prima di darmi le spalle tirandosi su il cappuccio della felpa nera, sul retro è ricamato un enorme punto interrogativo di colore bianco, riprende poi a correre appoggiando la tracolla sulla spalla.
Sto per uscire quando due poliziotti mi fermano, hanno entrambi il respiro affannato come se fossero reduci da una corsa.«Ha per caso visto un ragazzo correre che indossava una felpa con un punto interrogativo?» mi chiede il poliziotto più vecchio, un groppo si forma all'interno della mia gola non dandomi la possibilità di rispondere per qualche secondo.
«No agente, mi dispiace non poterla aiutare.» rispondo di getto meravigliandomi delle parole uscite dalla mia bocca, i due mi ringraziano continuando la loro ricerca. Mi volto puntando il mio sguardo nel punto in cui prima mi sono scontrato con il fuggitivo e un pensiero si impadronisce della mia mente:
Voglio scoprire chi è.
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Forelsket // Randy // (SOSPESA)
Fiksi PenggemarAndy sta camminando tranquillamente per i corridoi del centro commerciale, è appena uscito dalla libreria dove ha acquistato l'ennesimo libro di psicologia e, non riuscendo a resistere, sta già leggendo le prime pagine quando una persona gli viene a...