E le cose stavano andando bene, dannatamente bene.
Danny era arrivato a non sentire, quasi, la potenza dei colpi che gli venivano sferrati quando combatteva contro i fantasmi.
Andava meglio a scuola, perché riusciva ad incanalare al meglio tutte le energie che conservava quando stava con Dash.
Si era avvicinato molto ai suoi genitori che non facevano che dirgli quanto fossero fieri di lui e della forza che aveva mostrato nel dichiararsi, non riconosceva neanche la sua vita, in sintesi.
Per Dash era tutta un'altra cosa.
A scuola le cose erano sempre più difficili da nascondere, perché sentiva il forte bisogno di stringere quel ragazzo minuto contro il suo petto non appena lo vedeva. Aveva bisogno di baciarlo, di sussurrargli all'orecchio quanto lo amasse, quanto fosse felice di averlo nella sua vita.
Quando prendeva ripetizioni da Jazz, Danny stava comodamente seduto sulle sue gambe e, nonostante ci mettesse tutta la buona volontà di questo mondo, non riusciva davvero a concentrarsi.
Danny stava distruggendo ogni sua, già limitata, facoltà mentale, ma la cosa non riusciva a fargli nessuna paura. Era come un tossicodipendente alla disperata ricerca della sua droga più dolce.
A casa, invece, era tutto perfetto.
I loro genitori erano diventati grandi amici, così come Star e Jazz e non facevano che invitarsi reciprocamente a cena, non facevano che voler stare insieme anche loro, permettendo ad entrambi di prendere il meglio della loro relazione crescente.
Era un venerdì sera e Danny era pigramente disteso sulle gambe di Dash,seduto sul divano della propria casa, mentre il biondo gli accarezzava dolcemente i capelli e parlavano di cose di poco conto, mentre la TV accesa continuava a parlare a vanvera senza che loro la ascoltassero. Star e Jazz erano sedute ai piedi del divano e stavano parlando di un nuovo ragazzo arrivato da poco a scuola che sembrava piacere davvero tanto alla rossa, ed i loro genitori erano in cucina a farsi i fatti loro ed a ridere spensieratamente di tanto in tanto.
C'era un'aria di casa, di serenità.
<<Dovremmo fare qualcosa insieme, domani.>> propose ad un certo punto Star con un sorriso da parte a parte, uno di quelli che solo lei sapeva donare. <<Non mi sembra male come idea.>> acconsentì la rossa.
Danny si limitò a scrollare le spalle con aria annoiata e Dash adorava quell'espressione.
Era quella che metteva su quando non poteva dire di essere completamente d'accordo, in quanto qualcosa lo frenava.
Dash sapeva perfettamente cosa lo Frenasse. Nonostante non amasse quando il suo ragazzo cercava di mettersi al secondo posto, apprezzava che il moro non gli facesse una colpa perché non potevano stare insieme in pubblico. Amity Park era una città piccola, le voci giravano e se fossero circolate troppo in fretta Dash avrebbe dovuto abbandonare la squadra di football. Quindi niente borsa di studio per il college.
<<Potremmo andare nella casa sul lago appena fuori città. >> propose il biondo tirandosi addosso il proprio ragazzo.
Danny avrebbe davvero voluto accettare, ma non poteva allontanarsi troppo da Amity Park. Jazz lo sapeva. Danny Phantom era sempre reperibile, purtroppo.
<<E se invece rimanessimo in casa a guardare qualche serie TV?>> chiese, infatti, cercando di celare la delusione che lui stesso aveva dovuto crearsi.
<<Ma lo abbiamo fatto sabato scorso!>> protestò la ragazza bionda. Anche Dash sembrava in accordo. <<Lo so, ma non vorrei dover rischiare che ci veda qualcuno...>> sussurrò il moro. <<Appunto andremo fuori città.>> s'impuntò il ragazzo più grande. E Danny non sapeva davvero come sfuggire da quella cavolo di situazione senza dover ferire i sentimenti di qualcuno.
<<Io penso che qualche giorno di vacanza non possa che farci bene! Cosa vuoi che succeda se rimaniamo un giorno fuori casa?!>> rispose Jazz cercando di convincerlo.
Ma Danny era già convinto. Cercava, anzi, la scusa che lo Frenasse in modo da non dover andare.
In fin dei conti, però, cosa poteva andare storto se per una volta tanto non avesse risposto alle chiamate d'aiuto? Sarebbe stato per poco tempo.
<<Dovremmo invitare anche Paulina e Kwan. E perché no, anche Tucker e Sam.>> propose Star.
<<Hai intenzione di mettere Sam, Jazz e Paulina nella stessa stanza? Davvero? Vuoi che ci radano al suolo la casa? >> protestò il biondo che non aveva troppa voglia di dichiararsi ai suoi amici che non sembravano certo entusiasti delle loro nuove frequentazioni.
<<Prima o poi dovranno saperlo!>> rispose Star facendo alzare gli occhi del fratello al cielo.
<<Se anche la prendessero male, Paulina non rimarrebbe viva abbastanza a lungo per poterlo raccontare.>> buttò lì Danny scatenando una piccola risata generale.
Lo sapevano tutti quanto Sam e Paulina Si odiassero. E Non aveva certo voglia di passare il fine settimana a sentir parlare di quanto fosse sodo il culo di Danny Phantom. Di quanto quella tutina potesse stargli bene. Di quanto gli brillassero gli occhi mentre combatteva.
Non da Paulina, almeno.
<<Invitiamo solo Tucker e Sam, allora.>> propose ancora Star. Era palese che non volesse passare il finesettimana a fare la candela fra i due piccioncini. <<E vada per invitare solo il Techno-nerd e la stramba.>> disse Dash guadagnandosi un'occhiata obliqua dal suo ragazzo. <<Oh andiamo! È abitudine! Ti ho chiamato perdente ieri e non te la sei presa!>> Danny scosse la testa e scese dalle sue gambe per poter mandare un messaggio ai suoi amici. Avrebbe avuto una voce da togliere alla lista di bugie da raccontare.
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Mine ~ Danny Phantom
FanfictionPUÒ ESSERE LETTO COME UN LIBRO ORIGINALE, MA IN REALTÀ PARLA DI UN CARTOON FANTASTICO: DANNY PHANTOM! Danny è un ragazzo normale con un segreto anormale. Non gli piace la scuola, adora i videogame ed uscire con gli amici. Ama la sua famiglia, sopr...