Danny si svegliò a causa di un raggio di sole prepotente che gli batteva sul viso, si tirò su e si stropicciò gli occhi, era la mattina di Natale.
Sentí che, invece della solita repulsione che provava per le feste, uno strano calore saliva dal suo stomaco fino al petto.
Sorrise, accogliendo quel nuovo natale come un caro amico che non vedeva da tempo remoto e si alzò velocemente, correndo verso il bagno per prepararsi.
Era la vigilia di Natale.
A pranzo avrebbe dovuto tenere un discorso al municipio e per cena, Dash e la sua famiglia sarebbero arrivati a casa sua per poter festeggiare tutti insieme.
Uscito dal bagno, i suoi occhi si posarono su quel letto che era rimasto vuoto per otto anni, accanto al suo, in ricordo di una persona che probabilmente non sarebbe mai più tornata. Ma quel giorno, quel letto era pieno e la stanza inondata dal profumo di quella persona che invece, alla faccia di tutti i maligni, era tornata eccome.
Danny si piegò su di lui e gli lasciò un tenero bacio sulla tempia, ottenendo un mugolio infastidito in risposta, che lo fece ridere divertito.
Dan non era cambiato. Era rimasto una certezza.
<<Ma che cavolo hai da ridere di prima mattina?! >> si lamentò, lanciandogli addosso un cuscino.
<<Sei buffo quando dormi con la bocca aperta.>> disse con un sorriso enorme. Era buffo senza tutti quei tubi di cui era sommerso, fino a qualche giorno prima.
<<Vaffanculo.>> gli rispose il maggiore, tirandosi su ed occupando il bagno, mentre il fretello cercava i vestiti adatti all'occasione.
Fu veloce ad indossare il completo elegante e rise di sé stesso, guardandosi nello specchio. Quello non era proprio il suo stile, in effetti.
<<Sembri un pinguino con un palo su per il culo.>> gli disse Dan, che era appena uscito dal bagno e si era appoggiato all'armadio, guardandolo con le braccia incrociate ed un sopracciglio alzato.
Danny si fermò a guardarlo per un attimo, compiaciuto.
Aveva i capelli arruffati ed indossava una canottiera stretta sul pantalone del pigiama di pile, che non faceva che mettere in risalto i muscoli che stavano diventando sempre più gonfi.
Presto sarebbe diventato il ragazzo più sexy della scuola, dopo Dash ovviamente, ne era certo.
<<E tu sembri un morto che cammina. Muoviti ed infilati quel coso.>> disse indicando con un gesto della testa, il completo uguale al suo, che gli aveva lasciato sul letto.
<<Io quel coso non lo metto.>> s'impuntò l'altro. Danny scosse la testa, fra l'esasperato ed il divertito. <<Allora affronterai l'ira di nostra madre, da solo. Oggi voglio fare il bravo.>> disse finendo di annodare la cravatta e spostandosi dallo specchio, mentre suo fratello si fiondava sul suo completo che, tutto d'un tratto, gli piaceva.
Danny scese al piano di sotto, ridendo mentre Dan rimaneva in camera a prepararsi.
Non amava i completi, non aveva mai amato l'eleganza, preferiva di gran lunga la comodità, ma Maddie arrabbiata era pericolosa.
Tuttavia, si rifiutò d'indossare la cravatta, non voleva rinunciare a tutti i suoi principi di comodità.
Si sedette sul letto per indossare le scarpe, ma l'occhio gli cadde su una foto adagiata sul comodino di Danny.
Erano loro, da bambini, durante l'ultimo natale che avevano passato insieme. Accarezzò l'immagine di suo fratello sul vetro e sorrise con dolcezza nel ricordare i tempi in cui non doveva portare il peso del mondo sulle spalle.
Per Dan era diventato difficile fare finta di niente. Si sentiva fuori luogo, in dietro.
Era come se, per lui, il tempo si fosse fermato otto anni prima.
La maggior parte delle volte non sapeva neanche di che cosa gli altri parlassero, non sapeva correre dietro tutti quei discorsi che, per lui, non avevano il minimo senso.
Si sentiva fuori posto.
L'unica cosa che lo spingeva a continuare a provarci era Danny. Era quella persona che gli dava la forza e la voglia di recuperare quello che si era perso e di vivere fino in fondo.
Danny, che lo aveva sempre aspettato, che era morto con lui e resuscitato, ma che, nonostante tutto, aveva continuato a camminare, anche se lentamente.
Non camminavano più di pari passo, Danny era comunque più avanti di lui, nonostante si fermasse ad aspettarlo.
Stava per rimettere la foto al proprio posto, ma dei fogli gli caddero sulle gambe, non appena la cornice si aprí.
Su ogni foglio era scritta in alto la data di natale, con anni differenti.
Aprí quella dell'anno prima e trattenne il fiato.
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Mine ~ Danny Phantom
FanfictionPUÒ ESSERE LETTO COME UN LIBRO ORIGINALE, MA IN REALTÀ PARLA DI UN CARTOON FANTASTICO: DANNY PHANTOM! Danny è un ragazzo normale con un segreto anormale. Non gli piace la scuola, adora i videogame ed uscire con gli amici. Ama la sua famiglia, sopr...