Capitolo 7

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Dopo quel piccolo inconveniente, la serata era passata tranquilla. I ragazzi avevano seppellito le asce da guerra ed ora giocavano a non ho mai in cerchio con una bottiglia di whiskey al centro e tante altre vuote sparse in giro per il soggiorno, insieme a qualche sacchetto di patatine, caramelle ed altre cose non chiaramente identificabili.
Danny aveva ormai le guance rosse e gli occhi lucidi, non riusciva a smettere di ridere e Dash, di rimando non riusciva a smettere di guardarlo imbambolato. Non avrebbe mai potuto immaginare che quel ragazzo sarebbe diventato la ragione del suo stesso sorriso.
Non avrebbe mai potuto immaginare che da quel sorriso sincero potessero dipendere le sue giornate.
E non riusciva a capacitarsi di poter dire che quello spettacolo fosse davvero suo.
Gli altri erano più o meno nelle stesse condizioni di Danny, quindi non sembravano notare troppo lo stato d'animo del biondo ed andava bene così. Dash aveva ammesso a sé stesso di essere innamorato qualche mese prima, non era quello il problema.
Il problema era non poter avere l'occasione di dire a tutti che fossero occupati. Il problema era vivere con la costante paura che qualcuno migliore di lui potesse portargli via la sua personale fetta di felicità senza neanche saperlo. Il problema era non poter camminare mano nella mano davanti a tutti.
Fu l'istinto, alimentato dall'alcol, che lo spinse a prendere una decisione tanto stupida quanto giusta, in quel momento.
Prese il suo telefono e tirò Danny contro il suo petto dandogli un tenero bacio e scattando una foto.
Il moro non sembrò prenderla troppo male e arrivò a rubargli lui stesso il telefono dalle mani per poterne fare altre. Meglio per Dash, avrebbe scelto la migliore.
Ad ogni modo il moro si stufò ben presto e si alzò per andare ad accendere la musica e per potersi godere meglio la sensazione di essere brillo per la prima volta nella sua vita. Dash non perse tempo e, preso da un moto di coraggio, decise di postare la foto su Instagram, dove tutti avrebbero potuto vederla, aggiungendo una di quelle didascalie zuccherose che neanche una dodicenne alla prima cotta.
Soddisfatto, mise via il telefono, proprio in tempo per vedere Danny che tornava barcollando con una sigaretta accesa in bocca.
<<Pensavo che fumassi solo quando sei nervoso.>> lo riprese Dash offrendogli uno sguardo obliquio e il moro alzò le spalle. <<Fino a prova contraria non lo sai se sono nervoso o meno.>> rispose di rimando senza neanche guardarlo in faccia. <<A quanto pare, allora, non sto facendo bene il mio lavoro di fidanzato, vita mia, lasciami rimediare.>> detto questo afferrò il suo viso cominciando a baciarlo e togliendogli tutto il fiato dai polmoni. Okay, forse quello era meglio della sigaretta. Sigaretta che Jazz non aveva esitato a salvare guadagnandosi un'occhiataccia dal fratello minore.
<<A pensarci qualche settimana fa, avrei preso come folle chiunque mi avesse detto qualcosa di simile. Ma voi, ragazzi, state davvero bene insieme!>> disse Tucker tutto elettrizzato.
<<Grazie, amico. È bello sapere che esiste ancora qualcuno che approva.>> disse Danny in modo ironico chiaramente rivolto a Sam. Ma la ragazza decise, saggiamente, di non rispondere.
L'atmosfera, tuttavia, ormai era rovinata, quindi Jazz e Star si affrettarono a raccogliere bottiglie e schifezze varie lasciate in giro per il soggiorno e spedirono tutti a letto come due brave mamme iperprotettive.
I ragazzi accettarono di buon grado la condizione, decidendo semplicemente di scambiarsi la buonanotte ed andare a letto, crollando non appena toccato o il matarasso.

Il giorno dopo fu Danny il primo a svegliarsi. Dash dormiva a pancia in giù stringendo un cuscino e tenendo una mano tesa verso di lui. Il moro non poté che provare un enorme senso di tenerezza e di orgoglio, quindi gli lasciò un bacio sulla fronte e si alzò per poter andare in bagno a darsi una sciacquata.
Non era abituato a bere, doveva rimanere costantemente vigile per poter controllare la situazione, né tantomeno era abituato a passare una notte tranquilla al fianco della persona che amava.
Si sentiva davvero soddisfatto, felice si sentiva invincibile, era come se nessuno potesse più buttarlo giù. Uscì dal bagno con un asciugamano stretto sulla vita e si avviò verso il letto per poter prendere i suoi vestiti, ma prima prese il suo telefono per poter controllare i messaggi dei suoi genitori, ignorati dalla sera prima.
Di certo non immaginava di trovare il suo profilo Instagram completamente intasato da nuovi followers, messaggi e mi piace.
La sua attenzione, tuttavia, venne catturata da un tag. Infondo non era normale per lui ricevere quel tipo di notifiche senza preavviso, non era mai stato troppo popolare.
Quando scoprì che apparteneva proprio al biondo rimase parecchio sorpreso ed, aprendo la notifica, il cuore gli saltò dritto in gola.
Dash aveva postato una foto fatta il giorno prima in cui lo teneva stretto al petto e gli lasciava un bacio sulla tempia, mentre lui sorrideva soddisfatto ad occhi chiusi. Sotto, la didascalia recitava : "All fair in love and war."
Danny dovette ricaricare più volte la pagina per potersi capacitare di ciò che il biondo aveva fatto.
Non riusciva a credere ai suoi occhi. Dash aveva deciso di rendere publica la loro relazione. Aveva deciso di mettergli un bel cartello al collo con su scritto "occupato" a lettere cubitali.
Appurato che non si trattava di un'allucinazione, un sorriso andò ad aprirsi sul suo viso e si morse il labbro inferiore nel cercare di trattenere una risatina, ma fallí miseramente.
Se Dash prima dormiva, ignorando completamente il mondo esterno, adesso i suoi occhi chiari erano aperti e vigili nello studiare l'espressione del proprio ragazzo.
<<Immagino di aver fatto una di quelle poche cose giuste che mi è concesso fare in vita mia.>> disse ironicamente mentre afferrava Danny da un polso e lo tirava sul suo petto per potergli lasciare un bacio sulla testa. <<Sei uno scemo.>> disse il moro per poi sbuffare divertito e Dash lo tirò per poterlo baciare. <<A me importa essere il tuo scemo.>> disse con tono ancora mezzo impastato mentre giocava con i suoi capelli scuri. <<Sul fatto che sei mio non ci piove.>> disse Danny con fierezza, quindi si mise a cavalcioni sul suo bacino trovando una sorpresa decisamente gradita.
Danny innarcò un sopracciglio e gli rivolse un sorriso ironico ed il biondo arrossì e sbuffò divertito. <<Non puoi pretendere che una bellezza come te saltelli mezzo nudo per casa e che non mi faccia effetto. >> disse per difendersi e strappando un'altra risata al moro che si abbassò a reclamare un altro bacio, mentre la sua mano andava ad esplorare l'interno dei pantaloni di Dash per afferrare saldamente la sua asta dura. <<Che stai facendo? >> chiese il biondo con un sospiro. <<Cerco di aiutarti, ma se tu non vuoi la smetto.>> disse l'altro facendo per togliere la mano e sorridendogli in modo abbastanza compiaciuto. Ma Dash fu più veloce e gli bloccò il polso, tenendolo fermo dov'era e scoccandogli un'occhiata abbastanza inviperita. <<Finisci ciò che hai iniziato, Fenton.>> disse abbastanza seccato dal suo comportamento, tuttavia Danny non se lo fece ripetere due volte e cominciò a pompare sulla sua asta con un ritmo regolare e tranquillo, per farlo abituare al contatto nuovo con una mano che non era la sua. Tuttavia ben presto si ritrovò a velocizzare le cose e Dash non sembrava essere troppo contrariato.
Vedere il suo viso che esprimeva tutto il piacere che stava provando, gli occhi serrati ed i denti stretti sul labbro inferiore, scatenarono anche dentro di lui un istinto che potesse rispondere a quello del compagno e, ben presto, si ritrovò con un'erezione dolorante in mezzo alle gambe.
Il biondo non si fece pregare di certo a riservargli lo stesso trattamento, quindi ben presto si ritrovarono l'uno a pompare sul membro dell'altro, cercando di trattenere i gemiti per evitare che gli altri occupanti della casa potessero sentirli.
Danny si sentiva davvero al limite. Era eccitato da far schifo e aveva le guance completamente rosse e gli occhi lucidi. Dash non era in condizioni migliori, con i capelli sfatti ed il viso sudato.
Tuttavia le sorprese per Danny non erano ancora finite, perché Dash smise di pompare sul suo membro per carezzare leggermente la sua entrata, facendolo scattare sull'attenti.
<<Posso?>> chiese il biondo, mentre gli baciava il collo per fare in modo che potesse rilassarsi, ottenendo subito il suo consenso.
Spinse un dito all'interno del compagno sentendolo irrigidirsi, ma la sensazione di bruciore durò relativamente poco, perché il biondo sapeva decisamente come usare quelle mani.
Mentre Danny ancora pompava sul suo membro, Dash spinse dentro un altro dito, facendogli buttare la testa in dietro per quanto gli piaceva.
Danny fu il primo a venire, Dash lo seguí a ruota poco dopo, sospirando di piacere, e tirandoselo contro subito dopo. <<Andiamo Baxter, che schifo!Mi hai appena masturbato con quella mano! >> sbottò il corvino cercando di tirarsi nuovamente a sedere. <<Appunto che è roba tua non dovrebbe farti schifo!>> disse divertito il biondo lasciandolo andare e seguendolo fino al bagno.
Danny era già nella doccia quando Dash si decise a raggiungerlo. <<Siamo arrivati a quel punto in cui possiamo fare tutto insieme?>> chiese ridendo il moro che intanto aveva acceso l'acqua e si era bagnato. Dash non aveva mai visto niente di più bello.
Il corpo di Danny era un spettacolo. La paella chiara, un lieve accenno di muscoli, la v dei fianchi, le gambe lunghe e non troppo sottili, la curva del suo sedere perfetto... Lo incantava.
Lo spinse contro il muro e lo baciò con passione, facendogli intrecciare le gambe dietro alla sua schiena. Il minore acconsentì a quel contatto di buon grado, ma le sue guance presero a bruciare spaventosamente, non era abituato a quello.
<<Come fai ad essere così bello anche quando sei imbarazzato, mh? >> chiese il biondo quasi ammaliato. <<Sei tu che mi vedi bello perché sei innamorato, in realtà non sono niente di speciale e lo sai bene.>> disse quello di rimando, rovinando completamente l'atmosfera e guadagnandosi una pacca su una natica, sulla quale andò a formarsi un bel segno rosso. <<Ahia! Ma sei impazzito?!>> urlò il minore dandogli un lieve colpo sul petto. <<Sciacquati la bocca prima di parlare del mio ragazzo, Fenton.>> disse il biondo lasciandolo andare per potersi bagnare a sua volta. <<Molto simpatico, Baxster, davvero.>> gli rispose il moro di rimando prima di uscire dalla doccia dopo essersi insaponato e Sciacquato.
Dash si fece un appunto mentale. Prima o poi avrebbe dovuto chiedergli da dove venivano fuori quei lividi se era da un bel po' di tempo che non permetteva a nessuno di sfiorarlo neanche con un dito.

Quando scesero di sotto per fare colazione, di certo non si aspettavano che proprio Tutti avessero capito quello che era appena successo in camera loro. Danny decise di non farci troppo caso e si sedette accanto a Jazz, mentre Dash appariva fin troppo compiaciuto della cosa.
Il biondo si sedette fra Danny e Star e non si fece nessun problema a riempirsi la tazza di latte e caffè per poi cominciare a mangiare come se tutti in quella camera non avessero lo sguardo puntato su di loro. Danny avrebbe voluto avere metà di quell'indifferenza, ma purtroppo la natura non era stata molto carina con lui sotto il punto di vista dell'autocontrollo o della dissimulazione.
<<Beh?! Avete intenzione di guardarci davvero per tutto il giorno?!>> sbottò mentre sbatteva sul tavolo il burro e le fette biscottate che teneva in mano. I ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere senza troppe cerimonie, con il risultato che riuscirono a farlo irritare ancora di più.
<<Davvero maturo da parte vostra.>> sibilò riprendendo a mangiare completamente rosso in viso. <<Sul serio ragazzi, avete capito, mi fa piacere, ma adesso Smettete di guardarlo o dovrò sopportare il suo malumore per tutta la giornata.>> disse Dash allungando una mano sulle sue spalle e tirandoselo leggermente contro. <<Scusa fratellino, ma noi ci eravamo giocati la scommessa e hanno decisament vinto Tucker e Jazz.>> disse Star scuotendo la testa divertita. <<Perché il mio migliore amico e mia sorella scommettono sulla mia vita sessuale?!>> sbottò il più piccolo ancora più paonazzo in viso. <<Perché possiamo farlo. Ed era abbastanza evidente dal modo in cui vi guardate, quindi congratulazioni, fratellino! Sei diventato un uomo a tutti gli effetti!>> lo prese in giro Jazz scompigliandogli i capelli e causando le risate di tutti gli occupanti della cucina, Dash Compreso questa volta. <<Andiamo amico, ridici su e basta!>> corse, più o meno, in suo soccorso Tucker.
Il moro si lasciò andare annuendo appena. Non voleva che si venisse a creare nuovamente una situazione invivibile, come quella del giorno prima, durante la quale sembrava che tutti volessero uccidere tutti.
Ad eccezione di Tucker, lui era sempre un po' il Jolly della situazione.
<<Parlando di cose serie... Dobbiamo tornare oggi a casa, non è vero? >> chiese il moro cercando disperatamente di cambiare discorso e facendo sbuffare gli altri occupanti della casa che glielo concessero.
<<Io dovrei essere a casa prima di cena.>> disse Sam visto che il discorso ormai era avviato. <<Saremo tutti a casa poco dopo pranzo, questasera io e Danny abbiamo un impegno a cena.>> disse il moro attirando su di sé gli occhi curiosi del suo ragazzo. <<Che cosa dobbiamo fare stasera??>> chiese incapace di trattenersi ma il biondo gli rivolse solo un grosso sorriso e gli baciò la fronte. <<È una sorpresa, amore.>> disse semplicemente scatenando un "Aw" generale da parte un po' di tutti. Danny decise di non insistere e, dopo avergli rubato un bacio a stampo, si alzò per poter riordinare la cucina insieme a Star, Jazz e Tucker.
Dash decise di salire di sopra per controllare il suo telefono che era stato dimenticato sul comodino, ma non aveva certo contato che Sam lo avrebbe seguito.
La ragazza si chiuse la porta dietro alle spalle, stile film horror, facendo sobbalzare il biondo.
<<Posso aiutarti?>> chiese quindi con tono esitante. Sam sospirò e si passò una mano fra i capelli a caschetto. <<Io... Volevo solo chiederti di non farlo soffrire. Lo vedo preso da te e beh... Lui non si merita di soffrire.>> disse scrollando le spalle ed abbassando lo sguardo di ghiaccio. Il biondo le sorrise e le mise una mano sulla spalla. <<Non lo farò, Sam. Te lo prometto.>> la rassicurò con uno di quei sorrisi che riuscivano a sciogliere qualunque ragazza. Ad eccezione di Sam, s'intende.
<<Ti conviene mantenere la parola. Divento parecchio vendicativa quando si parla dei miei migliori amici.>> disse con un ghigno sadico. Dash fu tentato di rabbrividire, ma non voleva davvero dargliela vinta, quindi si limitò a porgerle una mano in segno di pace. <<Amici?>> chiese con un sorriso. La mora guardò la mano, dubbiosa, per un po', poi decise di stringerla e sorrise a sua volta. <<Amici.>>

*ECCOCI QUA*
Scusate immensamente per il mio altrettanto immenso ritardo.
Ho avuto diversi sassolini nella scarpa da togliere in questo periodo, in oltre avevo troppe idee da riorganizzare.... quindi non ho potuto essere troppo presente. Spero che questo capitolo, tuttavia, basti a farmi perdonare!
Fatemi sapere cosa ne pensate con qualche commento o qualche stellina, come sempre!
Detto questo vi saluto!
Al prossimo capitolo! 👻

Mine ~ Danny Phantom Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora