La morte di un amore

1K 37 5
                                    

«Qual è la nostra destinazione?» Chiede Sigyn, perplessa mentre si accomoda su una delle postazioni al posto di comando ancora vuote della navicella. «Stiamo viaggiando da giorni, il popolo comincia ad essere sofferente.»
«Andremo sulla Terra.» Afferma il dio del tuono, con un minuto sorriso sul volto.
«Non vorrei suonare come un guastafeste...»
«Come al tuo solito d'altronde» Ridacchia Sigyn mentre osserva l'espressione infastidita del Dio dell'inganno, per poi fargli segno con la mano di continuare tra le risate generali.
«Prima di essere interrotto...» Prosegue Loki, facendo finta di sollevare gli occhi al cielo dopo aver fatto un occhiolino alla sua amata «volevo dire che trovo un po' azzardato trasferirci sulla Terra. Insomma ci sono moltissimi altri pianeti pronti ad accoglierci d'altronde." Dichiara, mentre sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Loki, sono passati anni da quell'episodio..." Afferma Thor, mentre si volta alle sue spalle per osservare la situazione generale all'interno della navicella. «E per di più il popolo ha bisogno di una casa, ora più che mai. Asgard continuerà a vivere solo nei nostri ricordi» Conclude, con un'espressione amara stampata sul volto.
«Non vorrei creare ulteriore caos.» Si sfiora la bocca con il pollice mentre è in atto di pensare.
«Fa un po' strano sentire il Dio del caos non voler commettere tale azione... dopotutto non è la prima volta che ci troviamo nei guai per colpa tua» Asserisce Thor, punzecchiandolo.
«Smettetela voi due.» Ordina Sigyn con voce autoritaria e alquanto seccata «certe volte vi comportate come dei bambini»
A quelle parole entrambi i fratelli si guardano negli occhi facendo spallucce.
«Ci recheremo sulla Terra e tutto andrà per il meglio, ti terrò a bada.» Prosegue, dando un bacio sulla guancia di Loki.
«Sei l'unica che riesce a farli stare zitti, finalmente un po' di pace!» Esclama Valkirya cercando di celare un'acuta risata.
«A ognuno il suo talento.» Dice Sigyn dando un cinque alla sua fedele compagna di avventure.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Dopo alcune ore di viaggio, la maggior parte delle persone si sta lasciando cullare dalle dolci ninnananne di Morfeo.
Thor è al comando della navicella, mentre Loki pazientemente mostra a Sigyn, dopo l'ennesima sua asfissiante richiesta, qualche suo incantesimo... tutto sembra procedere per il meglio quando ad un tratto la nave spaziale si ferma di colpo, facendo sobbalzare tutti quanti.
«Thor sei forse impazzito?» Esclama infastidito Loki
«Non è possibile...» Mormora Sigyn, la voce fa fatica ad uscire.
«Amore, cosa succede?» Domanda preoccupato Loki, mentre sorregge il suo corpo tremolante.
Thor di colpo indica a tutti i presenti il grande vetro di fronte a sé... una scena agghiacciante.
Una nave spaziale molto più considerevole di quella degli Asgardiani intralcia il loro cammino verso una nuova vita...
«E questo ora che diamine sarebbe?» Chiede Valkirya rivolgendosi verso Thor.
«Qualcosa mi dice che tutto ciò non porterà a nulla di buono.» Afferma il Dio del tuono.
Alcuni istanti dopo, tra il panico e il sentimento di estraniamento generale, un altro scossone fa cadere tutti al suolo.
"Loki, ho p-paura" Afferma la ragazza mentre si rannicchia vicino a lui.
«Ci sono io qui con...»
Ma ecco ad un tratto il suono di tanti spari e di urla disperate e colme di dolore.
Loki protegge la sua amata con il suo corpo, mentre cerca a tutti i costi un riparo.
Sigyn si guarda intorno, sul pavimento scorre il sangue di vittime innocenti, di padri, madri e figli che cadono al suolo privi di vita, come delle stupide marionette senza fili conduttori.
«Non lasciarmi» Sussurra spaventata la fanciulla.
«Mai» Loki le bacia la fronte, cercando di nascondere ai suoi occhi le sue imminenti paure.
Per qualche assurda ragione, in un lampo di secondo, l'assordante e amaro frastuono lascia posto a un gelido silenzio, una quiete quasi irreale... una tranquillità allarmante.
Sigyn osserva attentamente le sue mani trepidanti e ricoperte da minute ferite, Loki la tiene vicino a sè per un braccio, la sua presa è forte e la indolenzisce fastidiosamente.
La fanciulla teme di alzare gli occhi e di osservare intorno a sé. I suoi timpani sono ancora inoperosi a seguito delle bombe, riesce solo a percepire il battito del suo cuore che corre ad un ritmo incontrollato.
Ma non può scappare dal presente, non può fuggire dalla realtà, non oggi. Quando trova il coraggio di guardare, i suoi occhi diventano come vitrei, si sente sprofondare... la morte è giunta per il popolo di Asgard. Nessuno potrà raccontare cosa è accaduto e ciò che verrà.
«Gioite, state per morire per mano del sovrano dell'universo, Thanos» Una voce riecheggia all'interno della navicella mentre un grosso essere con un forza disumana, afferra Thor per la testa, aggredendolo.
In quell'istante Loki sobbalza, palesemente preoccupato. Sigyn lo guarda attentamente negli occhi, trasmettono disperazione e un velo crudele di rassegnazione.
«Credevi di potermi ingannare? Hai pensato seriamente potessi sfuggirmi?» Domanda retoricamente con tono divertito il titano rivolgendosi stranamente a Loki.
«Loki cosa sta accadendo?» Chiede Sigyn, straziata. Non riceve nessuna risposta.
«Avvicinatemi figli miei» Comanda Thanos, ponendo fine al massacro del popolo.
«Dammi il tesseract, ora.» Ordina, palesemente innervosito.
«Il tesseract, è stato distrutto su Asgard!» Urla la ragazza a pieni polmoni mentre tenta di fermare il pianto che è sul punto di nascere.
«Risparmia mio fratello e Syngn, solo allora sarà tuo.» Proclama Loki, con tono triste. In un istante, dopo aver disteso il braccio davanti a sé, con un incantesimo, fa comparire sulla sua mano il luminoso tesseract.
Di colpo Thanos getta il corpo ormai stanco e martoriato di Thor, il suo divertimento sadico può giungere al termine.
«Sei davvero il peggiore dei fratelli...» Sussurra Thor, tra un lamento e l'altro a seguito della ferita provocata dalla recente tortura.
«Mi dispiace.»
«Oh Loki» D'improvviso la ragazza cade in ginocchio a terra colta da troppe emozioni laceranti.
«Vi assicuro che il sole brillerà nuovamente su di noi.» Afferma Loki con affanno. «Ti amo Sigyn, perdonami.» Prosegue, a bassa voce.
«Il tuo ottimismo è esilarante, Asgardiano.» Ridacchia malvagiamente il titano.
«Non sono Asgardiano" Dichiara Loki con un palese atteggiamento di sfida mentre si inchina davanti a Thanos protraendogli il tesseract, l'oggetto della rovina.
«No Loki, non farlo.» Sussurra fievolmente Sigyn.
Immediatamente Thanos afferra il tesseract e lo distrugge, stringendo aspramente la gemma dello spazio nella sua poderosa mano per poi inserirla nel guanto, in quell'istante uno dei suoi seguaci comincia a parlare.
«La mia umile persona si inchina di fronte al tuo splendore, nessuno aveva mai avuta la forza di impugnare non una ma ben due gemme dell'infinito." Conclude.
«Ci sono altre gemme sulla Terra. Portatemele figli miei e non deludetemi.» Ordina quel mostro.
«Ehm, magari sulla Terra vi servirà una guida! Sono esperto in quella arena...» Interviene, improvvisamente Loki facendo raggelare il sangue della sua amata. «Fidati di me» Sussurra voltandosi di scatto, facendo tuttavia attenzione a non essere osservato.
«Soprattutto di esperienze fallimentari.» Dice il titano con espressione divertita.
«Io considero l'esperienza, esperienza» Dichiara, mentre si avvicina sempre di più a Thanos per riprendere la parola. «Io Loki, principe di Asgard..." fa una breve pausa, è assalito da pensieri tortuosi «figlio di Odino, legittimo re di Jounthnaim, dio dell'inganno. Porgo a te la mia, immortale, fedeltà.» Dopo un profondo respiro, con un abile illusione, un coltello compare nella sua mano e con un scatto fulmineo tenta di conficcarlo nel collo del titano ma, sfortunatamente la sua mossa viene ostacolata da Thanos stesso.
«Immortale? Dovresti scegliere le tue parole con più saggezza...» In quel momento il titano disarma Loki con la mano sinistra mentre con la destra afferra violentemente il collo del dio sollevandolo da terra, con l'intento di strangolarlo.
Nell'anima di Syngn niente si agita se non una tremenda e crudele paura, la paura di perdere l'amore della sua vita.
«NOOO, LASCIALO!» Urla. Le lacrime agli occhi. Un pianto di rabbia per la consapevolezza di essere impotente. È più volte strattonata mentre cerca di avvicinarsi per strappare il suo amato dalle mani di quel maledetto mietitore.
Thor cerca di fare lo stesso ma le sue mani sono intrappolate da gelide e forti catene e ogni suo suono viene ostacolato da un museruola di metallo. Ma i suoi occhi parlano, il dolore non si può nascondere.
Loki si dimena, cercando disperatamente ossigeno, ma invano. Ciò che lo fa soffrire più della mancanza di aria è vedere la sua amata osservarlo morire.
«Tu... non sarai mai... un dio» Mormora Loki esilmente, digrignando i denti. Ed ecco che Thanos con un gesto dirompente gli rompe il collo, il rumore prodotto dall'osso spezzato vibra nel cuore di Sygn che spedita, dopo essere sfuggita dalle mani di uno dei figli di Thanos, si avvicina al corpo ormai privo di vita di Loki, gettato lì pochi istanti prima da Thanos. Qualche goccia di sangue silenziosamente scivola dal naso cadendo sul suolo, gli occhi rossi sono ormai privi di vitalità, così come il suo cuore.
"Perché lo hai fatto? Perché mi hai abbandonata? Non meritavo forse una spiegazione, un addio? Mi hai lasciato da sola, per sempre. Io mi fidavo di te! Sei stato solo uno stupido egoista..." Pensa tra sé mentre fuori urla, dilaniata, le sue braccia stringono furenti il corpo ormai privo di vita di colui che con un semplice sorriso è stato in grado di migliorare la sua esistenza. Si sente soffocare mentre il volto, maltrattato da delle fluenti lacrime, si avvicina sempre di più alla sua bocca che ha da poco esalato l'ultimo respiro. Si sento fragile, così tanto che pensa che una piccola parola sbagliata possa ora mandarla in pezzi. Il mondo fuori di lei è improvvisamente sparito. Respira, senza controllare la mente.
«Me lo avevi promesso Loki, me lo avevi promesso...» Mormora, singhiozzando «te ed io per l'eternità» La sua mano sfiora delicatamente la sua pelle, fredda.
Perdere lui è sgretolarsi, è lo spasimo, è perdere un po' di se stessa. I suoi occhi non reggono il peso di quella vista, la sua mente non regge il peso dei ricordi. Teme di dimenticare il suono della sua voce, della sua risata, dei suoi rimproveri. Le mancherà ciò che potevano essere, le mancherà come la luna alla notte, come il sangue al cuore. Ma lui continuerà a vivere, lo sa. Lo toccherà piano, dove lui sarà. Vicino a lei. Sempre. E così continuerà a vivere, dentro di lei, fino alla fine dei suoi giorni. Il dolore è troppo forte, le sue mani sono sporche del suo sangue che fuoriesce dalla sua bocca cerea, e a quella vista si sente mancare. Un attimo prima che tutto diventi nero, pensa a lui.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Sono trascorsi quattro anni da quando Thanos è riuscito nel suo intento, quattro anni di angoscia, delusione, sofferenza e mancanza di quello che gli è stato sottratto e che non ritornerà mai più. Ognuno di loro ha perso qualcosa, ognuno di loro ha perso un pezzo di se stesso e il desiderio di guardare avanti, di iniziare una nuova vita... forse Sigyn un po' più degli altri.
Ogni tanto scappa dalla realtà e si butta nei sogni con la speranza di sognarlo, di poterlo stringere tra le sue braccia ancora per un'ultima volta, di poter pronunciare il suo nome a squarciagola senza sentire il suo cuore flebile spezzarsi in piccoli frammenti.
Ma il più delle volte si tratta di un incubo, il più brutto che potrebbe mai sognare, rivive quell'istante atroce... ed è in quell'occasione che le piacerebbe spegnersi nella notte.
Mentre tutto tace.
Nessun urlo, nessun pianto.
Solo silenzio.
Un silenzio che duri per sempre.

IMMAGINA TOM HIDDLESTON (Loki, Adam, T. Sharpe...)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora