Prologue

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Margareth Evans.
Un nome.
Una ragazza che un tempo era come tutte le altre della sua età, spensierata e piena di vita, ma la quale, piano piano, era diventata l'opposto.
Era diventata quello che nessuno si sarebbe mai aspettata.

Non era spensierata.
Come poteva mai esserlo?
Tutto quello che aveva passato, le aveva strappato via dalla sua anima anche quel minimo di spensieratezza giovanile che le era rimasta.
Il dolore le aveva risucchiato via tutto e quel mondo che per molti giovani era pieno di colori e di vita, per lei era solo un ammasso di persone che vivevano nell'illusione.
Nell'illusione che prima o poi tutto quel dolore e quella sofferenza che li circondava ogni giorno, anche se in quantità minima, sparisse e si trasformasse in gioia, felicità.
Erano così pieni di speranza che a lei facevano solo pena.
Non volevano ammettere la verità.
Non volevano ammettere che non ci sarebbe mai stata solo la felicità nelle loro vite, ma anche il dolore.
Non volevano ammettere che non potevano vivere senza di esso.

Molti invece li invidiava, ma odiava al tempo stesso.
Pensavo che il vero dolore fosse il vestito preferito strappato o la propria macchina rigata.
Non capivano che quelle erano le cose futili della vita.
Non capivano quali erano realmente le cose importanti, quali la famiglia,gli amici, l'amore ,i quali a molte persone mancavano.
Loro invece ne erano così pieni che non si rendevano conto della vera ricchezza che possedevano, che non era di certo una bella macchina sportiva o un vestito firmato.

Sotto sotto, però, li ammirava la maggior parte dei suoi coetanei.
Riuscivano a vivere, vivere veramente, senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni, senza pensare a niente, solo a se stessi.
Anche lei avrebbe voluto essere così, almeno un minimo.
Così egoista, ma al tempo stesso spensierata.
Ma cos'è che aveva ridotto Margareth Evans a sopravvivere e non a vivere la propria vita?
Cos'è che le imponeva di essere felice, veramente, almeno per una volta?
Solo una cosa era certa nella sua vita: che qualsiasi cosa l'aveva lacerata nell'anima e le aveva lasciato numerose cicatrici, sarebbe rimasta lì a ricordarle cosa aveva passato e quanto, in verità, fosse forte.

♡♡♡♡♡
Ehilà,
sono tornata con una nuova storia!!!
Ebbene sì,
ho ripreso a scrivere.
Spero che come prologo vi piaccia.
Esso ci fa capire un po' come ragiona la nostra protagonista e che cosa pensa delle cose essenziali della vita e della giovinezza.
Spero che via sia piaciuto!!
Al prossimo capitolo

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